Polo delle Libertà: differenze tra le versioni

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Inserisco fondamentale elemento della natura solo nazionale dell’alleanza
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Altro elemento da sottolineare: il successo fra i giovani
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I seggi ottenuti complessivamente dal centro-destra assicurarono una maggioranza netta alla Camera, mentre al Senato sfiorò per pochi seggi la maggioranza assoluta.
 
Per la quota maggioritaria della Camera il Polo delle Libertà ottenne 164 seggi: 107 andarono alla Lega, 44 a Forza Italia, 7 al CCD e 6 ai radicali (che si iscrissero al gruppo parlamentare di Forza Italia). Al Senato la coalizione ottenne 82 seggi: 60 andarono alla Lega, 19 a Forza Italia, 2 al CCD e 1 ai radicali ([[Sergio Stanzani]]). Particolarmente netto fu il risultato di gradimento fra i giovani, con tre punti percentuali di differenza fra i risultati per la Camera a suffragio universale e quelli per il Senato a suffragio ristretto.
 
Grazie all'appoggio di alcuni senatori a vita, fu formato il [[governo Berlusconi I]], che vedeva la partecipazione di tutti i partiti della coalizione. I radicali, esclusi dal governo per l'opposizione di AN, furono ricompensati con la nomina di [[Emma Bonino]] a [[Commissione europea|commissario europeo]]). L'esecutivo però ebbe vita breve per l'insofferenza della Lega Nord a governare assieme ad Alleanza Nazionale (ritenuta forza assistenzialista e ancora compromessa col fascismo) e i continui attacchi di Umberto Bossi al [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]].