Germania nazista: differenze tra le versioni

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Istituito il Terzo ''Reich'', il regime nazionalsocialista abolì i simboli della Repubblica di Weimar, tra cui la bandiera tricolore nero-rosso-oro, adottando un simbolismo riferibile sia al vecchio sia al nuovo impero, che rappresentava la natura duplice del terzo impero tedesco. Il tricolore imperiale nero-bianco-rosso, caduto per lo più in disuso durante la Repubblica di Weimar, venne ripristinato come una delle due bandiere ufficiali nazionali della Germania; la seconda fu la bandiera con la [[svastica]] del partito nazionalsocialista, che poi diventò bandiera nazionale tedesca nel [[1935]]. L'inno nazionale rimase ''[[Das Lied der Deutschen]]'' (noto anche come ''Deutschland über Alles''), ma i nazionalsocialisti ne modificarono il testo mantenendo solo la strofa iniziale, a cui seguiva l'''[[Horst-Wessel-Lied]]'' accompagnato dal [[saluto nazionalsocialista]].
 
Il 30 gennaio [[1934]] il cancelliere Hitler concentrò formalmente il potere esecutivo su se stesso con il ''Gesetz über den Neuaufbau des Reichs'' (''Decreto per la ricostruzione del Reich''), sciogliendo i parlamenti dei ''[[Stati federati della Germania|Länder]]'' e trasferendone i poteri legislativi e amministrativi al governo centrale di [[Berlino]]. Il processo di centralizzazione era iniziato poco dopo il marzo 1933 con la promulgazione del ''Decreto dei pieni poteri'', quando i governi regionali erano stati sostituiti dai ''[[Reichsstatthalter]]'' (governatori del ''Reich''). Anche le amministrazioni locali furono rimosse; i governatori del ''Reich'' nominarono direttamente i sindaci delle città e paesi con popolazione inferiore ai {{formatnum:100000}} abitanti; il Ministero degli interni nominava invece i sindaci delle città con popolazione superiore; per quanto riguardava le città di [[Berlino]], [[Amburgo]] e [[Vienna]] (dopo l'''[[Anschluss]]'' del 1938) Hitler ne nominava i sindaci a propria discrezione.
 
Entro la primavera del 1934 solo il ''[[Reichswehr]]'' (le forze armate tedesche) rimaneva indipendente dal governo; per tradizione era infatti considerato un'entità politica a sé stante, separata dal governo nazionale. La milizia paramilitare nazionalsocialista ''[[Sturmabteilung]]'' (SA) si aspettava di poter assumere il comando dell'esercito tedesco, ma il ''Reichswehr'' si oppose all'ambizione del capo delle SA [[Ernst Röhm]] di annettere l'esercito alle SA stesse. Röhm intendeva anche varare una "rivoluzione socialista" per completare la "rivoluzione nazionalista" attuata con l'ascesa al potere di Hitler. Röhm e i capi delle SA volevano che il regime mettesse in atto le sue promesse di promulgare una legislazione socialista per i tedeschi di ascendenza [[Razza ariana|ariana]].
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Il 2 agosto 1934 von Hindenburg morì. Hitler assunse la carica di ''[[Führer]]'' e cancelliere del ''Reich'' (la carica di Presidente rimase invece vacante) e annunciò ufficialmente la nascita del Terzo ''Reich''. Fino alla morte di Hindenburg il ''Reichswehr'' non aveva seguito Hitler, in parte perché l'associazione delle SA, che comprendeva molti milioni di uomini, era più grande dell'esercito (limitato a {{formatnum:100000}} effettivi dal Trattato di Versailles), ma anche perché i capi delle SA si proponevano dapprima di inglobare l'esercito nelle SA e quindi lanciare la rivoluzione nazionalsocialista. L'assassinio di Ernst Röhm e degli altri capi SA misero il ''Reichswehr'' nella posizione di essere l'unica forza armata della Germania e le promesse di Hitler riguardo all'espansione dell'impero gli garantirono la sua fedeltà. La scomparsa di Hindenburg agevolò il mutamento del giuramento di fedeltà dei soldati tedeschi dalla fedeltà al ''Reich'' e alla Repubblica di Weimar in uno di fedeltà a Hitler, che divenne il ''Führer'' della Germania.<ref>{{cita|Read, 2003}}.</ref>
 
