Papa Francesco: differenze tra le versioni

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Il 24 febbraio [[2014]] sono stati istituiti la [[Segreteria per l'economia]] e il Consiglio per l'economia, con il compito di armonizzare le politiche di controllo riguardo alla gestione economica della [[Santa Sede]] e della [[Città del Vaticano]].
 
Il 2 novembre 2015 monsignor Lucio Ángel Vallejo Balda e Francesca Immacolata Chaouqui vengono arrestati dalla [[Gendarmeria Vaticana]] perché implicati nella divulgazione di documenti riservati riguardanti gravi scandali finanziari all'interno della Chiesa.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/04/vatileaks-il-monsignore-chiesa-vende-benzina-e-sigarette-per-60-milioni-lanno-e-allestero-investe-in-petrolio-e-porno/2185906/ Vatileaks, il monsignore: "Chiesa vende benzina e sigarette per 60 milioni l'anno. E all'estero investe in petrolio e porno"] ''Il Fatto Quotidiano''</ref><ref>{{en}} [https://www.theguardian.com/world/2015/nov/03/vatileaks-scandal-deepens-resistance-to-papal-reform Vatican hit by new claims of financial mismanagement and lavish spending], ''The Guardian''</ref>
[https://www.theguardian.com/world/2015/nov/03/vatileaks-scandal-deepens-resistance-to-papal-reform Vatican hit by new claims of financial mismanagement and lavish spending], ''The Guardian''</ref>
 
==== La riforma della pena di morte nel catechismo ====
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=== L'impegno per la pace in Siria ===
[[File:Papa Francesco Angelus 2018.jpg|thumb|Papa Francesco alla finestra del Palazzo Apostolico durante l<nowiki>'</nowiki>''Angelus'']]
Papa Francesco ha rivolto, durante l<nowiki>'</nowiki>''Angelus'' del 1º settembre 2013, un appello universale per la pace al fine di evitare iniziative militari in [[Siria]]. Nel condannare l'uso di armi chimiche nella [[guerra civile siriana]], ha affermato:
{{Citazione|C'è un giudizio di Dio e della storia sulle nostre azioni a cui non si può sfuggire. Esorto la comunità internazionale a iniziative basate sul dialogo e sul negoziato.<ref name="corsera-1sett2013">{{cita news|url=http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/13_settembre_1/papa-sabato-giornata-digiuno-siria-2222853140642.shtml|titolo=Papa Francesco: «Sabato una giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=1º settembre 2013|accesso=15 novembre 2013}}</ref>}}
 
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Il 5 aprile [[2013]] papa Francesco, ricevendo in udienza l'arcivescovo [[Gerhard Ludwig Müller]], prefetto della [[Congregazione per la dottrina della fede]], gli "ha raccomandato che la Congregazione, continuando nella linea voluta da [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], agisca con decisione per quanto riguarda i casi di abusi sessuali, promuovendo anzitutto le misure di protezione dei minori, l'aiuto di quanti in passato abbiano sofferto tali violenze, i procedimenti dovuti nei confronti dei colpevoli, l'impegno delle Conferenze episcopali nella formulazione e attuazione delle direttive necessarie in questo campo tanto importante per la testimonianza della Chiesa e la sua credibilità".<ref>{{Cita news|url=http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30741.php?index=30741&po_date=5 aprile 2013&lang=it|titolo=Comunicato della Congregazione per la dottrina della fede|pubblicazione=press.catholica.va|data=5 aprile 2013|accesso=15 novembre 2013|urlarchivio=https://archive.is/20130505165548/http://press.catholica.va/news_services/bulletin/news/30741.php?index=30741&po_date=05.04.2013&lang=it|dataarchivio=5 maggio 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 15 maggio [[2013]], dopo l'appello dell'[[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Glasgow|Glasgow]] [[Philip Tartaglia]], papa Francesco ha allontanato il cardinale scozzese [[Keith O'Brien]]. Per l'[[arcivescovo emerito]] di [[Arcidiocesi di Saint Andrews ed Edimburgo|Saint Andrews ed Edimburgo]] è stato previsto l'abbandono della [[Scozia]] e il ritiro per un percorso di penitenza e preghiera.<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2013/05/15/news/papa_mette_in_punizione_il_cardinale_o_brien_dovr_abbandonare_la_scozia_e_andare_in_ritiro-58848430/|titolo=Papa mette in punizione il cardinale O'Brien, dovrà abbandonare la Scozia e andare in ritiro|data=15 maggio 2013|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Città del Vaticano|accesso=15 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170519015956/http://www.repubblica.it/esteri/2013/05/15/news/papa_mette_in_punizione_il_cardinale_o_brien_dovr_abbandonare_la_scozia_e_andare_in_ritiro-58848430/|dataarchivio=19 maggio 2017|urlmorto=no}}</ref> Il cardinale O'Brien si era dimesso in febbraio dopo che alcuni quotidiani britannici avevano pubblicato denunce di comportamenti sessuali inappropriati nei confronti di tre sacerdoti. Il 20 marzo [[2015]] la Sala Stampa della [[Santa Sede]] ha annunciato che papa Francesco ha accettato la sua rinuncia ai diritti e alle prerogative del cardinalato previsti dai canoni 349, 353 e 356 del [[Codice di diritto canonico]]<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/03/20/0204/00457.html|titolo=Comunicato stampa del Decano del Collegio Cardinalizio, 20.03.2015|editore=Sala stampa della Santa Sede|data=20 marzo 2015|accesso=25 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180309053848/https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2015/03/20/0204/00457.html|dataarchivio=9 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>. O'Brien ha perso così il diritto di partecipare a un eventuale conclave, ai concistori e ad ogni riunione riservata al Sacro Collegio<ref>{{Cita web|url=http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/obrien-francesco-scicluna-39888/ |titolo=Francesco ha deciso, O'Brien non ha più i diritti del cardinale}}</ref>.
 
