Max Planck: differenze tra le versioni

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[[File:Göttingen-Grave.of.Max.Planck.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.7|La tomba di Planck a [[Gottinga]]]]
Fu anche ottimo [[pianista]], si interessò di problemi [[Filosofia|filosofici]], fu attivo fino a tarda età: ma la sua vita fu turbata dalla morte delle figlie Emma e Grete in giovane età (1916-1919) per malattia, e del figlio maggiore Karl nella [[battaglia di Verdun]] - e poi la morte del figlio [[Erwin Planck|Erwin]], impiccato nel [[1945]] dai [[nazismo|nazisti]] perché coinvolto nell'[[Complotto del 20 luglio|attentato di luglio]] contro [[Adolf Hitler|Hitler]]. La morte di Erwin fu per lui un brutto colpo; egli affermò infatti che: «Erwin era una parte preziosissima del mio essere. Era il mio sole, il mio orgoglio, la mia speranza. Non ci sono parole che possano esprimere che cosa ho perso con lui.»<ref>{{cita|Kumar|p.315}}.</ref>
 
Solo Hermann, uno dei cinque figli avuti dal primo matrimonio con Marie Merck (deceduta nel 1909), gli sopravvisse. Planck si risposò con Marga von Hösslin.
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=== I rapporti col nazismo ===
Con l’avvento dei [[Nazionalsocialismo|nazisti]] al potere il clima in tutto il paese divenne particolarmente difficile per gli ebrei. Egli non entrò mai in reale conflitto con le politiche della Germania di [[Adolf Hitler|Hitler]] e anzi espresse delle posizioni di disappunto con Einstein che nelle interviste si rammaricava della situazione tedesca. Il 19 marzo [[1933]] Planck scrive una lettera a [[Albert Einstein|Einstein]] in cui esprimeva il suo disagio per le “voci di ogni sorta che sono circolate in questo periodo in quiete difficile sulle sue dichiarazioni pubbliche private di natura politica. […] queste notizie rendono oltremodo arduo per tutti coloro che la stimano e la venerano prendere posizione in suo favore.” Secondo Planck infatti le dichiarazioni di Einstein avevano reso peggiore e difficile situazione dei suoi “fratelli di razza e di religione.”<ref>{{cita|Kumar|p.285}}.</ref>
 
Il 16 maggio 1933 in qualità di presidente della ''Kaiser Wilhelm Gesellschaft'' ebbe un colloquio con Hitler dicendogli che “ci sono diversi tipi di ebrei, alcuni preziosi per il genere umano e altri di nessun valore” e che secondo lui era giusto fare distinzione (a causa dell’espulsione di massa di professori e ricercatori impossibilitati al mantenimento di lavori presso le pubbliche istituzioni). Al che Hitler rispose che “Un ebreo è un ebreo; tutti gli ebrei si attaccano come sanguisughe. Dovunque c’è un ebreo, immediatamente si radunano altri ebrei di tutti i tipi.”<ref>{{cita|Kumar|p.286}}.</ref>
 
Planck successivamente tornò a insistere dicendo a Hitler che l’espulsione degli ebrei sarebbe stata dannosa per la scienza tedesca, Hitler quindi incollerito rispose: “Le nostre politiche nazionali non saranno revocate o modificate, nemmeno per gli scienziati. Se il licenziamento degli ebrei significa l’annichilazione dell’attuale scienza tedesca, saremo senza scienza per alcuni anni!“<ref>{{cita|Kumar|p.287}}.</ref>
 
== Il nome ==