Paul-Ludwig Landsberg: differenze tra le versioni

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Paul-Ludwig Landsberg nacque a Bonn, secondogenito di Ernst Landsberg, professore di [[Diritto romano]] e [[Diritto penale]] all'[[Università di Bonn]], e Anna Silverberg<ref name=30giorni>{{Cita web |autore=Massimo Borghesi |url=http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=9005 |titolo=La verità è se opera |sito=30Giorni |accesso=28 ottobre 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060607053456/http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=9005 |dataarchivio=7 giugno 2006 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Fu un esponente di spicco del [[personalismo]] europeo. Durante l'adolescenza frequentò [[Max Scheler]], di cui divenne poi allievo<ref name="pieroviotto">{{Cita|Piero Viotto, 2008}}.</ref>, e [[Romano Guardini]], avvicinandosi nel frattempo al cattolicesimo<ref name="pieroviotto"/>; nel 1928 ottiene la cattedra di filosofia all'Università di Bonn<ref name=30giorni/><ref name="pieroviotto"/>.
 
Lasciò la [[Germania]] nel 1933 con l'avvento del [[Nazionalsocialismo|nazismo]], riparando in [[Spagna]] a [[Barcellona]] e poi in [[Francia]] a [[Parigi]]<ref name="pieroviotto"/> con la salita al potere di [[Francisco Franco]]. Qui collaborò con la rivista ''[[Esprit]]'' di [[Emmanuel Mounier]]<ref name="pieroviotto"/>.