Il 5 dicembre 2013, il cardinale [[Sean Patrick O'Malley]] ha annunciato che, su proposta del Consiglio dei Cardinali, il papa ha approvato l'istituzione di una Commissione per la protezione dei fanciulli; l'istituzione ufficiale è avvenuta il 22 marzo 2014.<ref>{{cita web|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2014/03/22/0199/00444.html|titolo=Comunicato della Sala Stampa: Istituzione della Pontificia Commissione per la tutela dei minori|sito=press.vatican.va|accesso=19 aprile 2014}}</ref>
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Papa Francesco, in particolare durante il giubileo straordinario, ha voluto porre un accento specifico sul potente messaggio di Gesù Cristo sulla misericordia.<ref name="vatican.va">{{Cita web|url= http://w2.vatican.va/content/francesco/en/homilies/2013/documents/papa-francesco_20130317_omelia-santa-anna.html|titolo= Holy mass in the parish of St. Anna in the Vatican|data= 17 marzo 2013|editore=Holy See |accesso=19 febbraio 2015}}</ref>
 
Già da cardinale, il futuro papa riteneva nel pensiero delle sue pubblicazioni che la moralità cristiana non dovesse essere un titanico sforzo di volontà, bensì una risposta alla misericordia di Dio. Non è quindi per lui questione di non sbagliare mai, ma di saper riconoscere il proprio errore e risollevarsi ede in questo la moralità cristiana rappresenta un'autentica rivoluzione.<ref>{{Cita web|url=http://www.catholicculture.org/news/headlines/index.cfm?storyid=17312|titolo=The future Pope Francis: additional interviews and writings|sito=catholicculture.org}}</ref> Commentando il passo evangelico di Gesù e della donna adultera, papa Francesco ha ribadito il fatto che Dio non si dimentica mai dell'uomo, ma non si dimentica nemmeno di continuare a ricordargli l'importanza di chiedere perdono.<ref>[http://www.zenit.org/en/articles/on-forgiveness On Forgiveness], Pope Francis, Vatican City, 17 March 2013.</ref> Per l'enfasi posta nella misericordia, molti sono ritornati al cristianesimo e ad accostarsi al sacramento della confessione, risultato di quello che molti hanno definito "effetto papa Francesco".<ref>{{Cita web|url=http://www.catholicreview.org/article/faith/vatican-news/pope-francis-top-ten-reasons-to-go-to-confession%7cPope|titolo=Catholic news from the Archdiocese of Baltimore and around the world}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.catholicvote.org/the-pope-francis-effect-confession-boom-continues/|titolo=The Pope Francis Effect: Confession Boom Continues|sito=CatholicVote.org}}</ref> AdA ogni modo questo stesso pensiero del pontefice sembresembra non aver sortito il medesimo effetto nel calo delle vocazioni sacerdotali in seno alla chiesa, ede in particolare nell'ordine dei gesuiti.<ref>{{Cita news|cognome=Reilly |nome=Patrick |url=http://www.ncregister.com/blog/reilly/american-jesuits-are-in-a-free-fall-and-the-crisis-is-getting-worse |titolo=American Jesuits Are in a Free Fall, and the Crisis is Getting Worse |data=28 luglio 2016 |giornale=[[National Catholic Register]] |accesso=16 giugno 2017}}</ref>
 
Il portavoce vaticano [[Greg Burke (giornalista)|Greg Burke]] disse all'epoca del giubileo della misericordia che l'enfasi posta da papa Francesco sul tema della misericordia si sarebbe estesa “persino"persino a quanti siano colpevoli dei peggiori crimini".<ref>{{Cita web|url=http://www.catholicherald.co.uk/news/2017/02/27/pope-reduces-sanctions-against-some-paedophile-priests/|titolo=Pope reduces sanctions against some paedophile priests|sito=Catholic Herald}}</ref>
 
