Arcangelo Corelli: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m nessuna indicazione della categoria/galleria Commons quando è presente la proprietà P373 |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 25:
Nella prima metà degli anni Settanta si stabilì a [[Roma]], dove la sua presenza è testimoniata per la prima volta il 25 agosto 1675, quando fu chiamato a suonare a [[Chiesa di San Luigi dei Francesi|San Luigi dei Francesi]], in occasione della festa del santo titolare. Dagli anni successivi fu regolarmente chiamato in occasione delle maggiori solennità di questa ed altre importanti chiese romane, come S. Giacomo degli Spagnoli e [[Basilica di Santa Maria Maggiore|Santa Maria Maggiore]].
A Roma studiò [[Composizione musicale|composizione]] con Matteo Simonelli, compositore e cantore della [[Cappella pontificia]]. Per diversi anni la sua attività si svolse esclusivamente nella città papale, dove fu al servizio del [[cardinale]] [[Benedetto Pamphilj]], da dicembre 1688 ad aprile 1690, ma che aveva servito in particolari occasioni fin dal
Nel [[1694]] fece parte del cosiddetto "coro d'Arcadia", un gruppo di virtuosi che comprendeva, tra gli strumentisti, il clavicembalista [[Bernardo Pasquini]]; il violinista Matteo Fornari (allievo di Corelli e costantemente al suo fianco come secondo violino), i violoncellisti e compositori [[Giovanni Lorenzo Lulier]] e [[Giovanni Bononcini]]. Nel [[1706]], insieme con Bernardo Pasquini e Alessandro Scarlatti, fu ammesso nell'[[Accademia dell'Arcadia]], con il nome di Arcomelo Erimanteo<ref>Arcomelo (gr. ἀρχός e μέλος) può essere inteso come 'Principe della melodia' o 'Principe della dolcezza'. Cfr. Ph. Borer, ''The Sweet Power of Strings'', p. 226</ref>.
Riga 34:
Morì a Roma l'8 gennaio [[1713]] e fu sepolto nella chiesa di S. Maria della Rotonda (o ad Martyres), più nota come [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], dove il cardinale Ottoboni gli fece erigere un monumento su disegno dell'architetto [[Filippo Juvarra]].
== Caratteri delle opere pubblicate ==
Arcangelo Corelli diede nuovo impulso alla forma della ''[[sonata in trio|sonata a tre]]'', pubblicando, tra il [[1681]] e il [[1694]], quattro raccolte, comprendenti ciascuna dodici sonate (Sonate da chiesa [[12 sonate da chiesa, op. 1|op. 1]] ed op. 3, sonate da camera op. 2 e op. 4), le quali segnano un punto
==Composizioni senza numero d'opera==
Riga 48:
Numerose fonti italiane, inglesi ed austriache sono concordi nell'attribuire a Corelli una ''Sonata a quattro, per tromba, due violini e basso continuo'' che merita una particolare menzione in quanto unica opera dedicata dallo straordinario compositore di [[Fusignano]] ad uno strumento a fiato. Per contro un'altra sonata e un concerto comprendenti strumenti a fiato, conservati a [[Vienna]], sono di assai dubbia autenticità.
Taluni considerano corelliana la ''Fuga a quattro voci con un soggetto solo'' rinvenuta da Mario Fabbri presso il Conservatorio di [[Firenze]], la cui paternità è celata sotto lo pseudonimo-anagramma di Gallario Riccoleno. La composizione contiene un tema del tutto simile a quello del celebre ''Allelujah'' del ''Messiah'' di [[Georg Friedrich Händel|Händel]], e questo potrebbe confermare le influenze dello stile corelliano sul giovane Händel.
Infine bisogna ricordare che l'editore di Corelli, Estienne Roger, pubblicò nel [[1714]] sei ''Sonate a tre per due violini col basso per l'organo'', qualificandole come "opera postuma". L'attribuzione effettiva di queste sonate è anch'essa molto discussa, ma l'attribuzione dell'ultima sonata è sostenuta da ben otto fonti in tutta Europa e anche la somiglianza stilistica con le sonate a tre è davvero molto pronunciata.
