Arcangelo Corelli: differenze tra le versioni

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Nella prima metà degli anni Settanta si stabilì a [[Roma]], dove la sua presenza è testimoniata per la prima volta il 25 agosto 1675, quando fu chiamato a suonare a [[Chiesa di San Luigi dei Francesi|San Luigi dei Francesi]], in occasione della festa del santo titolare. Dagli anni successivi fu regolarmente chiamato in occasione delle maggiori solennità di questa ed altre importanti chiese romane, come S. Giacomo degli Spagnoli e [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]].
 
A Roma studiò [[Composizione musicale|composizione]] con Matteo Simonelli, compositore e cantore della [[Cappella pontificia]]. Per diversi anni la sua attività si svolse esclusivamente nella città papale, dove fu al servizio del [[cardinale]] [[Benedetto Pamphilj]], da dicembre 1688 ad aprile 1690, ma che aveva servito in particolari occasioni fin dal 16781684.<ref>Hans Joachim Marx, ''Die «Giustificazioni della casa Pamphilj» als musikgeschichtliche Quelle'', in «Studi musicali», XII (1983), p. 140.</ref> Da aprile 1690 fino alla morte fu al servizio del cardinale [[Pietro Ottoboni]].<ref>Hans Joachim Marx, ''Die Musik am Hofe Pietro Kardinal Ottobonis unter Arcangelo Corelli'', in ''Studien zur italienisch-deutschen Musikgeschichte V'', a cura di Friedrich Lippman, Köln-Graz, Böhlau, 1968, pp. 104–177.</ref> Fu inoltre protetto dalla regina [[Cristina di Svezia]], per la quale, fin dal 1679, compose [[Sonata|sonate]] e sinfonie per considerevoli organici strumentali, destinate alle riunioni della sua Accademia reale in Palazzo Riario. Nell'ambito di queste riunioni si ricorda l'esecuzione, avvenuta nel 1687, di un'''Accademia per musica'' di [[Bernardo Pasquini]] in onore dell'ambasciatore d'Inghilterra, con la partecipazione di centocinquanta archi, diretti da Corelli, e di un centinaio di cantori.
 
Nel [[1694]] fece parte del cosiddetto "coro d'Arcadia", un gruppo di virtuosi che comprendeva, tra gli strumentisti, il clavicembalista [[Bernardo Pasquini]]; il violinista Matteo Fornari (allievo di Corelli e costantemente al suo fianco come secondo violino), i violoncellisti e compositori [[Giovanni Lorenzo Lulier]] e [[Giovanni Bononcini]]. Nel [[1706]], insieme con Bernardo Pasquini e Alessandro Scarlatti, fu ammesso nell'[[Accademia dell'Arcadia]], con il nome di Arcomelo Erimanteo<ref>Arcomelo (gr. ἀρχός e μέλος) può essere inteso come 'Principe della melodia' o 'Principe della dolcezza'. Cfr. Ph. Borer, ''The Sweet Power of Strings'', p. 226</ref>.
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Morì a Roma l'8 gennaio [[1713]] e fu sepolto nella chiesa di S. Maria della Rotonda (o ad Martyres), più nota come [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], dove il cardinale Ottoboni gli fece erigere un monumento su disegno dell'architetto [[Filippo Juvarra]].
 
== Caratteri delle opere pubblicate ==
==Meriti culturali==
Arcangelo Corelli diede nuovo impulso alla forma della ''[[sonata in trio|sonata a tre]]'', pubblicando, tra il [[1681]] e il [[1694]], quattro raccolte, comprendenti ciascuna dodici sonate (Sonate da chiesa [[12 sonate da chiesa, op. 1|op. 1]] ed op. 3, sonate da camera op. 2 e op. 4), le quali segnano un punto conclusivoculminante dell'evoluzione di questa forma in [[Italia]]. Nella ''sonata a tre'', Corelli sfrutta a fondo le caratteristiche al tempo stesso di brillantezza e cantabilità del [[violino]], tanto nella forma da camera, destinata ad un organico di due violini e [[violoncello]] o [[clavicembalo]] e composta da 3 o 4 movimenti distinti in forma di danze ([[suite (musica)|suite]]), che nella forma da chiesa, nella quale i due violini sono accompagnati da un [[Organo (strumento musicale)|organo]] e da un [[violoncello]] (o in alternativa da un [[arciliuto]]) che esegue una parte ''obbligata'', spesso in funzione ''concertante'' alla pari coi violini. La scrittura, nobile ed espressiva, è sostenuta da un [[contrappunto]] vigoroso e da studiate dissonanze.
 
