Attilio Selva: differenze tra le versioni

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|PostNazionalità = , padre del pittore [[Sergio Selva]]
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[[File:Attilio selva, eva, 1939.JPG|thumb|''Eva'', 1939 <br />Buenos Aires, Palazzo Zevallos]]
[[File:Le Foro Italico (Rome) (5905917661).jpg|thumb|''Pugilatore''<br> />Roma, Foro Italico]]
[[File:1888, Studios in Villa Strohl-Fern.jpg|thumb|1888, Studi d'arte nella Villa Strohl-Fern]]
[[File:Trieste - Monumento ai Caduti.jpg|thumb|''Monumento ai Caduti'', 1935<br> />Trieste]]
 
== Biografia ==
Nato a Trieste, sotto l'[[Impero austro-ungarico]], fin da ragazzo opta per l'[[irredentismo]]. Studia alla Scuola Industriale di Trieste, poi si trasferisce a Milano e lavora come scalpellino, quindi a Torino, dove è accolto nell'atelier di [[Leonardo Bistolfi]]. Intorno al 1905 conosce e diventa amico di [[Felice Carena]]. Nel 1907 vince a Trieste il ''Premio di Roma'', per cui si trasferisce nella Capitale. Ottiene uno studio a [[Villa Strohl-Fern]] e ci resta fino alla fine degli anni venti. Studia con passione la scultura antica romana, quella rinascimentale e la statuaria egiziana. La personale dello sculturesculturo di origine croata [[Ivan Meštrović]], durante l'[[Esposizione Nazionale#1911: Torino, Roma, Firenze|Esposizione di Roma]] del 1911, gli suggerisce emozioni simboliste. Tra le sue sculture allegorico-simboliche le più significative sonoː ''Ritmi'', ''Velia'' del 1914 e ''Enigma'' del 1919. Quest'ultima opera, esposta alla Biennale Romana del 1921, è conservata a Roma, alla [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]].
Dopo la [[prima guerra mondiale|Grande guerra]] si diffonde un nuovo movimento artistico, chiamato "[[ritorno all'ordine]]". Di questo esperimento artistico, che si muove in chiave novecentista e si propone una "italianità michelangiolesca", Selva è considerato un precursore. Egli espone alla III [[Secessione Romana]] (1915) e nel 1918 a una mostra internazionale d'arte a [[Zurigo]]. Nel 1918 si fa notare ad una esposizione alla Casina del [[Pincio]]. Nel 1919 Attilio Selva si reca in [[Egitto]] e per il Re [[Fu'ad I d'Egitto]] esegue medaglie e ritratti. Il 29 marzo 1932 è nominato [[Accademia d'Italia|Accademico d'Italia]], per la classe ''Arte''.