Arnaldo Di Benedetto: differenze tra le versioni

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Dal [[1969]] al [[2010]] ha insegnato [[Letteratura italiana]] presso l'[[Università degli Studi di Torino]], dapprima come professore incaricato, poi come professore ordinario. Ha inoltre insegnato presso le [[università di Berna]], di [[Università di Parigi-Sorbona|Paris-Sorbonne]], di [[Chambéry]], all'[[École Normale Supérieure]] di [[Lione]], e all'[[Indiana University]].<ref>Sull'esperienza bernese, si può vedere: A. Di Benedetto, ''Berna nella memoria di un professore'', in «Il Cantonetto», ottobre 2013, pp. 200-04,</ref> È direttore responsabile del «[[Giornale storico della letteratura italiana]]», e ha collaborato e collabora a numerose riviste letterarie italiane e estere. È nel comitato scientifico di «[[Critica letteraria (rivista)|Critica letteraria]]». Dal 2012 è [[professore emerito]] dell'[[Università degli Studi di Torino]].
 
Negli anni trascorsi a [[Merano]] ha studiato privatamente violino. Diciottenne, ha pubblicato, con lo pseudonimo '''Aldo Di Benedetto''', un volume di racconti: ''Esistenze'' ([[1959]]). Ha inoltre pubblicato poesie su «[[Galleria (rivista)|Galleria]]» (rivista diretta da [[Leonardo Sciascia]]), con presentazione di [[Luciano Erba]], e nell<nowiki>' </nowiki>''[[Almanacco dello Specchio]]'' della [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] con presentazione di [[Sergio Solmi]]<ref>Ora leggibile nel tomo II del volume III delle ''Opere'' di Solmi edite dalla [[Adelphi]], 1998, pp. 486-89.</ref>. Alla fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] ha frequentato quella che è stata definita “l'ultima bohème": gli artisti ([[Lucio Fontana]], [[Gianni Dova]], [[Edoardo Franceschini]], [[Piero Manzoni]], [[Uliano Lucas]] e altri) e gli scrittori (tra questi ultimi, [[Luciano Bianciardi]], [[Mario Schettini]], [[Camillo Pennati]], [[Nanni Balestrini]] ecc.) che s'incontravano al [[Bar Jamaica]]<ref>Il Bar Jamaica ha festeggiato nel 2011 i 100 anni dalla sua fondazione.</ref> in via Brera a Milano. Esperienza importante anche per la sua formazione di critico. Fra l'altro, da quegli artisti ha imparato a prestare attenzione ai problemi e alle «soluzioni» (parola da loro usatissima) formali. Una più complessa esperienza è stata per lui la successiva frequentazione dello scultore e, soprattutto nei suoi ultimi anni, pittore [[Gastone Panciera]]. Tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta ha lavorato periodicamente alla Galleria Pater in via Borgonuovo a Milano, e ha frequentato anche il Blu Bar di piazza Meda, sempre a Milano, luogo d'incontro di poeti e letterati ([[Vittorio Sereni]], [[Franco Fortini]], [[Luciano Erba]], [[Luciano Anceschi]], [[Sergio Antonielli]], ecc.). Negli stessi anni conobbe [[Eugenio Montale]] e [[Ezra Pound]]. (Sulla frequentazione di L. Erba, vd. il suo ''Con Luciano Erba'', in «Autografo», XXIV [2016]. Sulla frequentazione di Montale, vd. il suo ''Ricordare Montale'', in ''Non chiederci la parola… Gozzano, Sbarbaro, Montale'', a cura di G. Balbis, Mallare [SV], Matisklo, 2015).
 
Suoi campi prevalenti di studio sono: [[Dante]], la letteratura rinascimentale italiana (poesia quattrocentesca, [[petrarchismo]] lirico, letteratura del comportamento), [[Torquato Tasso]], [[Alessandro Guarini]], la letteratura settecentesca italiana, l'italianista tedesco [[Christian Joseph Jagemann]], [[Vittorio Alfieri]], il vescovo [[Michele Natale]] e il ''Catechismo repubblicano'' a lui a torto attribuito, il [[Romanticismo italiano]], il [[Filellenismo]] italiano ottocentesco, [[Alessandro Manzoni|Manzoni]], [[Leopardi]], [[Massimo D'Azeglio|D'Azeglio]], [[Ippolito Nievo|Nievo]], [[Giovanni Verga|Verga]], [[Arrigo Boito]], [[D'Annunzio]], [[Benedetto Croce]], [[Pirandello]], [[Ezra Pound]], [[Guido Gozzano]], [[Umberto Saba]], [[Emilio Lussu]], [[Eugenio Montale]], [[Sergio Solmi]], [[Luciano Erba]], [[Giovanni Giudici]], [[Rodolfo Quadrelli]], [[Bernard Berenson]], [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]], lo scrittore giapponese [[Yukio Mishima]], il cubano [[Norberto Fuentes]], e i narratori tirolesi [[Franz Tumler]], [[Joseph Zoderer]], [[Lilli Gruber]], [[Sabine Gruber]]. È inoltre interessato ai problemi teorici, metodologici e storici della critica letteraria. Alcuni suoi scritti hanno, non a caso, un carattere comparatistico – [[Gustavo Costa]] ha sottolineato la sua formazione culturale «europea». Un altro suo interesse è quello per le arti figurative, e si è occupato fra l'altro del disegnatore tirolese [[Paul Flora]].