Nell'Nelle [[Sonate a violino e violone o cimbalo|operaSonate a violino e violone o cimbalo, op. 5]], pubblicata nell'anno [[1700]], e dedicatadedicate a [[Sofia Carlotta di Hannover|Sofia Carlotta di Brandeburgo]] (poi regina di Prussia), Corelli affrontò anche la sonata per violino solo e basso. Qui, leLe prime sei sonate dell'op. 5 sono nelladel formagenere "da chiesa" e le sei successive in quellaquello "da camera". Conclude la raccolta una lunga serie di variazioni sulla popolare sull'aria della [[Follia (tema musicale)|Follia]]. L'I dodici [[12 concerti grossi, op. 6|''Concerti grossi, con duoi violini e violoncello di concertino obbligati e duoi altri violini, viola e basso di concerto grosso ad arbitrio, che si potranno radoppiare : opera 6sesta'']], infine, pubblicata postuma ad Amsterdam nel [[1714]] con la curatela dell'amico, allievo e fidato collaboratore Matteo Fornari, e dedicata aal principe [[Giovanni_Guglielmo_del_Palatinato|Giovanni Guglielmo del Palatinato]] (Johann Wilhelm von der Pfalz), ècostituiscono la raccolta di composizioni più ambiziosa di Corelli. Come nell'operaop. 5, siCorelli tratta diutilizzò materiale che era stato composto in vari momenti durantedella l'ultimosua trentennio ditrentennale attività. L'operaop. 6 ebbe grande successorisonanza per il suo valore musicale, tuttaviaanche se venne stampata in un momento in cui ormai il gusto musicale si indirizzava piuttostoorientava verso le nuove avventurevie del concerto solistico. FraDei i12 ''Concerti grossi'' concerti, 8 sono nello stile "da chiesa" e 4 in quello da "da camera",. siIl ricordapiù ilnoto della raccolta è l'ottavo, intitolato [[Concerto grosso fatto per la notte di Natale]], numeroprobabilmente 8eseguito delldurante la tradizionale cantata della notte di Natale nel Palazzo Apostolico alla presenza del pontefice.<nowikiref>Marx, '</nowiki>''opusDie Musik am Hofe Pietro Kardinal Ottobonis unter Arcangelo Corelli'', cit., pp. 110-111.</ref>
 
==Composizioni senza numero d'opera==
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Numerose fonti italiane, inglesi ed austriache sono concordi nell'attribuire a Corelli una ''Sonata a quattro, per tromba, due violini e basso continuo'' che merita una particolare menzione in quanto unica opera dedicata dallo straordinario compositore di [[Fusignano]] ad uno strumento a fiato. Per contro un'altra sonata e un concerto comprendenti strumenti a fiato, conservati a [[Vienna]], sono di assai dubbia autenticità.
 
Taluni considerano corelliana la ''Fuga a quattro voci con un soggetto solo'' rinvenuta da Mario Fabbri presso il Conservatorio di [[Firenze]], la cui paternità è celata sotto lo pseudonimo-anagramma di Gallario Riccoleno. La composizione contiene un tema del tutto simile a quello del celebre ''Allelujah'' del ''Messiah'' di [[Georg Friedrich Händel|Händel]], e questo potrebbe confermare le influenze dello stile corelliano sul giovane Händel. PerMeno controprobabile potrebbeche trattarsisi tratti di un "omaggio" di marca händeliana virtualmente attribuito a Corelli.
 
Infine bisogna ricordare che l'editore di Corelli, Estienne Roger, pubblicò nel [[1714]] sei ''Sonate a tre per due violini col basso per l'organo'', qualificandole come "opera postuma". L'attribuzione effettiva di queste sonate è anch'essa molto discussa, ma l'attribuzione dell'ultima sonata è sostenuta da ben otto fonti in tutta Europa e anche la somiglianza stilistica con le sonate a tre è davvero molto pronunciata.
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Tutte queste opere manoscritte, sia le più certe che le più discusse, si caratterizzano per la raffinatezza stilistica e la qualità della scrittura musicale, e confermano il valore assoluto di Corelli, compositore che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della musica strumentale italiana ed europea del [[XVIII secolo|Settecento]].
 
