Tenzing Norgay: differenze tra le versioni

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Coperto di onorificenze in [[Nepal]] e in [[India]], fu accolto in [[Gran Bretagna]] con tutti gli onori insieme ai membri britannici e ricevette dalla regina [[Elisabetta II]] la "George Medal", massima onorificenza britannica per un non cittadino del Commonwealth Britannico. Ritiratosi dall'[[alpinismo]] attivo, si dedicò a varie attività a favore della comunità sherpa e per la formazione e tutela dei portatori, dirigendo l'''Istituto Himalayano di Alpinismo di Darijeeling''. Alla sua morte gli furono tributati funerali di stato e il corteo funebre si dipanò per chilometri nelle strade di Darjeeling. Il suo corpo venne cremato presso l'istituto che aveva diretto.
 
Pur parlando o comprendendo un gran numero di lingue (Sherpa, Nepalese, Urdu, Hindi, dialetti del Pakistan, Ingleseinglese e anche un po' di Italianoitaliano e Francesefrancese), Tenzing non sapeva quasi scrivere, anche perché la sua lingua natale non ha una forma scritta. La sua autobiografia, pubblicata in Italia col titolo ''L'uomo dell'Everest'', fu dettata al giornalista americano [[James Ramsey Ullman]]. Uno dei vanti di Tenzing era quello di non essersi mai infortunato seriamente (salvo una slogatura) durante le scalate. L'unica volta che si ruppe un osso fu sciando in [[Pakistan]].
 
Uno dei vanti di Tenzing era quello di non essersi mai infortunato seriamente (salvo una slogatura) durante le scalate. L'unica volta che si ruppe un osso fu sciando in [[Pakistan]].
 
=== Riconoscimenti postumi ===