Il risultato fu che i [[Nazionalsocialismo|nazionalsocialisti]] sancirono la fine dell'alleanza ufficiale di governo NSDAP-DNVP e iniziarono a imporre l'[[ideologia]] e il [[simbolismo nazista]] in tutti gli aspetti della vita pubblica e privata in Germania; i manuali scolastici vennero sottoposti a [[Revisionismo storiografico|revisione]] o riscritti completamente per promuovere la visione razzista pangermanista della ''[[Großdeutschland]]'' ("Grande Germania"), che doveva essere fondata dal<nowiki> </nowiki>''[[Razza superiore|Herrenvolk]]'' nazionalsocialista; gli insegnanti che si opposero ai nuovi programmi di studi vennero licenziati. Inoltre, per forzare l'obbedienza del popolo verso lo Stato, i nazionalsocialisti fecero grande uso della ''Gestapo'', una polizia segreta di Stato indipendente dalle autorità civili. La ''Gestapo'' mise sotto controllo il popolo tedesco grazie a {{formatnum:100000}} spie e informatori, che riferivano di chiunque manifestasse posizioni critiche o antinaziste.
 
Contenta della prosperità portata dai nazionalsocialisti, la maggior parte dei tedeschi rimase silenziosamente obbediente, mentre gli oppositori politici, specialmente comunisti, [[Marxismo|marxisti]] e membri dell'[[Internazionale Socialista]] furono imprigionati; tra il 1933 e il 1945 più di tre milioni di tedeschi furono rinchiusi in [[Campo di concentramento|campi di concentramento]] o in carcere per ragioni politiche<ref>Henry Maitles [http://pubs.socialistreviewindex.org.uk/isj77/maitles.htm NEVER AGAIN!: recensione di ''I volenterosi carnefici di Hitler'' di David Goldhagen], con riferimenti a "The German Resistance Movement" di G. Almond, Current History 10 (1946), pp409–527.</ref><ref>{{cita|Large, 1994|p. 122}}.</ref><ref>{{cita|Mitchell, 1988|p. 217}}.</ref> e decine di migliaia vennero uccisi. Sempre tra il 1933 e il 1945 i ''[[Sondergerichte]]'' ("tribunali speciali") condannarono a morte {{formatnum:12000}} tedeschi, mentre la [[corte marziale]] ne condannò a morte {{formatnum:25000}} e la giustizia ordinaria {{formatnum:40000}}.<ref>{{cita|Hoffmann, 1996|p. XIII}}.</ref>
 
Tra il [[1942]] e il [[1943]] si affermò il movimento della [[Rosa Bianca]] (Weiße Rose), un movimento non violento che si oppose al Terzo Reich e che vide, tra le altre figure, quella di [[Sophie Scholl]] e il filosofo [[Hans Scholl (filosofo)|Hans Scholl]].
 
