Lucus Feroniae: differenze tra le versioni

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Il santuario era frequentato sia dai Latini sia dai Sabini anche al tempo di [[Tullo Ostilio]], sia per motivi religosi, sia per i comemrci che vi si facevano, durante le festività, che facevano di Lucus un importante centro commerciale. <ref>Liv. 1, 30, 4-5 </ref><ref name = "strabone">[[Strabone]], Geografia, 5, 2, 9. </ref>
 
{{Citazione|[...] Ai piedi del monte [[Soratte]] è la città di Feronia, c’ha il nome a comune con una divinità di quel luogo, grandemente onorata dagli abitanti circonvicini, e della quale avvi colà un tempio dove le suol esser renduto un mirabile culto. Perocchè alcuni invasati da quella Dea attraversano a piedi nudi un ampio letto di cenere calda e di ardenti carboni, senza rimanerne offesi; e vi concorre gran numero d’uomini, così per la fiera che vi si celebra ogni anno, come per lo spettacolo or ora detto.|<ref name = "strabone" />}}
 
Esso fu saccheggiato da [[Annibale]] nel 211 a.C.<ref name="SBAEM">[http://www.etruriameridionale.beniculturali.it/index.php?it/182/descrizione Lucus Feroniae] - Soprintendenza Beni Archeologici Etruria Meridionale</ref>.