Cabala ebraica: differenze tra le versioni
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{{citazione|All'inizio il Re incise nella purezza superna. Una scintilla di tenebre emerse nel sigillato all'interno del sigillo, dal mistero di Ayn Sof, una nebbia nella materia, impiantata in un anello, non bianco, non nero, non rosso, non giallo, di nessun colore. Quando Egli misurò con lo standard di misura, fece i colori per procurare la luce. Dentro la scintilla, nella parte più interna, emerse una fonte, da cui i colori sono dipinti sotto; è sigillata tra le cose sigillate del mistero di Ayn Sof. Ha penetrato, ma non penetrò la sua aria. Non si sapeva niente fino a quando, dalla pressione della sua penetrazione, un unico punto brillò, sigillato, superno. Oltre questo punto non si sa nulla, quindi si chiama ''reishit'' (principio): la prima parola di tutto...|[[Zohar]] I, 15a<ref>Dalla versione {{en}} ''Jewish Mysticism – An Anthology'', Dan Cohn-Sherbok, Oneworld publ., pp.120-121</ref>}}
La struttura delle emanazioni è stato caratterizzato in vari modi: [[Sefirot]] (attributi divini) e [[Partzufim]] ("facce" divine), [[Ohr (
=== Le Sefirot e il Femminile divino ===
{{Cinque Mondi}}
Le ''[[Sefirot]]'' (termine scritto anche "sephirot" o "sephiroth" - ''sefirah'' al singolare) sono le dieci emanazioni e gli attributi di Dio con cui Egli sostiene continuamente l'[[universo]] in esistenza. Lo [[Zohar]] e altri testi formativi elaborano il loro emergere dal nascondimento e dal potenziale infinito nell'[[Monoteismo|unità]] dell'[[Ein Sof]]. [[Cordovero]] li organizza come una [[Ohr (
==== Le dieci Sefirot quale processo creativo ====
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Dopo la pubblicazione dello [[Zohar]] alla fine del [[XIII secolo]], si è cercato di interpretare e sistematizzare le dottrine nell'ambito del suo immaginario. Ciò è culminato nelle successive esposizioni complete di [[Cordovero]] e di [[Isaac Luria|Luria]] nella [[Safed]] del [[XVI secolo]]. Sebbene Cordovero organizzasse la Cabala medievale in uno schema lineare influenzato [[filosofia ebraica|razionalmente]], ciò venne successivamente sostituito dallo schema mitologico dinamico di Isaac Luria, redatto da [[Hayim Vital]] e dagli altri suoi discepoli. La [[teosofia]] lurianica divenne il fondamento della Cabala moderna, incorporando la teosofia medievale nella sua [[esegesi ebraica|esegesi]] più ampia. Le dottrine lurianiche sovrarazionali di ''[[Tzimtzum]], [[Tohu e Tikun|Shevirat HaKeilim]]'' e ''[[Tohu e Tikun|Tiqqun]]'' riorganizzarono il cabalismo concentrandosi sulla crisi-catarsi dell'esilio divino e della redenzione, spiegando il [[messia]]nismo [[ebraismo|ebraico]] della Cabala.<ref name="Dan1">{{en}} Joseph Dan, ''Kabbalah, A Very Short Introduction, cit.'', capitolo sui "Primi Sviluppi Moderni: Safed e la Cabala lurianica", in particolare i testi primari di [[Hayim Vital]] e le 2 "Hakirot" (investigazioni): "Perché Dio ha creato il Mondo?" e l'apparentemente misterioso "Perché Dio ha creato il Mondo in quel momento?"</ref>
''[[Tzimtzum]]'' (Costrizione/Concentrazione) è l'atto cosmico primordiale in cui Dio ha "contratto" la Sua luce infinita, lasciando un "vuoto" in cui è stata versata la luce dell'esistenza. Questo ha permesso l'emergere dell'esistenza indipendente, non annullata dalla [[Ohr (
Secondo le interpretazioni di Luria, la catastrofe deriva dalla "mancanza di volontà" dell'impronta residua dopo lo Tzimtzum di relazionarsi con la nuova vitalità che ha iniziato la creazione. Il processo fu organizzato per armonizzare l'Infinità Divina con il potenziale latente del male.<ref>Joseph Dan, ''Kabbalah: A Very Short Introduction'', sull'analisi sperimentale di Gershom Scholem e di Isaia Tishby circa lo schema di Luria.</ref> La creazione di [[Adamo]] avrebbe redento l'esistenza, ma il suo peccato causò nuova ''shevirah'' di vitalità divina, necessitando quindi il [[Monte Sinai|Dono della Torah]] per iniziare la rettifica messianica. La [[storia]] e l'individuo diventano quindi la narrazione del risanamento delle scintille divine in esilio.<ref name="Scholem2"/><ref name="Dan1"/>
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