Zaynab bint 'Alī: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: orfanizzo template:Avvisounicode come da discussione
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 28:
[[File:Mausoleo di Sayyida Zaynab a Damasco.JPG|thumb|upright=1.8|Mausoleo di Sayyida Zaynab a Damasco]]
Zaynab, come le altre donne, fu fatta prigioniera e tradotta con vari fanciulli in modo umiliante a Kūfa, incatenata e senza il velo che, per pudore, le donne usavano portare alla maniera [[Bizantini|bizantina]], con le teste dei caduti (fra cui quella del fratello) infilzate sulla punta delle lance dei soldati omayyadi.
Il [[Wali (governatore)|wālī]] della città, [[Ubayd Allah ibn Ziyad|ʿUbayd Allāh ibn Ziyād]] avrebbe deciso di mettere a morte in quell'occasione il giovane figlio di al-Ḥusayn, scampato al massacro, ma il futuro quarto [[Imam|Imām]] [[sciita]], ʿAlī ibn al-Ḥusayn detto Zayn al-ʿĀbidīn, si salvò per l'appassionato intervento della zia.
Più tardi la stessa azione fu espressa da Zaynab per proteggere l'onore della nipote Fāṭima al-Kubrā, figlia di al-Ḥusayn, insidiata dalle voglie d'un soldato omayyade a [[Damasco]].
Imprigionata con gli altri scampati della famiglia [[hashemiti|hascemita]], Zaynab fu infine rilasciata con la famiglia qualche tempo dopo, tanto grande e pericoloso era lo scandalo destato dalla prigionia di donne e bambini che, nella società islamica, sono considerati protetti dalle violenze belliche.
Riga 53:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Saida Zeinab mosque}}
 
{{Sahaba}}