Mahatma Gandhi: differenze tra le versioni

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==== Il massacro di Amritsar ====
{{Vedi anche|Massacro di Amritsar}}
Il 18 Marzo [[1919]] viene approvato dal governo britannico il ''[[Rowlatt Act]]'', che estende con il dovutoin tempo di pace le restrizioni di libertà entrate in vigore durante la [[guerra]]. Gandhi si oppone con un movimento di [[disobbedienza civile]] che ha inizio il 6 Aprile, con uno spettacolare ''hartal'', uno [[sciopero]] generale della nazione con astensione di massa dal lavoro, accompagnato da preghiera e digiuno. Gandhi viene arrestato. Scoppiano disordini in tutta l'[[India]], tra cui il [[massacro di Amritsar]] (13 Aprile) nel [[Punjab (India)|Punjab]], durante il quale le truppe britanniche guidate dal [[generale]] Edward H. Dyer massacrano centinaia di civili e ne feriscono a migliaia: i rapporti ufficiali parlano di 389 morti e 1.000 feriti, mentre altre fonti parlano di oltre 1.000 morti. Il massacro genera un trauma in tutta la nazione accrescendo la collera della popolazione. Questo genera diversi atti di violenza a seguito dei quali Gandhi, facendo autocritica, sospende la campagna ''satyagraha''.
 
Dopo questo massacro Gandhi critica sia le azioni del [[Regno Unito]], sia le violente rappresaglie degli indiani esponendo la sua posizione in un toccante discorso nel quale evidenzia il principio che la violenza è malefica e non può essere giustificata.<ref>R. Gandhi, ''Patel: A Life'', p. 82.</ref>