La coscienza di Zeno: differenze tra le versioni

È chiaro che questa finzione letteraria è anche una polemica contro la [[psicoanalisi]], una forma di terapia che proprio in quegli anni iniziava velocemente ad affermarsi, soprattutto nell'[[Impero austro-ungarico]], di cui Trieste faceva parte. L'iniziale ''S'' sarebbe interpretabile come la prima lettera del nome del padre della psicoanalisi, [[Sigmund Freud]], anch'egli austriaco (di Vienna), ma potrebbe anche riferirsi all'autore stesso. Si è altresì a lungo ritenuto che il Dottor S. fosse l'analista triestino, nonché seguace di Freud, [[Edoardo Weiss]]. Lo studioso Giovanni Palmieri ha ipotizzato che si tratti dello psicologo ginevrino [[Charles Baudouin]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/02/sorpresa_Trieste_Svevo_cambiato_psicoanalista_co_0_9303029929.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150603113651/http://archiviostorico.corriere.it/1993/marzo/02/sorpresa_Trieste_Svevo_cambiato_psicoanalista_co_0_9303029929.shtml|titolo=Sorpresa a Trieste: Svevo ha cambiato psicoanalista|autore=Tullio Kezich|pubblicazione=Corriere della Sera|pagina=29|giorno=2|mese=marzo|anno=1993|accesso=11 agosto 2010|urlmorto=sì|dataarchivio=3 giugno 2015}}</ref>

 

Il protagonista narra fatti che coprono tutta la sua vita.