Vitamina K: differenze tra le versioni

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La forma attiva della vitamina K è l'idrochinone (KH2), ottenuto da una reazione di [[Riduzione (chimica)|riduzione]] catalizzata da una [[riduttasi]] dipendente da [[niacina|NADPH]] e da gruppi sulfidrilici. Durante la reazione di carbossilazione per generare Gla, l'idrochinone viene trasformato in epossido che, ad opera di una [[epossido riduttasi]], viene riconvertito in vitamina K.
 
Alcuni farmaci anticoagulanti come il [[warfarin]] svolgono la loro azione andando ad inibire le reduttasi, bloccando la formazione di vitamina KH2 e determinando una diminuzione di alcuni fattori della coagulazione. Per contro nei casi in cui è prescritta questo tipo di terapia il paziente che non abbia il desiderato valore del [[tempo di protrombina]] deve assumere il meno possibile alimenti ricchi di vitamina K.
 
== Fonti alimentari ==
La vitamina K si trova sia negli alimenti vegetali sia in quelli animali ed in più viene sintetizzata dai batteri intestinali. E'È inoltre presente anche nell'alga [[spirulina]], una specie appartenente alla classe [[Cyanobacteria]] conosciuta sin dall'antichità, utilizzata come integratore alimentare naturale.
 
Tra i vegetali i più ricchi sono gli ortaggi a foglie verdi (broccoli, cavolo, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, spinaci, verza, ecc...). Contengono vitamina K anche i ceci, i piselli, la soia, il tè verde, le uova, il fegato di maiale e di manzo. I latticini, la carne, la frutta ed i cereali ne hanno in quantità molto inferiori.<ref>{{cita web|url=http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/822|titolo=Vitamina K<sub>2</sub> aggiunta per scopi nutrizionali|accesso=1º febbraio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.freshplaza.it/news_detail.asp?id=19217|titolo=I cibi ricchi di vitamina K possono ridurre il rischio di cancro|accesso=1º febbraio 2011}}</ref>