Tommaso Obicini: differenze tra le versioni

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Lasciò [[Venezia]] il 20 settembre 1612 diretto a [[Gerusalemme]] dove giunse alla fine del mese di novembre, qui mantenne la carica di vicario fino all'aprile del 1613 quando, per ragioni non note, lasciò Gerusalemme per [[Aleppo]], dove divenne guardiano del locale convento, carica che mantenne fino al 1620. Nel 1618 intraprese un viaggio in [[Egitto]] in occasione del quale ebbe modo di trascrivere le iscrizioni sulle stele ed incisioni presenti nello Wadi Mukattab rendendole note nel mondo occidentale.
 
Obicini ebbe un ruolo attivo nelle trattative che portarono alla convocazione, da parte di [[Eliyya VIII]] (del [[Monastero di Rabban Ormisda]]) del [[Concilio|sinodo]] del marzo del 1616 in cui vi fu un tentato riavvicinamento fra le diverse linee della [[Chiesa d'Oriente]] e la chiesa di Roma. In seguito al sinodo vi fu un effettivo riavvicinamento dei [[Chiesa cattolica caldea|caldei]] consolidataconsolidato da un viaggio di Obicini a Baghdad pr incontrare il Patriarca, nonostante un fitto scambio di dichiarazioni per perfezionare l'unione, a Romaquesta non avvennevenne lapoi ratificaratificata dell'unioneda Roma<ref>{{cita|Balzaretti 1989|p. 56}}</ref>. Obicini intrattenne relazioni anche con il patriarca della [[Chiesa assira d'Oriente]] [[Shimun X]] che consegnò ad Obicini la professione di fede e che avrebbe dovuto recarsi con lui a Roma per incontrare il Papa [[Paolo V]].
 
Nel 1620, in seguito alla morte di Basilio Basili avvenuta nel 1619, assunse il ruolo di Custode di Terra Santa. Durante il viaggio da Aleppo a Gerusalemme ebbe modo di fermarsi a [[Nazareth]] e di constatare lo stato di abbandono della [[Basilica dell'Annunciazione]], nel novembre dello stesso anno si recò a Baghdad per richiedere all'emiro [[Fakhr al-Din II]] il possesso della basilica, oltre alla basilica e a del denaro ottenne anche il permesso di edificare una chiesa ed un ospizio ad [[Acri (Israele)|Acri]]. Ad Obicini si deve anche la costruzione di un convento a Sidone e il recupero e restauro della [[Chiesa di San Giovanni Battista (Ain Karem)|Chiesa di San Giovanni Battista]] ad [[Ain Karem]]<ref>{{cita|Balzaretti 1989|p. 58}}</ref>.
 
Nel 1621 Obicini, preoccupato per la situazione dei luoghi Santi e per la posizione dell'ordine francescano nella loro custodia e tutela, si reca a Roma per chiedere aiuto al Papa. A Roma, nell'aprile del 1622, viene coinvolto nel progetto di revisione delle versioni in arabo della Bibbia e della loro conformazione alla [[Vulgata]], la commissione, costituita nel novembre del 1622 è composta da quattro membri. Sempre nell'aprile del 1622 rinuncia alla carica di Custode della Terra Santa, si ritira nel convento di San Pietro in Montorio<ref>{{cita|Balzaretti 1989|p. 61}}</ref> e, tramite un memoriale, propone la fondazione di un collegio per lo studio della lingua araba all'interno dello stesso convento.
 
== Note ==