=== La seconda guerra mondiale ===
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[[File:Second world war europe 1941-1942 map en.png|thumb|Le conquiste della Germania e degli alleati dell'asse (in azzurro) in Europa durante la seconda guerra mondiale]]
==== La conquista dell'Europa ====
La crisi di [[Danzica]] raggiunse il suo culmine all'inizio del [[1939]]; man mano che i rapporti sulle dispute riguardo alla [[Città Libera di Danzica]] aumentavano, il [[Regno Unito]] "garantì" di difendere l'integrità territoriale dell'allora [[Repubblica Popolare di Polonia]] e i polacchi respinsero una serie di offerte da parte della Germania nazista riguardanti sia Danzica sia il [[Corridoio di Danzica|corridoio polacco]]; i tedeschi decisero quindi di rompere le relazioni diplomatiche. Hitler aveva saputo che l'[[Unione Sovietica]] voleva firmare un [[Patto Molotov-Ribbentrop|patto di non aggressione]] con la Germania e avrebbe tollerato un attacco contro la Polonia. Il 1º settembre 1939 [[Campagna di Polonia|la Germania invase la Polonia]] e due giorni dopo Regno Unito e Francia dichiararono guerra alla Germania. La [[seconda guerra mondiale]] stava iniziando, ma la Polonia cadde molto rapidamente, specialmente dopo che i sovietici l'ebbero attaccata a loro volta il 17 settembre. Il Regno Unito effettuò dei bombardamenti su [[Wilhelmshaven]], [[Cuxhaven]],<ref>CuHaven Online [http://www.cuxhaven.de/cuxhaven_1231.php Stadt Cuxhaven - Ein Fehler ist aufgetreten (404)] vedi anche: ''Die Hessisch-thüringische 251. Infanterie-division,'' Karl-Wilhelm Maurer, 14. [http://books.google.de/books?id=OL3AvYS68TwC&pg=PA14&dq=bomben+cuxhaven+1939&lr=&ei=AiniSfHZAoOIzQT6x_Ap Die Hessisch-thüringische 251 ... - Google Bücher]</ref> [[Helgoland]]<ref>https://web.archive.org/web/20080422191359/http://www1.ndr.de/kultur/geschichte/helgolandchronik2.html</ref> e altre zone. A parte qualche scontro navale non successe nient'altro: per questo tale periodo venne definito della "[[strana guerra]]".
 
Il [[1940]] iniziò con il Regno Unito che lanciò dei volantini di propaganda nei cieli di [[Praga]] e [[Vienna]],<ref>{{cita web|url=http://www.rafmuseum.org.uk/milestones-of-flight/british_military/1940.cfm|titolo=British Military Aviation in 1940 - Part 1|editore=Rafmuseum.org.uk|accesso=27 aprile 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100726044101/http://www.rafmuseum.org.uk/milestones-of-flight/british_military/1940.cfm|dataarchivio=26 luglio 2010}}</ref> ma a un [[Scapa Flow|attacco tedesco alla flotta britannica in alto mare]] seguì il bombardamento inglese alla città portuale di [[Sylt]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,885838,00.html|titolo=IN THE AIR: Raid on Sylt|pubblicazione=[[Time]]|data=1º aprile 1940|accesso=27 aprile 2010}}</ref> Dopo l'[[incidente dell'Altmark]] al largo delle coste della [[Norvegia]] e la scoperta dei piani britannici per accerchiare la Germania, Hitler invase la [[Danimarca]], che non oppose resistenza e capitolò il giorno stesso dell'invasione. Le forze tedesche invasero quindi la Norvegia, che provò invece a resistere. Poco dopo britannici e francesi approdarono nella Norvegia centrale e settentrionale, ma la Germania sconfisse quelle truppe durante la conseguente [[campagna di Norvegia]]. Gli scontri durarono fino al giugno 1940, quando le forze anglo-francesi si ritirarono e l'esercito tedesco occupò gli ultimi territori ancora in mano alle forze norvegesi. Subito dopo la [[Svezia]] si dichiarò neutrale e la [[Finlandia]] si alleò con la Germania: Hitler si garantì così i rifornimenti di ferro dalla Svezia attraverso le acque costiere.
 
