Matera: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Storia di Matera}}
[[File:Basilicata Matera1 tango7174.jpg|thumb|Sasso Barisano]]
Le origini di Matera sono molto remote e ne è testimonianza il ritrovamento nel territorio circostante di alcuni insediamenti senza soluzione di continuità sin dall'età [[Paleolitico|paleolitica]]<ref name=Rota>{{cita|Rota-Tommaselli-Conese|p. 6}}.</ref>. Infatti nelle grotte sparse lungo le Gravine materane sono stati ritrovati diversi oggetti risalenti a quell'epoca, testimonianti la presenza di gruppi di cacciatori. Nel periodo [[Neolitico]] gli insediamenti diventarono più stabili, tanto che sono presenti tracce evidenti di diversi villaggi trincerati che risalgono a quel periodo, in particolare sulla Murgia Timone. Con l'[[Età dei metalli]] nacque il primo nucleo urbano, quello dell'attuale ''Civita'', sulla sponda destra della [[Gravina (geologia)|Gravina]]<ref name=Rota />. Sorta su un preistorico villaggio trincerato, questa, ha probabili origini greche, come afferma il Volpe nelle sue ''Memorie storiche profane e religiose sulla città di Matera'', citando anche l'[[Ferdinando Ughelli|Ughelli]], il [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] ed il [[Bonaventura da Lama|Padre Bonaventura da Lama]] che erano giunti a tale conclusione. Ciò sarebbe confermato dall'emblema della città, il bue con le spighe di grano, che secondo il Volpe stesso è un simbolo tipico della [[Magna Grecia]]; inoltre il [[Giuseppe Gattini|Gattini]] cita l'ipotesi di alcuni storici secondo i quali riprodurrebbe l'emblema della città di [[Metaponto]], che era appunto un bue, mentre le spighe di grano erano figure ricorrenti nelle monete greche. Gattini a conferma di ciò cita anche alcuni versi del poeta [[Tommaso Stigliani]]: «Il marinaro di Metaponto antica, la quale a nostra età dett'è Matera», e fa riferimento all'accoglienza data da Matera ai profughi metapontini dopo la distruzione della loro città da parte di [[Annibale]].
 
[[File:Matera - veduta della Civita da Palazzo Lanfranchi.JPG|thumb|Sasso Caveoso]]
 
Nel periodo della [[Magna Grecia]] Matera ebbe stretti rapporti con le colonie situate sulla costa meridionale e, successivamente, in età romana fu solo centro di passaggio ed approvvigionamento<ref>{{cita|Raffaele Giura Longo|pp. 62-63}}.</ref>. Nel [[664|664 d.C.]] Matera passò sotto il [[Regno longobardo|dominio longobardo]] e venne annessa al [[Ducato di Benevento]]. I secoli [[IX secolo|IX]] e [[X secolo|X]] furono caratterizzati da aspre lotte fra gli stessi [[Longobardi]], i [[Saraceni]] ed i [[Bizantini]], che tentarono più volte di impadronirsi del territorio; la città fu distrutta dalle truppe di [[Ludovico II il Giovane|Ludovico II]], imperatore dei [[Franchi]], proprio nel tentativo di cacciare i Saraceni.
 
[[File:"Matera" (22264982522).jpg|thumb|Veduta della città ne ''Il Regno di Napoli in prospettiva'', 1703, di [[Giovan Battista Pacichelli]]]]