Proteine: differenze tra le versioni

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Lo studio delle proteine ''in vivo'' spesso riguarda la loro sintesi e localizzazione all'interno della cellula. Anche se molte proteine intracellulari sono sintetizzate nel [[citoplasma]] mentre quelle di membrana sono secrete nel [[reticolo endoplasmatico]], il modo di come le proteine vengano mirate a organelli specifici o a strutture cellulari è spesso poco chiaro. Una tecnica utile per valutare la localizzazione cellulare utilizza l'ingegneria genetica per esprimere in una cellula una proteina di fusione o una chimera, costituita dalla proteina naturale di interesse legata a una "''[[gene reporter]]''", come la [[proteina fluorescente verde]] (GFP).<ref name=Stepanenko2008>{{Cita pubblicazione|autore=Stepanenko OV, Verkhusha VV, Kuznetsova IM, Uversky VN, Turoverov KK |titolo=Fluorescent proteins as biomarkers and biosensors: throwing color lights on molecular and cellular processes |rivista=Current Protein & Peptide Science |volume=9 |numero=4 |pp=338–69 |anno=2008 |pmid=18691124 |pmc=2904242 |doi=10.2174/138920308785132668}}</ref> La posizione della proteina fusa all'interno della cellula può essere isolata ed efficacemente osservata con un [[microscopio]]<ref name=Yuste2005>{{Cita pubblicazione|autore=Yuste R |titolo=Fluorescence microscopy today |rivista=Nature Methods |volume=2 |numero=12 |pp=902–904 |anno=2005 |pmid=16299474 |doi=10.1038/nmeth1205-902}}</ref>, come mostrato nella figura a fianco.
 
Altri metodi per chiarire la localizzazione cellulare delle proteine richiede l'uso di marcatori per comparti noti come il [[reticolo endoplasmatico]], il [[Apparato del Golgi|Golgi]], i [[lisosomi]] o [[vacuoli]], i [[mitocondri]], i [[cloroplasti]], la [[membrana plasmatica]], ecc. Con l'uso di versioni fluorescenti di questi marcatori o tramite anticorpi markers noti, diventa molto più semplice identificare la localizzazione di una proteina di interesse. Ad esempio, l'[[immunofluorescenza indiretta]] consentirà di dimostrare la posizione. I coloranti fluorescenti sono usati per etichettare compartimenti cellulari per uno scopo simile.<ref name=Margolin2000>{{Cita pubblicazione|autore=Margolin W|titolo=Green fluorescent protein as a reporter for macromolecular localization in bacterial cells |rivista=Methods (San Diego, Calif.) |volume=20 |numero=1 |pp=62–72 |anno=2000 |pmid=10610805 |doi=10.1006/meth.1999.0906 |url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S1046-2023(99)90906-4}}</ref>
 
Esistono ulteriori possibilità. Ad esempio, l'[[immunoistochimica]] di solito utilizza un [[anticorpo]] di una o più proteine di interesse che sono coniugate ad enzimi che producono segnali sia luminescenti che cromogenici e che poi possono essere confrontati tra i campioni, consentendo di ottenere le informazioni di localizzazione. Un'altra tecnica applicabile è il confronto nel gradiente di [[saccarosio]] (o altro materiale) mediante [[centrifugazione isopicnica]].<ref name=Walker2000>{{Cita libro|autore=Walker JH, Wilson K |titolo=Principles and Techniques of Practical Biochemistry |editore=Cambridge University Press |città=Cambridge, UK |anno=2000 |pp=287–89 |isbn=0-521-65873-X}}</ref> Questa tecnica è maggiormente utilizzata per studi di larga scala.