=== Documenti e opere ===
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[[File:Pope Franciscus & Patriarch Bartholomew I in the Church of the Holy Sepulchre in Jerusalem (1).JPG|thumb|Papa Francesco e il [[Bartolomeo di Costantinopoli|patriarca Bartolomeo I]] nella [[Basilica del Santo Sepolcro]] a [[Gerusalemme]]]]
Già l'episcopato di Bergoglio a [[Buenos Aires]] era stato caratterizzato da una forte volontà di dialogo e reciproco rispetto con la Chiesa ortodossa. Il vescovo Giovanni, della [[Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia]] e residente a Buenos Aires, ha affermato che era abitudine del cardinale Bergoglio partecipare alla liturgia del Natale ortodosso nella città argentina.<ref>{{Cita web|autore=Don Mariusz Frukacz|url=http://www.zenit.org/it/articles/papa-francesco-e-la-chiesa-ortodossa|titolo=Bergoglio alle celebrazioni del natale ortodosso a Buenos Aires|editore=zenit.org|città=Roma|data=17 marzo 2013|accesso=15 novembre 2013}}</ref> Alla messa d'inaugurazione del ministero petrino di papa Francesco, inoltre, ha voluto essere presente, per la prima volta dopo lo scisma del [[1054]], il [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarca ecumenico di Costantinopoli]] [[Bartolomeo di Costantinopoli|Bartolomeo I]]. I due si sono incontrati dapprima in udienza privata e, poi, nella giornata del 20 marzo in occasione dell'incontro con i delegati fraterni delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni. In questa occasione papa Francesco si è rivolto al [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] Bartolomeo definendolo "fratello Andrea", in riferimento al rapporto di parentela tra gli [[apostoli]] [[Pietro apostolo|Pietro]] e [[Andrea apostolo|Andrea]] dei quali il [[papa]] e il patriarca di Costantinopoli sono gli ideali successori.<ref name="magister">{{Cita news|autore=[[Sandro Magister]]|url=http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/03/21/i-fratelli-pietro-e-andrea-e-gli-altri-apostoli/|titolo=I fratelli Pietro e Andrea. E gli altri apostoli|pubblicazione=[[L'Espresso]] Blog|data=|accesso=15 novembre 2013}}</ref>
Nello stesso incontro del 20 marzo, il pontefice ha incontrato anche il [[metropolita]] [[Ilarion Alfeev|Hilarion]] di [[Volokolamsk]], che ha soggiornato dal 18 marzo nella ''[[Domus Sanctae Marthae]]'', dove risiede anche il papa con il quale aveva già avuto occasione di avere altri incontri, in rappresentanza del [[Patriarchi e metropoliti di Russia#Patriarchi di Mosca e di tutte le Russie dal 1917 ad oggi|patriarca di Mosca e di tutte le Russie]] [[Cirillo I]]. Hilarion ha fatto, quindi, dono al papa di un'icona rappresentante la Madonna dell'Umiltà, successivamente donata da papa Francesco al pontefice emerito Benedetto XVI in occasione del loro incontro a [[Castel Gandolfo]].<ref name="magister"/>
 
Il 25 marzo [[2013]] il patriarca Bartolomeo I, in un incontro all'università Kadir Has di [[Istanbul]], ha espresso «la possibilità per le prossime generazioni di vedere le Chiese di Oriente e d'Occidente riunite». Bartolomeo I ha inoltre manifestato la sua sorpresa per l'invito del papa, in occasione del suo arrivo a Roma per la messa d'inaugurazione del ministero petrino del pontefice, alla cena con i cardinali che Francesco ha voluto benedisse. Durante l'incontro i due hanno avuto modo di parlare non solo di questioni legate all'ecumenismo ma anche di temi di attualità quali l'ambiente e la povertà.<ref>{{cita news|url=http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/francia/2013/03/25/Papa-Bartolomeo-speriamo-riunire-chiese-Oriente-Roma_8455624.html|titolo=Papa: Bartolomeo I, speriamo riunire chiese Oriente e Roma|pubblicazione=Ansamed|data=25 marzo 2013|accesso=15 novembre 2013}}</ref>
 
Il 12 febbraio [[2016]] Francesco è il primo papa ada incontrare un patriarca della Chiesa ortodossa russa dopo quasi mille anni dal [[Grande Scisma]], incontrandosi con [[Cirillo I]] a [[L'Avana]], a [[Cuba]], per firmare una [[Dichiarazione comune di papa Francesco e del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia|dichiarazione comune]].<ref>{{Cita web|url = https://it.rbth.com/mondo/2016/02/12/francesco-kirill-labbraccio-che-cambia-la-storia_567413|titolo = Francesco-Kirill, l'abbraccio che cambia la storia|sito = Russia Beyond the Headlines|autore = Svetlana Borisova|data = 12 febbraio 2016|accesso = 15 febbraio 2016}}</ref><ref name="FrancisKirill2016">{{Cita web|autore1= Pope Francis|autore2= Patriarch Kirill|data=12 febbraio 2016|titolo= Dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia<!--|città= Havana, Cuba-->|editore= Libreria Editrice Vaticana|città= Città del Vaticano|sito= vatican.va|url=http://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2016/february/documents/papa-francesco_20160212_dichiarazione-comune-kirill.html|accesso=15 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160215202949/http://w2.vatican.va/content/francesco/en/speeches/2016/february/documents/papa-francesco_20160212_dichiarazione-comune-kirill.html|dataarchivio= 15 febbraio 2016|urlmorto= no}}</ref>
 
