Camillo Benso, conte di Cavour: differenze tra le versioni

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== La famiglia e la giovinezza (fino al 1843) ==
{{Vedi anche|Cavour (famiglia)}}
[[File:Michele Antonio Benso marchese di Cavour.jpg|thumb|upright=0.8|[[Michele Benso di Cavour]], padre di Camillo.]]
[[File:Torino-PalazzoBensoDiCavour.jpg|thumb|left|upright=0.8|Il [[Palazzo Benso di Cavour|palazzo]] a Torino dove nacque Cavour.]]
[[File:Adele de Sellon dAllaman marchesa di Cavour.jpg|thumb|upright=0.8|Adèle de Sellon (1780-1846), madre di Camillo.]]
[[File:Camillo Benso di Cavour by Brockedon.jpg|upright=0.8|left|thumb|Ritratto giovanile di Cavour.<ref>Disegno dell'inglese [[William Brockedon]].</ref>]]
 
Camillo nacque il 10 agosto [[1810]] nella [[Storia di Torino#Torino francese|Torino]] [[Primo Impero francese|napoleonica]].
Suo padre, il nobile piemontese [[Michele Benso di Cavour]], era collaboratore e amico del governatore principe [[Camillo Filippo Ludovico Borghese|Camillo Borghese]] (marito di [[Paolina Bonaparte]], sorella di [[Napoleone I]]), che fu padrino di battesimo del piccolo Benso ed al quale trasmise il nome. La madre del piccolo Camillo, Adèle de Sellon (1780-1846), apparteneva invece ad una ricca e nobile famiglia [[Calvinismo|calvinista]] di [[Ginevra]], che aveva raggiunto un'ottima posizione negli ambienti borghesi della città svizzera<ref>{{Cita|Romeo|pp. 3-4}}</ref>.
 
[[Aristocrazia|Aristocratico]]<ref>Il titolo di conte attribuito al Cavour era un ''[[Trattamento d'onore|titolo di cortesia]]'', all'uso francese. Questo sistema concedeva al primogenito il titolo immediatamente inferiore a quello del titolare capofamiglia, al secondogenito quello ancora inferiore e così via a scalare. In questo caso, quando morì il padre di Camillo (il marchese Michele) al suo primo figlio (Gustavo) andò il titolo di marchese e al suo secondogenito (Camillo) quello di conte. Alla morte del fratello Gustavo, Camillo avrebbe ereditato il titolo di marchese. Morì invece prima di Gustavo. {{cita web|url=http://www.iagiforum.info/viewtopic.php?f=6&t=11546|titolo= Forum "I Nostri Avi"|accesso=28 maggio 2013}}</ref>, Cavour in gioventù frequentò il 5º corso della [[Accademia Reale di Torino|Regia Accademia Militare di Torino]] (conclusosi nel [[1825]]) e nell'inverno [[1826]]-[[1827]], grazie ai corsi della [[Scuola di applicazione#Scuola di applicazione di artiglieria e genio|Scuola di Applicazione del Corpo Reale del Genio]], diventò ufficiale del [[Arma del genio|Genio]]<ref>Al termine del suo tirocinio militare presentò una memoria dal titolo ''Esposizione compita dell'origine, teoria, pratica, ed effetti del tiro di rimbalzo tanto su terra che sull'acqua''. Cfr. ''Dalle Regie scuole teoriche e pratiche di Artiglieria e Fortificazione alla Scola d'applicazione di Artiglieria e Genio'', Scuola di applicazione delle armi di Artiglieria e Genio, Torino, 1939.</ref>.
 
Il giovane si dedicò ben presto, per interessi personali e per educazione familiare, alla causa del progresso europeo. Fra i suoi ispiratori vi fu il filosofo inglese [[Jeremy Bentham]], alle cui dottrine si accostò per la prima volta nel [[1829]]. In quell'anno lesse il suo ''Traité de législation civile et pénale'', in cui si enunciava il principio politico «Misura del giusto e dell'ingiusto è soltanto la massima felicità del maggior numero». L'altro concetto di Bentham, secondo cui ogni problema poteva ricondursi a fatti misurabili, fornivafornì poi al realismo del giovane Cavour una base teorica utile alla sua inclinazione all'analisi matematica<ref>{{Cita|Romeo|p. 32}}</ref>.
 
Trasferito nel [[1830]] a [[Genova]], l'ufficiale Camillo Benso ebbe modo di conoscere la marchesa [[Nina Giustiniani|Anna Giustiniani Schiaffino]], con la quale avvierà un'importante amicizia, intrattenendo con lei un lungo rapporto epistolare<ref>{{Cita|Romeo|pp. 25-26}}</ref>.
 
All'età di ventidue anni Cavour venne nominato [[sindaco]] di [[Grinzane Cavour|Grinzane]], dove la famiglia aveva dei possedimenti, e ricoprì tale carica fino al [[1848]]<ref>Hearder, ''Cavour'', Bari, 2000, pag. 26.</ref>. Dal dicembre [[1834]] iniziò a viaggiare all'estero, studiando lo sviluppo economico di paesi largamente industrializzati come Francia<ref>[[Giuseppe Talamo]], ''La formazione di Cavour: la rivoluzione di luglio e i primi anni Trenta'', Nuova antologia. APR. GIU., 2010.</ref> e [[Regno Unito|Gran Bretagna]].
 
=== I viaggi di formazione a Parigi e a Londra ===
{{Vedi anche|Viaggi di formazione di Camillo Benso, conte di Cavour}}
 
Accompagnato dall'amico [[Pietro De Rossi Di Santarosa]], Cavour nel febbraio del [[1835]] raggiunse Parigi, dove si fermò per quasi due mesi e mezzo: visitò istituzioni pubbliche di ogni genere e frequentò gli ambienti politici della [[Monarchia di Luglioluglio]]. Partito dalla capitale francese, il 14 maggio 1835 arrivò a Londra, dove si interessò di questioni sociali.
 
Durante questo periodo il giovane Conteconte sviluppò quella propensione conservatrice che lo accompagnerà per tutta la vita, ma al tempo stesso sentì fortemente crescere l'interesse e l'entusiasmo per il progresso dell'industria, per l'[[economia politica]] e per il [[libero scambio]].
Di nuovo a Parigi, fra il [[1837]] e il [[1840]] frequentò assiduamente la [[Sorbona]] e incontrò, oltre a vari intellettuali, gli esponenti della monarchia di [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo]], della quale conservava una viva ammirazione.
 
Nel marzo [[1841]] fondò con degli amici la [[Società del Whist]], club prestigioso costituito dalla più alta aristocrazia torinese<ref>Federico Navire, ''Torino come centro di sviluppo Culturale: Un contributo agli studi della civiltà italiana'', Peter Lang, Frankfurt 2009, p. 337, ([http://books.google.it/books?id=1wu-7PzuaMYC&pg=PA337&dq=#v=onepage&q&f=false online]).</ref>.