Guerra d'inverno: differenze tra le versioni

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|Effettivi2={{formatnum:540000}}-{{formatnum:900000}} uomini<ref group=nota>Da {{formatnum:450000}} a {{formatnum:540000}} uomini (a seconda delle fonti) dispiegati il 30 novembre 1939 e {{formatnum:900000}} uomini dispiegati il 3 febbraio 1940. Cfr. {{cita|Keravuori|allegati 3.1, 3.2.}}</ref><br />{{formatnum:1500}}-{{formatnum:2485}} carri armati<ref group=nota>{{formatnum:2485}} carri armati dispiegati il 30 novembre 1939 e {{formatnum:1500}} il 3 febbraio 1940. Cfr. {{cita|Keravuori|allegati 3.1, 3.2.}}</ref><br />{{formatnum:1700}}-{{formatnum:2735}} aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion">{{cita|Hallion}}.</ref><ref>{{cita|Venviläinen|p. 50}}.</ref>
|Perdite1={{formatnum:22849}}-{{formatnum:26662}} morti e dispersi<ref name="Adorno">{{cita|Adorno|p. 339}}.</ref><ref name="Juutilainen">{{cita|Juutilainen|p. 825}}.</ref><br />{{formatnum:43500}} feriti<ref name="Adorno" /><ref name="Mannerheim">{{cita|Mannerheim|p. 370}}.</ref><br />800-{{formatnum:1100}} prigionieri<ref name="Malmi1999_792">Timo Malmi, ''Suomalaiset sotavangit''. Ts Pj (1999), p. 792</ref><br />62 aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion" /><ref name=pernav>Per le perdite navali si veda la [[Operazioni navali nella guerra d'inverno|pagina dedicata]].</ref>
|Perdite2={{formatnum:126875}} morti e dispersi<ref>{{cita|Adorno|p. 336}}.</ref><ref name="Krivosheev">{{cita|Krivosheev}}.</ref><br />{{formatnum:264908}} feriti<ref name="Adorno" /><ref name="Krivosheev" /><br />{{formatnum:5468}}-{{formatnum:5572}} prigionieri<ref name="Krivosheev" /><ref name="Adorno_A">{{cita|Adorno|p. 341}}.</ref><br/>{{formatnum:1800}} carri armati <ref group=nota>Numero di carri armati distrutti rivendicato dai finlandesi. A questi andrebbero aggiunti altri {{formatnum:1700}} carri perduti per cause tecniche, portando il totale a circa {{formatnum:3500}} carri. Cfr. {{cita|Zubov|p. 24}}.</ref><ref>{{cita|Venviläinen|p. 52}}; {{cita|Zubov|p. 24}}.</ref><br />521 aerei<ref name="wings" /><ref name="Hallion" /><ref name=pernav/>
|Perdite4
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[[File:Lahti-Saloranta M-26 in position.jpg|thumb|Un soldato finlandese con una mitragliatrice [[Lahti-Saloranta 26]] in una postazione nel febbraio 1940]]
 
Le origini dell'esercito finlandese si collegano ai "Corpi di protezione" creati sin dalla fine del medioevo per contrastare le incursioni russe durante le molte guerre che videro opposti la Svezia e la Russia per il predominio nel Baltico. I Corpi di protezione furono ricreati segretamente, con l'appoggio della Germania, durante la prima guerra mondiale e circa {{formatnum:2000}} uomini furono addestrati in Germania nel 1914 per poi combattere contro i russi sul fronte orientale; tornati in patria nel febbraio del 1918, formarono la maggior parte della leadership dell'esercito "bianco" durante la guerra civile e successivamente dell'[[Suomen maavoimat|Esercito regolare finlandese]]: nel dicembre del 1917 contavano circa {{formatnum:14000}} uomini e nel gennaio dell'anno seguente divennero l'esercito del governo ufficiale della Finlandia.<ref>{{cita|Keravuori|pp. II-1, II-3}}.</ref>
 
Fra il 1920 e il 1945 vi furono due organizzazioni militari in Finlandia: l'esercito regolare e la [[Guardia Bianca (Finlandia)|Guardia civile]] (''Suojeluskunta''); quest'ultima organizzazione si ricollegava all'esperienza dei Corpi di protezione durante la guerra civile, era pervasa da sentimenti politici di estrema destra e molti dei suoi leader e appartenenti furono coinvolti nella fallita [[ribellione di Mäntsälä]] nel 1930. Nel 1921 fu creata un'organizzazione paramilitare femminile, poi evolutasi in corpo ausiliario dell'esercito, detta "[[Lotta Svärd]]", dal nome dell'eroina di un poema storico, i cui compiti principali erano provvedere al vettovagliamento delle truppe e prestare il primo soccorso ai feriti.<ref>{{cita|Keravuori|p. III-6}}.</ref> Sin dall'indipendenza, nel 1917, era un fatto comunemente accettato fra l'opinione pubblica finlandese, e fra i militari in modo particolare, che l'unico potenziale nemico fosse la Russia, perciò la nazione era psicologicamente preparata allo scontro con l'Unione Sovietica.