[[File:British fisher boat dunkirk.png|thumb|left|Un pescatore britannico aiuta un soldato alleato mentre una bomba lanciata da uno [[Junkers Ju 87|Stuka]] esplode pochi metri più in là: più di {{formatnum:300000}} soldati vennero [[Operazione Dynamo|evacuati]] da [[Dunkerque]] e dalle spiagge circostanti nel maggio e giugno 1940]]
Nel maggio 1940 la "strana guerra" finì e – contro il parere dei suoi consiglieri – Hitler invase il [[Lussemburgo]], il [[Belgio]] e i [[Paesi Bassi]]; il Lussemburgo non oppose resistenza e capitolò il giorno stesso dell'invasione, mentre Paesi Bassi e Belgio cercarono vanamente di opporsi, ma i loro eserciti crollarono in poco tempo contro quello tedesco e si videro anch'essi costretti a capitolare. Una volta occupati i tre Paesi le forze tedesche invasero la [[Francia]], il cui esercito non era per uomini e per mezzi inferiore a quello della Germania, ma non ne aveva la velocità (molto spesso uomini e cannoni si spostavano ancora al ritmo di fanti e cavalli) e soprattutto non era supportato da adeguate forze aeree (la debole aviazione francese fu subito annientata da quella tedesca e quella britannica non riuscì ad agire in tempo). La [[campagna di Francia]] si concluse con una schiacciante vittoria della Germania e con la capitolazione della Francia, che fu divisa in due parti: una zona nord – che passò alla Germania – e una zona sud, dove nacque uno Stato collaborazionista (chiamato anche [[Francia di Vichy]]) guidato dal generale [[Philippe Pétain|Henry Philippe Pétain]]. Tuttavia, dato il rifiuto dei britannici di accettare l'offerta di pace di Hitler, la guerra continuò.<ref>{{cita web|url=http://www.scguard.com/museum/ww23940.html|titolo=SC Military Museum|editore=Scguard.com|accesso=16 settembre 2009; assente il 27 aprile 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090331163545/http://www.scguard.com/museum/ww23940.html|dataarchivio=31 marzo 2009}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=George Quester|titolo=Bargaining and Bombing During World War II in Europe|rivista=World Politics|volume=15|numero=3|mese=aprile|anno=1963|pp=421, 425|editore=The Johns Hopkins University Press}}</ref> Germania e Regno Unito continuarono a combattere sia in mare sia nei cieli e il 24 agosto due bombardieri tedeschi fuori rotta bombardarono accidentalmente [[Londra]], contro la volontà di Hitler, cambiando il corso della guerra.<ref>{{cita web|autore=Detlef Siebert|url=https://www.bbc.co.uk/history/worldwars/wwtwo/area_bombing_02.shtml|titolo=History - British Bombing Strategy in World War Two|editore=[[BBC]]|data=17 febbraio 2011 (ultimo aggiornamento)|accesso=27 aprile 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090825061621/http://www.bbc.co.uk/history/worldwars/wwtwo/area_bombing_02.shtml|dataarchivio=25 agosto 2009}}</ref> Come risposta all'attacco i britannici bombardarono Berlino, azione che fece infuriare Hitler, il quale ordinò quindi di attaccare le città britanniche e il Regno Unito venne pesantemente bombardato nell'operazione chiamata ''[[Il Blitz|Blitz]]''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://yourarchives.nationalarchives.gov.uk/index.php?title=Chronological_Summary_of_Royal_Air_Force_Bomber_Command_Operations|titolo=Chronological Summary of Royal Air Force Bomber Command Operations|editore=Your Archives - [[The National Archives]]}}</ref>
 
Questo cambiamento degli obiettivi prioritari intralciò i piani della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'' di conquistare la superiorità aerea sulla Gran Bretagna – necessaria per la progettata [[Operazione Leone marino|invasione]] – e permise alle difese aeree britanniche di recuperare la propria forza e continuare a combattere. Hitler sperava di spezzare il morale dei britannici e conquistare in quel modo la pace, ma questi rifiutarono di arretrare di un passo dalle loro posizioni; alla fine Hitler dovette rinunciare alla campagna di bombardamenti conosciuta come [[battaglia d'Inghilterra]] per dedicarsi alla lungamente pianificata invasione dell'Unione Sovietica: l'[[operazione Barbarossa]].
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La Germania e i suoi alleati invasero l'Unione Sovietica il 22 giugno 1941. Alla vigilia dell'invasione l'ex delfino di Hitler [[Rudolf Hess]] tentò di negoziare i termini di una pace con il Regno Unito con un incontro privato e non ufficiale dopo un atterraggio di fortuna in [[Scozia]]. Al contrario Hitler sperava che un rapido successo in Unione Sovietica avrebbe spinto la Gran Bretagna ad accettare un tavolo di negoziati. L'inizio dell'operazione Barbarossa fu comunque un successo; il solo timore di Hitler era che l'esercito tedesco e i suoi alleati non avanzassero all'interno dell'Unione Sovietica abbastanza in fretta. Entro il dicembre 1941 i tedeschi e gli alleati raggiunsero le porte di [[Mosca (Russia)|Mosca]]; a nord le truppe avevano raggiunto [[Assedio di Leningrado|Leningrado]] e avevano circondato la città.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/335949/Siege-of-Leningrad|titolo=Siege of Leningrad (Soviet history)|editore=[[Enciclopedia Britannica]]}}</ref> Nel frattempo la Germania e i suoi alleati controllavano ormai quasi tutta l'Europa continentale, con le eccezioni della neutrale [[Svizzera]] e di Svezia, [[Spagna]], [[Portogallo]], [[Liechtenstein]], [[Andorra]], [[Città del Vaticano]] e [[Principato di Monaco]] e del Regno Unito, che ancora resisteva.
 
