Jean Metzinger: differenze tra le versioni

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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}
{{S|scrittori francesi}}
{{Bio
|Nome = George-Albert
|Cognome = Aurier
|Sesso = M
|LuogoNascita = Châteauroux
|LuogoNascitaLink = Châteauroux (Indre)
|GiornoMeseNascita = 5 maggio
|AnnoNascita = 1865
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 5 ottobre
|AnnoMorte = 1892
|Epoca = 1800
|Attività = scrittore
|Attività2 = critico d'arte
|Nazionalità = francese
|Immagine = Albert Aurier by Vallotton.svg
}}
 
[[File:Aurier, Albert, BNF Gallica.jpg|thumb|upright=1|Albert Aurier]]
Nonostante sia morto giovanissimo a soli 27 anni, è stato molto importante nella definizione della scena artistica francese della seconda metà del [[XIX secolo]].
 
È soprattutto noto per il contributo dato al dibattito artistico legato alla nascita del [[Simbolismo]] in [[arte]], grazie ad un articolo apparso sul "Mercure de France" nel [[1891]], dal titolo ''Le Symbolisme en peinture. Paul Gauguin'', in cui egli sostiene:
 
{{quote|...l'œuvre d'art devra être premièrement idéiste, puisque son idéal unique sera l'expression de l'idée, deuxièmement symboliste puisqu'elle exprimera cette idée en forme, troisièmement synthétique puisqu'elle écrira ses formes, ses signes selon un mode de compréhension général, quatrièmement subjective puisque l'objet n'y sera jamais considéré en tant qu'objet mais en tant que signe perçu par le sujet, cinquièmement l'œuvre d'art devra être décorative.}}
 
Nel gennaio dell'anno precedente Aurier aveva pubblicato sullo stesso giornale un articolo dedicato all'opera di [[Vincent van Gogh|Van Gogh]] intitolato ''Les Isolées: Vincent van Gogh'', che per primo analizzava ed esaltava la pittura del geniale olandese; fu la prima -ed unica- volta in vita che Van Gogh ebbe un riconoscimento critico ufficiale. Più tardi, lo stesso Aurier aiuterà [[Theodorus van Gogh|Theo]], fratello di Vincent, ad organizzarne la mostra postuma a [[Parigi]], che ebbe grandissimo successo.
 
Aurier, in vacanza nel sud della Francia (aveva incontrato [[Paul Signac|Signac]] a [[Marsiglia]]) s'ammalò gravemente di [[febbre tifoide]]: invece di farsi curare da un medico, seguì i consigli di alcuni amici, studenti di medicina. Le sue condizioni s'aggravarono ed egli spirò il 5 ottobre del [[1892]], lasciando un vuoto incolmabile nel panorama critico.
 
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