Curia Hostilia: differenze tra le versioni

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==Descrizione==
Essendo un'area sacra agli auguri, era orientata sui [[punti cardinali]], con un'aula rettangolare con il lato maggiore sull'asse nord-sud. Un primo ingrandimento risale all'epoca di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] ([[80 a.C.]]), quando il numero dei membri del Senato venne portato da 300 a 600. Sempre nell'area del Comizio i senatori avevano a disposizione fin dalla prima età repubblicana anche la zona detta ''Senaculum''.
 
L'edificio fu ampliato all'epoca di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] ([[80 a.C.]]), quando il numero dei membri del Senato venne portato da 300 a 600. [[Manio Valerio Massimo Corvino Messalla]] vi fece dipingere un affresco che raffigurava la vittoria da lui conseguita ad [[Imera (colonia greca)|Imera]], in seguito alla quale gli era stato concesso il [[trionfo]].
 
L'edificio della Curia venne in seguito distrutto da un incendio nel [[52 a.C.]], durante il funerale di [[Publio Clodio Pulcro]] e venne ricostruito dal figli di Silla. All'epoca della costruzione del [[Foro di Cesare]] venne definitivamente demolita e al suo posto venne costruita una struttura più imponente, la ''[[Curia Iulia]]'', che nella forma della ristrutturazioni successive è sopravvissuta fino ad oggi. La Curia Hostilia oggi invece si trova sotto la [[chiesa dei Santi Luca e Martina]].