Riga 54:
Tutte queste opere manoscritte, sia le più certe che le più discusse, si caratterizzano per la raffinatezza stilistica e la qualità della scrittura musicale, e confermano il valore assoluto di Corelli, compositore che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della musica strumentale italiana ed europea del [[XVIII secolo|Settecento]].
== Opere a stampa ==
{{Multimedia|allineamento = destra|larghezza = 300|file = Corelli-Trio Sonata 11-2.ogg|titolo = ''Sonata a tre'' n° 11| descrizione = ''Sonata a tre'' n° 11 (2º [[movimento (musica)|movimento]]) di Arcangelo Corelli.}}
* Opera 1: [[12 sonate da chiesa, op. 1|
* Opera 2: [[12 sonate da camera, op. 2|
* Opera 3: [[12 sonate da chiesa, op. 3|''Sonate a tre, doi violini e violone, a arcileuto, col basso per l'organo, consecrate all'Altezza Sereniss. di Francesco secondo duca di Modona, Reggio, &c. ... Opera terza'']] (Bologna, Pier Maria Monti, 1689)
* Opera 4: [[12 sonate da camera, op. 4|
* Opera 5: [[12 sonate per violino, op. 5|
* Opera 6: [[12 concerti grossi, op. 6|''Concerti grossi con duoi violini e violoncello di concertino obligati, e duoi altri violini, viola e basso di concerto grosso ad arbitrio, che si potranno radoppiare, dedicati all'Altezza Serenissima Elettorale di Giovanni Guglielmo Principe Palatino del Reno, etc. ... Opera Sesta'']] (Amsterdam, Etienne Roger, 1714)
*opera senza numero: Sinfonia in re minore, WoO 1▼
*opera senza numero: 6 Sonate a tre, WoO 5 – 10 (1714)▼
== Composizioni senza numero d'opera ==
* Sonata per violino e basso in La min, in ''Sonate a violino e violoncello di vari autori'' (Bologna?, ca. 1700)
==Convegni Corelliani==
* I Convegno corelliano 8-24 settembre 1967 direttore Pieluigi Petrobelli: A) Mostra delle edizioni e manoscritti corelliani nelle raccolte Piancastelli; B) Conferenza di Giuseppe Vecchi su "Arcangelo Corelli maestro all'Italia e all'Europa; C) Concerto dai Virtuosi di Roma diretto da Renato Fasano
* II Convegno corelliano 5-8 settembre 1968 Prolusione: Marc Pincherle su "Corelli et la France"; relazioni di Adriano Cavicchi, Oscar Mischiati e Pierluigi Petrobelli; concerti di Gabrielli Armuzzi Romei e Cristiano Rossi (violini), Massimo Godoli (violoncello), Alberto Mantovani (tromba) e Luigi Ferdinando Tagliavini (clavicembalo)
* III Convegno corelliano 24-28 settembre 1969 relatori Tito Gotti e Mario Baroni Concerto di Luigi Dallapiccola.
* IV Convegno corelliano tema della tavola rotonda: "Prassi esecutiva corelliana"
Line 103 ⟶ 107:
*[[Piero Maroncelli]], ''La vita di Arcangelo Corelli'', Forlì 1953.
* Mario Rinaldi, ''Arcangelo Corelli'', Milano, 1953
* Hans Joachim Marx, ''Die Musik am Hofe Pietro Kardinal Ottobonis unter Arcangelo Corelli'', in ''Studien zur italienisch-deutschen Musikgeschichte V'', a cura di Friedrich Lippman, Köln-Graz, Böhlau, 1968, pp. 104–177 (Analecta musicologica, 5).
* Mario Carrozzo e Cristina Cimagalli, ''Storia della Musica Occidentale - Dal Barocco al Classicismo viennese'', Armando editore▼
* Peter Allsop, ''Arcangelo Corelli: new Orpheus of our times'', Oxford, 1999
* Massimo Privitera, ''Arcangelo Corelli'', Palermo, 2000
▲* Mario Carrozzo e Cristina Cimagalli, ''Storia della
* Aa.Vv., ''Arcangelo Corelli. 300 anni dopo'', Venezia, Marcianum Press
* Philippe Borer, ''The Sweet Power of Strings: reflections on the musical idea of dolce'', in ''Exploring Virtuosities '', a cura di Ch. Hoppe, Hildesheim, Olms, 2018, pp. 211-240
|