L'[[11 dicembre]] [[1941]], quattro giorni dopo l'[[Attacco di Pearl Harbor|attacco giapponese a Pearl Harbor]], la Germania nazista e l'Italia dichiararono guerra agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Questo non era solo un modo di rafforzare il legame con il Giappone, ma dopo mesi di roboante propaganda antitedesca sui media americani e la messa in atto del programma di aiuti al Regno Unito denominato ''[[Lend-Lease]]'' le indiscrezioni sul piano ''[[Rainbow Five]]'' e i contenuti del discorso di [[Franklin Delano Roosevelt]] riguardo a [[Pearl Harbor]] avevano fatto comprendere a Hitler che gli Stati Uniti non sarebbero rimasti neutrali. La politica tedesca di "[[Appeasement|accomodamento]]" verso gli Stati Uniti, che tendeva a mantenerli fuori dalla guerra, rappresentava inoltre un peso per lo sforzo bellico tedesco. La Germania aveva fino ad allora evitato di attaccare i convogli navali statunitensi, anche quando portavano aiuti alla Gran Bretagna o all'Unione Sovietica. Al contrario, dopo la dichiarazione di guerra, la marina tedesca iniziò una [[guerra sottomarina indiscriminata]], servendosi degli [[U-Boot]] per attaccare le navi senza preavviso. L'obiettivo della marina tedesca, la ''[[Kriegsmarine]]'', era di interrompere la linea di rifornimenti della Gran Bretagna.
 
In tali circostanze ebbe luogo una delle più famose battaglie navali della storia, quando la [[nave da battaglia]] tedesca ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'', la più grande e potente nave da guerra della Germania, tentò di raggiungere l'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] e prendere d'assalto le navi con i rifornimenti dirette in Gran Bretagna. La ''Bismarck'' venne affondata, ma non prima di aver a sua volta mandato a fondo la più grande nave da guerra britannica, l'[[Incrociatore da battaglia|incrociatore]] ''[[HMS Hood (51)|HMS Hood]]''. Gli U-Boot tedeschi ebbero maggior successo rispetto alle unità di superficie come la ''Bismarck''. Tuttavia la Germania non riuscì a fare della produzione di sommergibili una priorità strategica e, quando lo fece, i britannici e i loro alleati avevano sviluppato tecnologie e strategie per neutralizzarli. Inoltre, a dispetto dei primi successi dei sommergibili del 1941 e [[1942]], la carenza di materiali in Gran Bretagna non raggiunse mai i livelli della prima guerra mondiale. La vittoria degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] nella [[Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] fu comunque ottenuta a caro prezzo: tra il 1939 e il 1945 furono affondate {{formatnum:3500}} imbarcazioni alleate (per un tonnellaggio complessivo di 14,5 milioni) a fronte di 783 [[U-Boot]] tedeschi.<ref>{{cita|Wynn, 1998|p. 1}}.</ref>
 