== Opere a stampa ==
{{Multimedia|allineamento = destra|larghezza = 300|file = Corelli-Trio Sonata 11-2.ogg|titolo = ''Sonata a tre'' n° 11| descrizione = ''Sonata a tre'' n° 11 (2º [[movimento (musica)|movimento]]) di Arcangelo Corelli.}}
* Opera 1: [[12 sonate da chiesa, op. 1|12''Sonate sonatea datre, chiesadoi violini e violone o arcileuto, col basso per l'organo, consecrate alla sacra real maestà di Cristina Alessandra regina di Svezia ... Opera prima'']] (Roma, G.A. Muzi, 1681)
* Opera 2: [[12 sonate da camera, op. 2|12 sonate''Sonate da camera a tre, doi violini e violone o cimbalo, consecrate all'emin.mo e rev.mo signore il signore Card. Panfilio ... Opera seconda'']] (Roma, G.A. Muzi, 1685)
* Opera 3: [[12 sonate da chiesa, op. 3|''Sonate a tre, doi violini e violone, a arcileuto, col basso per l'organo, consecrate all'Altezza Sereniss. di Francesco secondo duca di Modona, Reggio, &c. ... Opera terza'']] (Bologna, Pier Maria Monti, 1689)
*Opera 3: [[12 sonate da chiesa, op. 3|12 sonate da chiesa]] (1689)
* Opera 4: [[12 sonate da camera, op. 4|12''Sonate sonatea datre, cameracomposte per l'accademia dell'em.mo e rev.mo signor cardinale Otthoboni, et all'Eminenza Sua consecrate ... Opera quarta'']] (Roma, Gio. Giacomo Komarek, 1694)
* Opera 5: [[12 sonate per violino, op. 5|12''Sonate sonate pera violino]] (6e daviolone chiesao ecimbalo, 6dedicate daall'altezza camera)Serenissima Elettorale di Sofia Carlotta elettrice di Brandenburgo, etc. ... Opera quinta'']] (Roma, Gasparo Pietrasanta, 1700)
* Opera 6: [[12 concerti grossi, op. 6|''Concerti grossi con duoi violini e violoncello di concertino obligati, e duoi altri violini, viola e basso di concerto grosso ad arbitrio, che si potranno radoppiare, dedicati all'Altezza Serenissima Elettorale di Giovanni Guglielmo Principe Palatino del Reno, etc. ... Opera Sesta'']] (Amsterdam, Etienne Roger, 1714)
*Opera 6: [[12 concerti grossi, op. 6|12 concerti grossi]] (8 da chiesa e 4 da camera) (1714)
 
*opera senza numero: Sinfonia in re minore, WoO 1
 
*opera senza numero: 6 Sonate a tre, WoO 5 – 10 (1714)
== Composizioni senza numero d'opera ==
* Sonata per violino e basso in La min, in ''Sonate a violino e violoncello di vari autori'' (Bologna?, ca. 1700)
*opera senza numero: Sinfonia in re minore, WoO 1
*opera senza numero: 6 Sonate a tre, WoO 5 – 10 (1714)
 
==Convegni Corelliani==
* I Convegno corelliano 8-24 settembre 1967 direttore Pieluigi Petrobelli: A) Mostra delle edizioni e manoscritti corelliani nelle raccolte Piancastelli; B) Conferenza di Giuseppe Vecchi su "Arcangelo Corelli maestro all'Italia e all'Europa; C) Concerto dai Virtuosi di Roma diretto da Renato Fasano
* II Convegno corelliano 5-8 settembre 1968 Prolusione: Marc Pincherle su "Corelli et la France"; relazioni di Adriano Cavicchi, Oscar Mischiati e Pierluigi Petrobelli; concerti di Gabrielli Armuzzi Romei e Cristiano Rossi (violini), Massimo Godoli (violoncello), Alberto Mantovani (tromba) e Luigi Ferdinando Tagliavini (clavicembalo)
* III Convegno corelliano 24-28 settembre 1969 relatori Tito Gotti e Mario Baroni Concerto di Luigi Dallapiccola.
* IV Convegno corelliano tema della tavola rotonda: "Prassi esecutiva corelliana"
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*[[Piero Maroncelli]], ''La vita di Arcangelo Corelli'', Forlì 1953.
* Mario Rinaldi, ''Arcangelo Corelli'', Milano, 1953
* Hans Joachim Marx, ''Die Musik am Hofe Pietro Kardinal Ottobonis unter Arcangelo Corelli'', in ''Studien zur italienisch-deutschen Musikgeschichte V'', a cura di Friedrich Lippman, Köln-Graz, Böhlau, 1968, pp. 104–177 (Analecta musicologica, 5).
* Mario Carrozzo e Cristina Cimagalli, ''Storia della Musica Occidentale - Dal Barocco al Classicismo viennese'', Armando editore
* Peter Allsop, ''Arcangelo Corelli: new Orpheus of our times'', Oxford, 1999
* Massimo Privitera, ''Arcangelo Corelli'', Palermo, 2000
* Mario Carrozzo e Cristina Cimagalli, ''Storia della Musicamusica Occidentaleoccidentale'', -vol. 2 ''Dal Barocco al Classicismo viennese'', Roma, Armando, editore2002.
* Aa.Vv., ''Arcangelo Corelli. 300 anni dopo'', Venezia, Marcianum Press, Venezia, 2014
* Philippe Borer, ''The Sweet Power of Strings: reflections on the musical idea of dolce'', in ''Exploring Virtuosities '', a cura di Ch. Hoppe, Hildesheim, Olms, 2018, pp. 211-240