Odoacre: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = germanico
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato un [[Duce (storia romana)|generale]] [[sciri|sciro]] o [[unni|unno]]<ref>Nacque da padre unno o sciro e da madre scira o [[turingi]]a. Scrofani sottolinea che «Le notizie contrastanti circa la sua origine etnica – unna, scira, turingia, ruge – sono dovute a una complessa interconnessione tribale più che all'incertezza delle fonti» ({{DBI|autore=Giorgio Scrofani|volume=79 |anno=2013}}).</ref> che nel [[476]] divenne re degli Eruli e, patrizio dei Romani (titolo conferitogli dal Senato) e Rex Italiae (primo Re d'Italia).
}}
Il suo regno viene solitamente usato dagli storici per segnare il termine dell'[[Impero romano d'Occidente]]<ref>{{Cita libro |citazione=Odoacer was the first barbarian who reigned over Italy, over a people who had once asserted their just superiority above the rest of mankind. |autore=[[Edward Gibbon]] |titolo=The Decline and Fall of the Roman Empire |capitolo=Chapter XXXVI}}</ref>. Nonostante egli esercitasse ''de facto'' il suo potere sull'[[Italia]], Odoacre si presentò prima come cliente del legittimo imperatore d'Occidente [[Giulio Nepote]] e poi, dopo la morte di questi nel [[480]], come rappresentante dell'[[Impero bizantino]]. Odoacre viene indicato come re (latino ''rex'') in numerosi documenti ed egli stesso utilizzò questo titolo almeno una volta, mentre in un'altra occasione venne così indicato dal [[console (storia romana)|console]] [[Decio Mario Venanzio Basilio|Basilio]]<ref>[[Conte Marcellino|Marcellino]], [[Cassiodoro]] e alcuni documenti papali fanno riferimento ad Odoacre come ''rex''. [[Giordane]] ad un certo punto si riferisce a lui come ''Gothorum Romanorumque regnator'': dominatore dei Goti e dei Romani. [[Procopio di Cesarea|Procopio]] lo descrive come un ''autokrator'' (autocrate) e un "tyrannos" (usurpatore, tiranno) nel suo ''Bellum Gothicum''. La sola citazione di Odoacre come "Re d'Italia" la si trova in [[Vittore Vitense]]: ''Odouacro Italiae regi''.</ref>. Odoacre introdusse alcuni importanti cambiamenti nel sistema amministrativo dell'Italia; ebbe il supporto del [[senato romano]] e fu in grado di distribuire terre fra i suoi seguaci senza incontrare molta opposizione. Eccezion fatta per isolati atti di violenza nel [[477]]-[[478]] da parte di alcuni suoi soldati insoddisfatti, il regno di Odoacre fu relativamente tranquillo e pacifico sul fronte interno. Pur professando fede [[Arianesimo|ariana]], egli non interferì quasi mai negli affari della [[Chiesa cattolica]] di [[Roma]].