==== Le persecuzioni e le campagne di sterminio ====
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==== La vittoria degli Alleati ====
[[File:Bundesarchiv Bild 183-J16796, Rommel mit Soldaten der Legion "Freies Indien".jpg|thumb|Il feldmaresciallo [[Erwin Rommel|Rommel]] passa in rassegna la [[Indische Freiwilligen Legion der Waffen-SS|Legione SS "India Libera"]] in Francia nel 1944]]
All'inizio del 1942 l'Armata Rossa passò al contrattacco e, prima della fine dell'inverno, la ''[[Wehrmacht]]'' fu costretta ad allontanarsi dai dintorni di Mosca. I tedeschi e i loro alleati [[Fascismo|fascisti]] avevano comunque ancora un fronte molto saldo e, in primavera, lanciarono un grosso attacco contro i campi [[Petrolio|petroliferi]] del [[Caucaso]] zona del [[Volga]] nel sud della Russia. Si crearono così le condizioni per un confronto definitivo tra nazisti e sovietici, la [[battaglia di Stalingrado]] (17 luglio 1942-2 febbraio 1943), al termine della quale la Germania e gli alleati furono sconfitti. Vinta anche una [[Battaglia di Kursk|grande battaglia]] tra [[Carro armato|carri armati]] a [[Kursk]]-Orel nel luglio 1943, l'Armata Rossa avanzò verso ovest, in direzione della Germania; da quel momento in poi la ''[[Wehrmacht]]'' e i suoi alleati rimasero sulla difensiva.
 
Nel 1942 la Germania occupò, senza incontrare resistenza, la [[Francia di Vichy]] e [[Andorra]]. Dopo questo fatto la Francia di Vichy diventò a tutti gli effetti uno Stato fantoccio, mentre ad Andorra fu installata una base della ''Wehrmacht''. Nel frattempo sui fronti le cose non accennavano a migliorare: in Libia l'''Afrika Korps'' non riuscì a spezzare il fronte alleato nella [[prima battaglia di El Alamein]] (1–27 luglio 1942), anche per le ripercussioni logistiche e morali della sconfitta di Stalingrado. A partire dai primi mesi del 1942 i bombardamenti alleati sulla Germania aumentarono d'intensità causando la distruzione, tra le altre, di città come [[Operazione Millennium|Colonia]] e [[Bombardamento di Dresda|Dresda]], la morte di migliaia di civili e costringendo i sopravvissuti a patire gravi sofferenze.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Luke Harding|url=http://www.guardian.co.uk/world/2003/oct/22/worlddispatch.germany|titolo=Germany's forgotten victims|pubblicazione=[[The Guardian]]|data=22 ottobre 2003}}</ref> Stime contemporanee riguardo alle perdite umane dell'esercito tedesco parlano di 5,5 milioni di morti.<ref>{{cita|Schrijvers, 2001|pp. 83–86}}.</ref>
 
Nel novembre 1942 la ''Wehrmacht'' e l'[[Regio Esercito|esercito italiano]] si ritirarono in [[Tunisia]], dove lottarono contro statunitensi e britannici nella [[campagna di Tunisia]] (17 novembre 1942-13 maggio 1943), che si concluse con il ritiro delle truppe italo-tedesche dalla Tunisia. Gli Alleati invasero la [[Sicilia]] e quindi l'Italia: l'8 settembre 1943 l'Italia firmò un armistizio con gli Alleati. In risposta i tedeschi invasero l'Italia, occupandone nord e centro. Il Paese fu diviso in due: nel centro-nord nacque la [[Repubblica Sociale Italiana]] (Stato fantoccio nelle mani della Germania) mentre al sud, nelle zone controllate dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], sopravviveva il Regno d'Italia, che dichiarò guerra alla Germania. Gli Alleati e l'esercito regio italiano continuarono a riconquistare il Paese, ma incontrarono una fiera resistenza, in particolare ad [[Sbarco di Anzio|Anzio]] (22 gennaio [[1944]]- 5 giugno 1944) e [[Battaglia di Cassino|Cassino]] (17 gennaio 1944-18 maggio 1944); la campagna continuò fin quasi al termine della guerra. Nel giugno 1944 le forze statunitensi e britanniche crearono un fronte occidentale con lo [[sbarco in Normandia]] (6 giugno 1944). Dopo la positiva [[operazione Bagration]] (22 giugno-19 agosto 1944) l'Armata Rossa conquistò la Polonia; le popolazioni della [[Prussia Orientale]] e [[Prussia Occidentale|Occidentale]] e della [[Slesia]] fuggirono in massa temendo persecuzioni e violenze da parte dei comunisti.
 