=== Il dialogo con la Chiesa ortodossa copta ===
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=== Il dialogo con i musulmani ===
Nel corso dell<nowiki>'</nowiki>''[[Angelus]]'' dell'11 agosto [[2013]], il Pontefice rivolge un saluto all'intera comunità musulmana, definendoli come "nostri fratelli" e invitando cristiani e musulmani all'impegno per un maggior rispetto reciproco rafforzando il dialogo interreligioso, specialmente attraverso l'educazione delle nuove generazioni nel rapporto fra le due religioni.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/11/papa-francesco-chiama-fratelli-musulmani-rispetto-reciproco/682379/|titolo=Papa Francesco chiama "fratelli" i musulmani: "Rispetto reciproco"|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=11 agosto 2013|accesso=15 novembre 2013}}</ref>
 
== Controversie ==
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Francesco ha avuto dei contrasti col presidente statunitense [[Donald Trump]]<ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2017/03/04/opinion/sunday/is-the-pope-the-anti-trump.html|titolo=Is the Pope the Anti-Trump?|cognome=Ivereigh|nome=Austen|data=4 marzo 2017|pubblicazione=The New York Times|accesso=7 marzo 2017|issn=0362-4331}}</ref> e con alcuni critici che hanno realizzato dei confronti tra i due.<ref>{{Cita web|url=https://www.washingtonpost.com/news/acts-of-faith/wp/2016/02/19/what-donald-trump-and-pope-francis-actually-have-in-common/|titolo=What Donald Trump and Pope Francis actually have in common|cognome=Schmitz|nome=Matthew|data=19 febbraio 2016|sito=Washington Post|accesso=7 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2017/02/15/opinion/the-trump-eras-catholic-mirror.html?|titolo=The Trump Era's Catholic Mirror|cognome=Douthat|nome=Ross|data=15 febbraio 2017|giornale=The New York Times|accesso=16 febbraio 2017|issn=0362-4331}}</ref>
 
In Argentina, Bergoglio ha avuto un rapporto problematico con il Presidente [[Mauricio Macri]] e non ha mai organizzato una visita episcopale nel suo Paese nativo dopo la sua elezione alla guida del Paese a fine 2015. I motivi, secondo numerosi osservatori, sarebbero da identificare nella diversa visione del mondo di Macri, liberale pro-mercato, e del Papa, che al tempo stesso non vorrebbe farsi strumentalizzare come personalità faziosa da parte dell'opposizione.<ref>[http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecco-perch-bergoglio-non-va-argentina-amicizie-e-accuse-1482520.html ''Amicizie e accuse: ecco perché il Papa non va in Argentina''], ''[[Il Giornale]]'', 12 giugno 2018</ref> Un parziale e temporaneo riallineamento si è verificato nel mese di agosto del 2018, quando Macri si è opposto al disegno di legge sulla depenalizzazione dell'aborto in Argentina, poi respinto dal Parlamento di Buenos Aires, allineandosi su questo tema con Papa Francesco.<ref>[http://www.occhidellaguerra.it/la-battaglia-dellaborto-nellargentina-stretta-papa-macri/ ''La guerra dell'aborto nell'Argentina stretta tra il Papa e Macri''], Gli Occhi della Guerra, 10 agosto 2018</ref>
 
Nella crisi venezuelana, Francesco non ha apertamente denunciato gli atti di [[Nicolás Maduro]], malgrado le reiterate richieste da parte dei vescovi locali, apertamente schierati contro il presidente. I critici di papa Francesco hanno sollevato a tal proposito delle sommesse simpatie ideologiche per Maduro e per i suoi alleati di sinistra, come ad esempio [[Evo Morales]]<ref>{{Cita news|url=https://www.wsj.com/articles/venezuelas-crisis-looms-large-as-pope-visits-latin-america-1504603802|titolo=Venezuela’s Crisis Looms Large as Pope Visits Latin America|cognome=Kurmanaev|nome=Anatoly|data=5 settembre 2017|pubblicazione=Wall Street Journal|accesso=5 settembre 2017|cognome2=Rocca|nome2=Francis X.|lingua=en|issn=0099-9660}}</ref>, sebbene il Vaticano nel contesto della Repubblica Bolivariana abbia portato avanti una continua opera di mediazione tra governo e opposizione che non si è interrotta nemmeno dopo lo scoppio della [[crisi presidenziale venezuelana del 2019]], in cui la Santa Sede si è posta in testa alla lista dei mediatori assieme a Messico e Uruguay.<ref>[http://www.occhidellaguerra.it/perche-amlo-disconosce-guaido-preme-la-svolta-democratica/ ''Perché Amlo disconosce Guaidò ma preme per la svolta democratica''], Gli Occhi della Guerra, 28 gennaio 2019</ref>.
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====I funerali solenni del cardinale Bernard Law, protettore di sacerdoti pedofili====
 
