Sole (astrologia): differenze tra le versioni

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[[Mozart]] nel ''[[Flauto magico]]'' rappresentò ad esempio il Sole come il regno della [[luce]] e della [[conoscenza]] governato da [[Sarastro]], contrapposto a quello della [[Luna (astrologia)|Luna]] e delle [[tenebre]] dominato dalla [[Regina della Notte]]. Associato al punto cardinale [[Est]], il Sole è diventato simbolo delle forze di realizzazione e di [[crescita]], alternative a quelle degenerative e stabilizzatrici lunari del [[tramonto]].<ref>Rudolf Steiner, ''[[L'iniziazione (saggio)|L'Iniziazione]]'', pag. 36, Milano, Antroposofica, 2013.</ref>
 
In ambito [[esoterismo|esoterico]], l'iniziazione ai misteri del Sole rappresenta la conoscenza [[occulto|occulta]] su tutto quanto si trova esteso nello [[spazio (fisica)|spazio]], mentre la Luna attiene ai segreti che si svolgono nel [[tempo (filosofia)|tempo]].<ref>Cfr. [[Paulo Coelho]], ''[[Brida (Coelho)|Brida]]'', § 1, traduzione di Rita Desti, Milano, Bompiani, 2008, dove si menzionano i due diversi approcci della «Tradizione del Sole» e di quella «della Luna».</ref> [[Rudolf Steiner|Steiner]] attribuisce la prima alla tradizione egizia di [[Ermete Trismegisto|Ermete]], la seconda a [[Mosè]].<ref>Cfr. Steiner, ''[http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/vangelo_sinottici/#la-seconda-corrente-quella-dello-zoroastrismo-anche-anchor Zarathustra, Ermete e Mosè] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180403115340/http://www.archiatiedizioni.it/files/pre-ebook/Steiner/vangelo_sinottici/#la-seconda-corrente-quella-dello-zoroastrismo-anche-anchor |date=3 aprile 2018 }}'', ne ''Il Vangelo di Giovanni'', conferenza del 4 gennaio 1910, trad. it., Archiati-Verlag.</ref> Secondo la [[cosmogonia]] [[antroposofia|antroposofica]], l'odierno [[Sole]] è una riproposizione della seconda delle quattro [[ciclo cosmico|epoche cosmiche]] finora attraversate dalla [[Terra]], dalla quale è giunto a separarsi, diventando la dimora di [[gerarchia degli angeli|esseri divini]] superiori conosciuti come [[Potestà (angeli)|Potestà]]; sono i [[creazione (teologia)|creatori]] di cui parla la ''[[Genesi]]'' che infusero nell'uomo la coscienza dell'[[Io (filosofia)|Io]], tramite il sacrificio della loro sostanza spirituale.<ref>{{cita web|http://www.angelologia.it/antroposofia.htm|Angeli e antroposofia}}</ref> Al tempo di [[Atlantide]], gli [[adepti]] dell'[[Oracolo]] del Sole avrebbero costituito la parte di umanità più evoluta rispetto a quelli degli altri [[pianeti (astrologia)|pianeti]], dalla quale sarebbe provenuto il supremo [[iniziato]] solare, conosciuto nella letteratura [[teosofia|teosofica]] come [[Manu]], che avrebbe condotto alcuni superstiti di quell'antico popolo in [[Asia]] per fondarvi le civiltà post-atlantiche.<ref>Rudolf Steiner, ''[[La scienza occulta]]'' (1910), § IV, pp. 52-115, Bari, Laterza, 1932.</ref>
 
Ed è proprio il Sole il simbolo della [[autocoscienza|coscienza diurna]] dell'[[Io (filosofia)|Io]] con cui Steiner invita a riscoprire le antiche verità [[chiaroveggenza|chiaroveggenti]] andate perdute, un tempo apprese dall'umanità in forma [[onirico|onirica]] o crepuscolare, con la nuova coscienza solare richiesta dai tempi attuali, coscienza nella quale egli vede consistere propriamente lo Spirito Solare del [[Cristo]], che fa del [[cristianesimo]] la «religione universale del sole», in contrapposizione al demone [[Sorat]].<ref>