Mimo latino: differenze tra le versioni
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Data la vicenda generalmente travagliata dei testi teatrali latini, non sorprende la penuria di testimoni scritti: la fortuna del mimo, in [[Repubblica romana|età repubblicana]] e nella prima [[Impero romano|età imperiale]], continuò infatti a basarsi su canovacci schematici, improvvisazioni, canzoni, acrobazie e anche, con sicuro successo di pubblico, su numeri di spogliarello delle mime. Tale espediente, pur stigmatizzato dai difensori del ''[[mos maiorum]]'', fu ampiamente gradito al pubblico, come appare da questo commento di [[Marco Valerio Marziale]]:
{{Citazione|Visto che conosci i riti graditi alla scherzosa Flora,<br />i giochi festivi e la licenziosità del popolo,<br />perché sei venuto a teatro, o severo Catone?<br />O
Secondo alcuni autori per tali occasioni le ''[[mimae]]'' erano sostituita da ''meretrices''
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