Tra molte polemiche, il 21 dicembre 2017 vengono celebrate in [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]], presiedute da papa Francesco, le esequie solenni del cardinale [[Bernard Francis Law]] - morto a 86 anni a Roma e successivamente tumulato nella [[basilica di Santa Maria Maggiore]] - con la partecipazione di tutti i cardinali presenti a Roma, di diversi ambasciatori presso la Santa Sede e del segretario di Stato Vaticano [[Pietro Parolin]].<br>Il cardinale Law fu - agli inizi degli anni duemila, quando era arcivescovo di [[Boston]] negli Stati Uniti - al centro di un caso di pedofilia su vasta scala, rendendosi colpevole di aver protetto un gran numero di sacerdoti pedofili, nascondendoli e spostandoli di sede; cercò poi di mantenere nascosti questi crimini, fino a quando vennero portati alla luce grazie al lavoro di indagine dei giornalisti del ''[[The Boston Globe|Boston Globe]]'', per questo premiati con il [[Premio Pulitzer|Pulitzer]]. Nel 2002, il cardinale Law fu costretto a dimettersi e venne allontanato dalla sede di Boston ma, nel 2004, fu trasferito a Roma e nominato arciprete della [[basilica di Santa Maria Maggiore]], una delle più importanti al mondo e che gode del diritto di extraterritorialità, mettendo anche al riparo l'alto prelato da qualunque eventuale procedimento giudiziario degli Stati Uniti; oltre a ciò, il cardinale Law venne nominato membro di sei congregazioni, tra cui quella del [[Pontificio consiglio per la famiglia]].<br>I solenni funerali del cardinale Bernard Law - per il quale papa Francesco ha elevato «preghiere per il riposo della sua anima» perché «il Signore, ricco di misericordia, possa accoglierlo nella sua pace eterna» - e la successiva tumulazione nella prestigiosa basilica di Santa Maria Maggiore<ref>La tumulazione in una basilica è un particolare privilegio concesso solo eccezionalmente, in base al canone 1242 del codice di Diritto canonico.</ref> hanno provocato la protesta delle vittime degli abusi e dei loro famigliari, a cui Bergoglio non ha peraltro rivolto alcun messaggio durante la funzione.<br>È stato anche osservato come papa Francesco non abbia, invece, partecipato ai funerali, avvenuti pochi mesi prima, di due cardinali - [[Joachim Meisner]], arcivescovo emerito di Colonia, morto il 5 luglio 2017 e [[Carlo Caffarra]] arcivescovo emerito di Bologna, morto il 6 settembre 2017 - che erano tra i firmatari dei ''[[Papa Francesco#Critiche all'esortazione apostolica Amoris laetitia|dubia]]'' nel settembre 2016, ovvero la richiesta di chiarimenti in merito ai punti ambigui dell'esortazione apostolica ''[[Amoris laetitia]]'' dello stesso pontefice; papa Francesco non risponderà mai a tali quesiti e si rifiuterà anche di ricevere i firmatari di questo documento.<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/caffe-gramellini/17_dicembre_21/caffe-gramellini-casta-divina-cardinale-law-boston-a65a7ac8-e696-11e7-a31d-9c65415bd8d8.shtml|titolo=Gramellini- Casta divina|pubblicazione=Il Corriere|data=22 dicembre 2017|accesso=28 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/cronache/papa-ai-funerali-law-scandalo-vaticano-1476315.html|titolo=Cardinale coprì la rete pedofila. E Bergoglio partecipa al funerale|pubblicazione=Il Giornale|data=20 dicembre 2017|accesso=28 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/vaticano_funerali_solenni_per_cardinale_che_copriva_pedofili-3442275.html|titolo=Vaticano, funerali solenni per il cardinale che copriva i pedofili.|pubblicazione=Il Messaggero|data=21 dicembre 2017|accesso=28 febbraio 2018}}</ref><ref>{{cita news|url=http://it.euronews.com/2017/12/22/cardinale-law-polemica-sui-funerali-in-vaticano|titolo=Cardinale Law: polemica sui funerali in Vaticano|pubblicazione=Euronews|data=22 dicembre 2017|accesso=28 febbraio 2018}}</ref><ref>Claudio Rendina, ''I peccati del Vaticano'', Newton, 2009, pp. 167-169, ISBN 978-88-541-1552-1.</ref>
 
