Gian Giacomo Trivulzio: differenze tra le versioni

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Nel [[1509]] batte i veneziani ad [[Battaglia di Agnadello|Agnadello]]. Nel [[1515]] sconfigge gli svizzeri nella [[battaglia di Marignano]], a cui partecipa lo stesso [[Francesco I di Francia|Francesco I]]. Nel [[1516]] difende ancora Milano dall'imperatore [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I]]; sospetti, accuse e gelosie lo fanno però cadere in disgrazia agli occhi del re francese [[Francesco I di Francia|Francesco I]]; valica allora le Alpi nel pieno dell'inverno e chiede udienza inutilmente al re. Muore pochi giorni dopo.
 
Fu in grado di accumulare ingenti ricchezze che in parte, secondo lo spirito del tempo, vennero impiegate per finanziare opere artistiche come quelle dovute al [[Bramantino]]: la [[Mausoleo Trivulzio|cappella Trivulzio]] della [[Basilica di San Nazaro in Brolo|Basilica di San Nazaro Maggiore]], dove fu sepolto, e il [[ciclo dei dodici [[Arazzi Trivulzio|Arazzi Trivulzio dei Mesi]], ora conservati al [[Castello Sforzesco di Milano]]. Ebbe una ricchissima biblioteca, in gran parte confluita nella [[Biblioteca Trivulziana]], sempre al Castello Sforzesco. [[Leonardo da Vinci]] fu incaricato di eseguire un [[Cavallo di Leonardo|monumento equestre per la sua tomba]], per il quale sopravvivono dei disegni, che tuttavia non fu mai realizzato<ref>Francesco Malaguzzi Valeri - ''Leonardo da Vinci e la scultura'' (1922), Capitolo III. I monumenti equestri</ref>.
 
== Discendenza ==