[[File:Americans cross Siegfried Line.jpg|thumb|Soldati statunitensi attraversano la [[linea Sigfrido]] tra Francia e Germania]]
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==== La capitolazione delle forze tedesche ====
[[File:1945-03-01GerWW2BattlefrontAtlas.jpg|thumb|Territori sotto controllo tedesco al 1º marzo 1945]]
Il 30 aprile 1945, mentre la battaglia di Berlino raggiungeva il culmine e la città veniva presa dalle forze sovietiche, Hitler [[Morte di Adolf Hitler|si suicidò]] all'interno del bunker. Due giorni dopo, il 2 maggio 1945, il generale tedesco [[Helmuth Weidling]] consegnò Berlino senza condizioni al generale sovietico [[Vasilij Ivanovič Čujkov]]. Il posto di [[Adolf Hitler|Hitler]] venne preso dal grande ammiraglio [[Karl Dönitz]] come presidente del ''Reich'' e da [[Joseph Goebbels]] in qualità di cancelliere. Nessuno diventò ''[[Führer]]'' al suo posto, in quanto Hitler aveva abolito la carica nel [[Testamento di Adolf Hitler|proprio testamento]]. Goebbels tuttavia si suicidò a sua volta nel bunker un giorno dopo aver assunto la carica. Il [[Governo di Flensburg|governo di emergenza]] di Dönitz si stabilì nelle vicinanze del confine danese e tentò senza successo di negoziare una pace separata con gli alleati occidentali. Tra il 4 e l'8 maggio la maggior parte delle rimanenti forze armate tedesche sparse per l'Europa si arrese senza condizioni: era la fine della seconda guerra mondiale in Europa. Alla fine delle ostilità, a non essere occupata dagli Alleati era rimasta solo una striscia di territorio che andava dall'[[Alto Adige]] alla [[Boemia]] e alla Baviera orientale (oltre ad alcune zone isolate in Francia, in Italia, nei Paesi Bassi e in [[Scandinavia]]). Francia, Unione Sovietica, Regno Unito e Stati Uniti procedettero quindi a fissare delle zone di occupazione.
 
La guerra era stata la più grande e distruttiva della storia dell'umanità e aveva causato [[Conteggio delle vittime della seconda guerra mondiale per nazione|sessanta milioni di morti]],<ref>{{cita web|titolo=World War II: Combatants and Casualties (1937–1945)|url=http://web.jjay.cuny.edu/~jobrien/reference/ob62.html|accesso=20 aprile 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101225004221/http://web.jjay.cuny.edu/~jobrien/reference/ob62.html|dataarchivio=25 dicembre 2010}}</ref> inclusi i milioni di persone perite durante l'Olocausto.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.ushmm.org/wlc/article.php?lang=en&ModuleId=10005143|titolo=Introduction to the Holocaust|editore=United States Holocaust Memorial Museum}}</ref> La sola Unione Sovietica aveva perso nel corso della guerra circa venti milioni di persone.<ref>{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4530565.stm|titolo=Leaders mourn Soviet wartime dead|pubblicazione=BBC News|data=9 maggio 2005|accesso=28 aprile 2010}}</ref> Verso la fine della guerra l'Europa contava più di quaranta milioni di [[Rifugiato|profughi]].<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,920455-2,00.html|titolo=REFUGEES: Save Us! Save Us!|pubblicazione=[[Time]]|data=9 luglio 1979}}</ref>
 
Il [[5 luglio]] [[1945]], con la creazione del [[Commissione alleata di controllo|Consiglio di controllo alleato]], le quattro potenze alleate presero il "potere supremo per quanto riguarda la Germania".<ref>"Declaration Regarding the Defeat of Germany", Dipartimento di Stato U.S.A. Treaties and Other International Acts Series, N. 1520).</ref>
 
=== La caduta del Terzo ''Reich'' ===