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====Critiche all'esortazione apostolica ''Amoris laetitia''====
{{Vedi anche|Amoris laetitia|Dubia (Amoris laetitia)}}
Sul piano teologico, le principali controversie su papa Francesco sono scoppiate con la pubblicazione dell'esortazione apostolica ''[[Amoris laetitia]]''. Quattro cardinali hanno formalmente chiesto a papa Francesco delle chiarificazioni, in particolare sulla concessione della comunione ai divorziati risposati civilmente o conviventi. I cardinali hanno sottoposto cinque ''dubia'' (dubbi) con risposta sì/no. Francesco si è rifiutato di rispondere — mossa che il cardinale britannico [[Vincent Nichols]] ha indicato come "assolutamente legittima" in quanto "entrare in quel campo sarebbe oggi come un passo indietro rispetto alle cose che vuole aiutarci a comprendere, in quello che dobbiamo rispondere alla gente nel percorso verso Dio che non è semplicemente un applicare una legge."<ref>{{Cita news|url=http://www.americamagazine.org/politics-society/2017/03/08/cardinal-nichols-pope-francis-toughness-will-see-catholic-church|titolo=Cardinal Nichols: Pope Francis' 'toughness' will see the Catholic Church through reforms|cognome=O'Loughlin|nome=Michael|data=8 marzo 2017|giornale=America|accesso=8 marzo 2017|lingua=en}}</ref> Forti divergenze d'interpretazione si sono presentate tra i vescovi. Alcuni vescovi hanno delineato delle linee guida per le loro diocesi insistendo affinché i divorziati risposati rimangano comunque esclusi dall'[[Assoluzione (religione)|assoluzione sacramentale]] e dall'[[Eucaristia]], mentre altri vescovi hanno aperto la via all'accesso per tutti a questi sacramenti, eventualmente dopo un percorso penitenziale. Il cardinale [[Gerhard Ludwig Müller|Gerhard Müller]], prefetto della [[Congregazione per la Dottrina della Fede]], ha dichiarato che l<nowiki>'</nowiki>''Amoris Laetitia'' debba essere interpretata in linea con la dottrina. Pertanto, secondo il cardinale Müller, i divorziati risposati possono avere accesso ai sacramenti di Riconciliazione e Comunione solo se si astengono dai [[rapporti sessuali]].<ref>{{Cita news|url=https://cruxnow.com/commentary/2017/06/03/mullers-defense-amoris-laeitia-reads-church-tradition/|titolo=Müller's defense of 'Amoris Laeitia' reads it in Church tradition|data=3 giugno 2017|pubblicazione=Crux|accesso=6 giugno 2017|lingua=en}}</ref> Papa Francesco, in seguito, ha annunciato che i prefetti dei [[dicastero|dicasteri]] sarebbero stati nominati per un termine di cinque anni, e rimpiazzò il cardinale Müller alla fine del suo mandato nel 2017 con [[Luis Francisco Ladaria Ferrer]].<ref>{{Cita news|url=http://www.catholicherald.co.uk/commentandblogs/2017/07/03/in-removing-cardinal-muller-pope-francis-is-sending-a-powerful-message/|titolo=The Pope is making clear there is now only one centre of power at the Vatican|data=3 luglio 2017|pubblicazione=''Catholic Herald''|accesso=5 luglio 2017|lingua=en}}</ref> Il cardinale [[Carlo Caffarra]], uno degli autori dei ''dubia'', ha commentato l<nowiki>'</nowiki>''Amoris laetitia'' dicendo che "solo un cieco può negare che vi è una grande confusione, incertezza ed insicurezza nella Chiesa."<ref>{{Cita news|url=https://cruxnow.com/global-church/2017/01/14/cardinal-says-blind-man-deny-confusion-caused-pope/|titolo=Cardinal says 'only blind man' could deny confusion caused by Pope|data=14 gennaio 2017|giornale=''Crux''|accesso=4 febbraio 2017|lingua=en}}</ref>
 
Nel febbraio del 2017, in Roma sono apparsi dei manifesti raffiguranti un papa Francesco triste e con un commento contro le azioni intraprese nei confronti dei cattolici conservatori in Vaticano e mettendo in dubbio il suo atteggiamento di misericordia. Secondo la vaticanista Inés San Martín questa è "la prima volta nella memoria di Roma che la città ha visto dei manifesti di tale portata che criticano le politiche intraprese da un papa".<ref>{{Cita news|url=https://cruxnow.com/vatican/2017/02/04/rome-wakes-find-city-full-anti-pope-francis-posters/|titolo=Rome wakes up to find city full of anti-Pope Francis posters|cognome=San Martín|nome=Inés|data=4 febbraio 2017|giornale=''Crux''|accesso=4 febbraio 2017|lingua=en}}</ref> Una settimana dopo, viene fatta circolare una finta edizione dell'''[[Osservatore Romano]]'' in cui si annuncia trionfalmente la risposta del Papa ai ''dubia'' (mai avvenuta).<ref>{{Cita news|url=https://cruxnow.com/vatican/2017/02/10/fake-vatican-newspaper-delivers-new-shot-pope-francis/|titolo=Fake Vatican newspaper delivers new shot at Pope Francis|cognome=San Martín|nome=Inés|data=10 febbraio 2017|giornale=''Crux''|accesso=11 febbraio 2017|lingua=en}}</ref> Per tutta risposta, il [[Consiglio dei cardinali]] nominato da papa Francesco ha dichiarato il suo "pieno supporto" al pontefice.<ref>{{Cita web|url=http://www.catholicnewsagency.com/news/amid-controversy-council-of-cardinals-backs-pope-francis-71879/|titolo=Amid controversy, council of cardinals backs Pope Francis|accesso=21 marzo 2017}}</ref> Nel marzo del 2017, il cardinale [[Donald William Wuerl|Donald Wuerl]], interrogato sulle critiche al pontefice, concluse: "Penso che siano solo persone incapaci di vedere oltre il loro naso. Questa visione delle cose si può comprendere solo attraverso un tipo di lente. Ma sia questo pontificato che l<nowiki>'</nowiki>''Amoris Laetitia'' sono multiformi, e si possono comprendere solo attraverso queste lenti, altrimenti non si sarà mai in grado di apprezzarli."<ref>{{Cita news|url=http://www.americamagazine.org/faith/2017/03/06/cardinal-wuerl-pope-francis-has-reconnected-church-vatican-ii|titolo=Cardinal Wuerl: Pope Francis has Reconnected the Church with Vatican II|cognome=O'Connell|nome=Gerard|data=6 marzo 2017|giornale=''America''|accesso=6 marzo 2017|lingua=en}}</ref>
 
