Otto Meißner: differenze tra le versioni

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Il suo ruolo nell'ascesa di Hitler alla cancelleria del Reich resta oggetto di discussione tra gli storici. Come membro della ''[[camarilla]]'', Meißner non aveva certo meno influenza che come Segretario di Stato, grazie ai suoi stretti rapporti con il Presidente del Reich von Hindenburg. Insieme a [[Oskar von Hindenburg]] e [[Franz von Papen]], Meißner organizzò le trattative con Hitler per deporre von Schleicher e nominò Hitler stesso come Cancelliere del Reich. Da parte dei nazisti le trattative furono agevolate dall'intervento di [[Wilhelm Keppler]], [[Joachim von Ribbentrop]] e del banchiere [[Kurt Freiherr von Schröder]], un ex funzionario statale e capo dell'"''Herrenklub''" più conservatore di Berlino, di cui faceva parte anche von Papen. Senza queste mediazioni né Hitler né Hindemburg alla fine del [[1932]] avrebbero avuto alcun contatto, dato il grande disprezzo che provavano reciprocamente.
 
Meißner rassegnò le sue dimissioni nel [[1933]] ma furono respinte, dopodiché proseguì a rivestire la carica occupandosi primariamente dei compiti di sua stretta competenza.
Nel [[1937]] il regime nazista lo elevò al rango di Ministro del Reich con il titolo di "''Capo della Cancelleria Presidenziale del Führer e Cancelliere del Reich''", ma politicamente la sua influenza nel regime hitleriano fu significativamente inferiore a quella del passato.
Fu processato durante il [[processo ai ministri]] l'undicesimo processo del processo di Norimberga e fu l'unico ministro ad essere assolto.
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