Algernon Swinburne: differenze tra le versioni

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===Gli anni a ''The Pines''===
[[File:Algernon Charles Swinburne and Theodore Watts-Dunton.jpg|thumb|left|180px|Swinburne e il suo avvocato e amico Theodore Watts-Dunton]]
Nel [[1877]] morì il padre e iniziarono i suoi problemi economici. Nel [[1878]] [[Victor Hugo]] lo invitò pubblicamente a [[Parigi]] per ille celebrazioni del centenario della morte di [[Voltaire]] ([[30 maggio]] [[1778]]), ma il poeta inglese dovette rinunciare a causa della salute malferma, scrivendo comunque un lamento funebre per Baudelaire (morto nel [[1867]]). Nel [[1879]], quasi impossibilitato a muoversi e seriamente malato dall'inverno dell'anno precedente a causa della trascuratezza, delle complicanze dell'alcolismo e del faticoso lavoro poetico a cui si era comunque sottoposto, Swinburne era sul punto di morire; fu preso allora insotto curauna sorta di "tutela" dall'amico Theodore Watts-Dunton, avvocato e suo consulente legale (su consenso della madre di Swinburne, Lady Jane, e delle sorelle), avvocato e suo consulente legale, che lo accudì nella villa di famiglia di "The Pines", [[Putney (Londra)|Putney]], nei pressi di [[Londra]], fino alla fine dei suoi giorni; per i successivi trent'anni, Swinburne visse a The Pines con la famiglia dell'amico, e che fu costretto da Watts-Dunton a rinunciare alla propria vita dissipata e a [[Disintossicazione|disintossicarsi]] dall'[[Bevande alcoliche|alcol]]. Watts-Dunton gli impose di non frequentare più i suoi vecchi amici di Londra, al punto di restringere le sue attività e controllare anche la sua posta, imponendogli di bere al massimo una bottiglia di [[birra]] a pranzo; è ritenuto che tutto ciò lo abbia quasi sicuramente salvato da morte precoce.<ref>[https://www.poetryfoundation.org/poets/algernon-charles-swinburne Algernon Charles Swinburne - Poetry Foundation]</ref><ref>[https://www.oxforddnb.com/view/10.1093/ref:odnb/9780198614128.001.0001/odnb-9780198614128-e-36389/version/0?mediaType=Article Swinburne, Algernon Charles]</ref>
 
Questa profonda crisi lo indusse comunque a smettere gli atteggiamenti giovanilmente ribelli e ad assumere una certa rispettabilità sociale, anche se continuò a scrivere, con meno successo di un tempo (è stato detto che Watts "salvò l'uomo ma uccise il poeta"), ma in maniera perfino più massiccia e cospicua, non solo poesia ma drammi e saggi di critica letteraria, specie su autori di [[epoca elisabettiana]] come [[Shakespeare]]. Nel [[1882]] pubblicò un componimento in memoria di Rossetti, dopo aver ricevuto la notizia del decesso improvviso dell'amico; lo stesso anno Swinburne e Watts-Dunton fecero un viaggio in [[Francia]], dove incontrarono a cena l'anziano Victor Hugo, ma raramente Swinburne si mosse più da Putney, rifiutando anche un successivo viaggio a [[Cambridge]] di ritorno dalla Francia. Nel [[1896]] morì la madre, a 87 anni, celebrata dal figlio con la doppia elegia ''The High Oaks: Barking Hall''.
 
Il suo isolamento sociale si accentuò in séguito all'insorgere della [[sordità]]; nel [[1903]] si ammalò gravemente di [[polmonite]] ma sopravvisse, pur rimanendo con problemi respiratori.<ref name=gosse>Gosse (1912), 463.</ref> Nella primavera del [[1909]] Swinburne contrasse l'[[influenza]], sviluppando nuovamente la polmonite, e morì a 72 anni, in casa dell'amico, la mattina del 10 aprile.<ref name=bio/> Il 15 aprile 1909 Swinburne fu sepolto nel cimitero di San Bonifacio ("Bonchurch Cemetery") nell'[[Isola di Wight]], nei pressi della tomba di famiglia; alle esequie parteciparono amici, estimatori e l'unica sua parente in vita, la sorella più giovane, Isabel.<ref name=gosse/>
 
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