Nell'agosto del 2017 un gruppo conservatore di rappresentanti del clero, accademici e uomini laici di fama, tra i quali l'intellettuale tedesco Martin Mosebach, l'ex Presidente dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], [[Ettore Gotti Tedeschi]], e il vescovo [[Bernard Fellay]], superiore della [[Fraternità sacerdotale San Pio X]], ha siglato e inviato a papa Francesco un documento intitolato ''Correctio filialis'' ("Correzione filiale")<ref>Titolo completo: ''Correctio filialis de haeresibus propagatis'' ("Correzione filiale sulla propagazione di eresie")</ref> su quanto scritto da quest'ultimo nell'[[esortazione apostolica]]. Il documento, di venticinque pagine, è stato reso pubblico dal settembre dello stesso anno, in quanto gli estensori non avevano ancora ricevuto, a quella data, una replica formale da parte della Santa Sede. In questo documento papa Francesco viene criticato per aver promosso una vera e propria eresia attraverso parole, azioni e omissioni durante il suo pontificato. Questa correzione filiale è un'iniziativa storicamente molto rara: è stata la prima "correzione" ada essere mossa ada un pontefice regnante dall'epoca della pubblica ammonizione di [[papa Giovanni XXII]] nel 1333.<ref name="Conservative Theologians Accuse Pope of Spreading Heresy">{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/aponline/2017/09/23/world/europe/ap-eu-rel-vatican-heresy.html |titolo=Conservative Theologians Accuse Pope of Spreading Heresy |pubblicazione=''New York Times''|accesso=25 settembre 2017|lingua=en}}</ref><ref name="Correctio filialis de haeresibus propagatis">{{Cita web|url=http://www.correctiofilialis.org/wp-content/uploads/2017/08/Correctio-filialis_Italiano.pdf |titolo=Correctio filialis de haeresibus propagatis }} (in lingua italiana)</ref>
 
==== Junipero Serra proclamato santo ====
La santificazione del missionario spagnolo [[Junípero Serra]], avvenuta nel settembre 2015, ha sollevato molte critiche a livello internazionale, e particolarmente da parte di alcune comunità di nativi americani.
Accusato da alcuni del genocidio culturale ed etnico della popolazione nativa della California, costretta anche alla conversione forzata e alla schiavitù, Junipero Serra è ancora oggi una figura controversa, tanto che la sua tomba è stata vandalizzata pochi giorni dopo la santificazione.<ref>[https://www.theguardian.com/world/2015/jan/25/pope-francis-junipero-serra-sainthood-native-american-controversy Junípero Serra's road to sainthood is controversial for Native Americans] - ''The Guardian'', articolo del 25 gennaio 2015</ref><ref> - {{citazione|Genocidio è una parola forte che denota uno sterminio pianificato di un gruppo razziale, politico o culturale. Essa non dovrebbe essere utilizzata con leggerezza. Ma ciò che è accaduto alle tribù indigene della California si qualifica come genocidio, e quella storia è esaminata in ''A Seat at the Drum''.|[http://www.pbs.org/indiancountry/history/calif.html California Genocide]|Genocide is a strong word denoting a planned extermination of a racial, political or cultural group. It should not be used lightly. But what happened to the indigenous tribes of California qualifies as genocide, and that history is explored in ''A Seat at the Drum''|lingua=en}}</ref><ref>[https://www.theguardian.com/world/2015/sep/23/pope-francis-junipero-serra-sainthood-washington-california ''Junípero Serra's brutal story in spotlight as pope prepares for canonisation''.]</ref><ref>[http://www.famigliacristiana.it/articolo/chi-e-junipero-serra-il-frate-discusso-che-fondo-san-francisco.aspx ''"Junipero Serra, il frate che evangelizzò la California''", da "''Famiglia Cristiana"'']</ref><ref>[http://www.chiesadimilano.it/news/arte-cultura/padre-junipero-serra-l-apostolo-della-california-1.115378 ''Padre Junipero Serra, l'apostolo della California'', dal portale della Chiesa di Milano] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20161012202520/http://www.chiesadimilano.it/news/arte-cultura/padre-junipero-serra-l-apostolo-della-california-1.115378 |data=12 ottobre 2016 }}</ref><ref>[http://it.radiovaticana.va/news/2015/09/23/canonizzazione_junipero_serra_p_califano_fu_un_uomo_umile/1174035 ''Canonizzazione Junipero Serra. P. Califano: fu un uomo umile'', dal sito della Radio Vaticana]</ref>.
 
