Mevio Curzio: differenze tra le versioni

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[[File:Campitelli - Campidoglio Tabularium - Lacus Curtius 1020814 - cropped.jpg|thumb|[[Campitelli]] - Campidoglio Tabularium - rilievo originale dell'episodio di Marco Curzio al [[Lacus Curtius]]]]
'''Mettio Curzio''' (''Mettius Curtius'') o '''Mevio Curzio''' (''Mevius Curtius'') o '''Mezio Curzio''' (''Metius Curtius'') fu personaggio semileggendario della prima [[storia di Roma]], comandante [[Sabini|sabino]] al seguito di [[Tito Tazio]].<ref name="Livio1,12">[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I, 12.</ref>
== Biografia ==
 
Secondo il racconto di [[Tito Livio]] partecipò alla guerra contro i [[Storia romana|Romani]] provocata dal [[Ratto delle sabine]]; dopo che i Romani erano stati costretti dai Sabini di [[Tito Tazio]] a ritirarsi sul [[Campidoglio]], sconfisse ed uccise in duello il comandante romano [[Osto Ostilio]], compagno di [[Romolo]] ed antenato (forse avo) del futuro [[Età regia di Roma|re di Roma]] [[Tullo Ostilio]]. Di lui sappiamo che, sempre nel corso della [[battaglia del lago Curzio]], procedendo a cavallo, spintosi troppo avanti rispetto alla sua schiera di armati, riuscì a scampare per miracolo dall'essere inghiottito con il suo cavallo nell'insidiosa melma scura di quei luoghi, che in virtù di questo accadimento fu chiamato ''[[Lacus Curtius]]''.<ref name="Plutarco18.5">[[Plutarco]], ''Vita di Romolo'', 18, 5.</ref>