Maggioriano: differenze tra le versioni

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L'ironia della sorte volle che come il destino del suo predecessore [[Avito]] era stato segnato dal tradimento di [[Ricimero]] e di Maggioriano e dal congedo della sua guardia germanica dell'imperatore, così il fato di Maggioriano stesso fu deciso dal congedo della maggior parte del suo esercito, che egli non poteva più stipendiare, e dal complotto di Ricimero. Mentre, infatti, l'imperatore era stato impegnato lontano dall'Italia, il ''[[patricius]] et [[magister militum]]'' barbaro aveva coagulato intorno a sé l'opposizione a quello che tempo prima era stato suo commilitone e col quale, appena pochi anni prima, aveva coltivato sogni di potere: la politica di Maggioriano aveva dimostrato infatti che l'imperatore aveva intenzione di intervenire decisamente sulle problematiche che affliggevano l'impero, anche a costo di colpire gli interessi di influenti aristocratici.<ref name="mathisen" />
 
Dopo aver passato del tempo ad [[Arelate]], sua base alla fine dell'operazione contro i [[Vandali]] in Spagna,<ref name=gallica /> Maggioriano congedò il proprio esercito, e accompagnato solo da una piccola scorta, forse composta dai suoi ''[[protectores domestici]]'',<ref>{{Cita|Oppedisano 2009|p. 545}}</ref> si mise in viaggio per [[Roma]], dove intendeva effettuare delle riforme. Ricimero andò incontro a Maggioriano con un contingente e, raggiuntolo nei pressi di [[Tortona]] (non molto distante da [[Piacenza]], dove era stato ucciso Avito), lo fece arrestare e deporre (2 agosto).<ref name=gallica /> L'imperatore, privato della veste e del diadema, fu picchiato e torturato e, dopo cinque giorni, decapitato nei pressi del torrentefiume [[Staffora]],''Ira'' allorao Ira''Ilyra'' (7 agosto [[461]]):<ref>{{cita|Giovanni di Antiochia|fr. 203}}; {{cita|Conte Marcellino|''s.a. 461''}} («Majorianus Caesar apud Dertona, iuxta fluvium qui Ilyra dicitur, interemptus est»); ''[[Fasti vindobonenses priores]]'', n. 588 («his cons depositus est Maiorianus imp. a patricio Ricimere Dertona III non. Aug. et occisus est ad Fluvium Ira VII idus Aug»).</ref> aveva circa quarant'anni e aveva regnato per quattro. Ricimero che, secondo la fonte contemporanea Idazio aveva agito per livore e dietro consigli di nemici dell'imperatore,<ref>Idazio, 210; citato in {{Cita|Oost 1970|p. 230}}.</ref> non permise che Maggioriano fosse sepolto degnamente.<ref>Ennodio, ''Carmina'' 2.135, citato in {{Cita|Oppedisano 2009|p. 545}}.</ref>
 
[[Procopio di Cesarea]] non cita il ritorno dell'imperatore dalla Spagna e afferma che Maggioriano morì di [[dissenteria]];<ref>[[Procopio di Cesarea]], ''Bellum Vandalicum'' 1.vii.14–15.</ref> [[Giovanni Malala]] afferma invece che Ricimero fece uccidere Maggioriano perché l'augusto si sarebbe alleato con Genserico contro il proprio generale:<ref>[[Giovanni Malala]], 14.</ref> probabilmente entrambe queste notizie derivano dalla propaganda di Ricimero volta a motivare la scomparsa dell'imperatore.<ref>[[Fik Meijer]], [http://books.google.it/books?id=yZUBC795qHsC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Emperors Don't Die in Bed''], London; New York, Routledge, 2004, p. 155. ISBN 04-1531-201-9; {{Cita|Oost 1970|p. 230}}.</ref>