====Cavalierato ad unaa un'attivista dei diritti sull'aborto====
Nel 2017 la politica olandese [[Lilianne Ploumen]] venne nominata dama di commenda dell'[[Ordine di San Gregorio Magno]].<ref>{{Cita news|url=http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/vatican-papal-honor-for-pro-abortion-politician-not-a-sign-of-support|titolo=Vatican: Papal Honor for Pro-Abortion Politician Not a Sign of Support|cognome=Pentin|nome=Edward|data=15 gennaio 2018|opera=[[National Catholic Register]]|accesso=23 agosto 2018}}</ref> Ploumen, coinvolta nella legislazione a supporto dei diritti di aborto per le donne, credeva che tale onore le fosse stato concesso in occasione della sua visita di stato nel giugno del 2017 come Ministro del Commercio Estero e dello Sviluppo per la Cooperazione.<ref>http://catholicherald.co.uk/news/2018/01/15/abortion-campaigner-says-she-is-very-honoured-by-pontifical-award/</ref> Paloma Garcia-Ovejero, vice-direttore dell'Ufficio Stampa della Santa sede ha dichiarato che "l'onorificenza di San Gregorio Magno che il Santo Padre ha concesso come parte della prassi dello scambio diplomatico di decorazioni tra delegazioni ufficiali in visita tra uno stato ed il governo della città del Vaticano [...] non può essere considerata in alcun modo un appoggio alle politiche pro-aborto e sulla nascita appoggiate dalla signora Ploumen".<ref>https://www.catholicnewsagency.com/news/award-to-pro-abortion-politician-a-matter-of-protocol-vatican-says-73221</ref>
 
=== Critiche ai comportamenti ===
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====L'elogio a Emma Bonino====
Papa Francesco dichiarò pubblicamente che gli italiani avrebbero dovuto riconoscere degne di stima tre persone: Giusy Nicolini, sindaco di [[Lampedusa]] durante il periodo d'intensi sbarchi di immigrati dall'Africa, [[Emma Bonino]], storica ''leader'' [[Partito Radicale (Italia)|radicale]], per aver fatto conoscere l'Africa agli italiani, e [[Giorgio Napolitano]], per aver accettato il secondo mandato di Presidente della Repubblica in età molto avanzata.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/08/papa-francesco-napolitano-e-bonino-tra-i-grandi-dellitalia-di-oggi-con-loro-sindaco-di-lampedusa-giusy-nicolini/2442697/ ''Il fatto quotidiano'', 8 febbraio 2016]</ref>
Critiche gli sono però giunte per l'elogio di [[Emma Bonino]], sostenitrice fin dagli [[anni 1970]] della liceità dell'aborto.<ref>[http://www.ilpost.it/2016/02/08/papa-francesco-emma-bonino/ ''Post'', 8 febbraio 2016]</ref><ref>[http://www.lultimaribattuta.it/41635_papa-francesco-emma-bonino ''L'ultima ribattuta'', 8 febbraio 2016]</ref><ref>[http://www.papaboys.org/chiarimento-papa-francesco-non-ha-beatificato-emma-bonino-ha-solo-dato-a-cesare-il-suo/ ''Papaboys 3.0]</ref>
====L'affidamento della direzione della redazione [[argentina]] de ''[[L'Osservatore Romano]]'' a un protestante====
Polemiche sono state destate dalla decisione di affidare, nel marzo 2017, al vecchio amico [[Presbiterianesimo|presbiteriano]] Miguel Figueroa,<ref>[http://riforma.it/it/articolo/2017/03/17/losservatore-romano-sbarca-argentina-guidato-da-un-protestante ''Riforma.it'', 17 marzo 2017]</ref><ref>[https://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21255 ''Ansa'', 13 luglio 2016]</ref> la responsabilità della redazione argentina de ''L'Osservatore Romano''.<ref>Lettere a ''[[Il Giornale]]'' del 30 gennaio 2016 citato su [https://books.google.it/books?id=ZSu5DgAAQBAJ&pg=PT46&lpg=PT46&dq=osservatore+romano+Figueroa&source=bl&ots=83Up_TAWK4&sig=HxpGNHFLXvMX48Sx6TbWODvJM9U&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj0xoGw-YbXAhVMsBQKHWLTBP44FBDoAQhVMAg#v=onepage&q=osservatore%20romano%20Figueroa&f=false Giorgio Reduzzi, ''Bue Töt''] ISBN 9788892661387</ref>