Anacarsi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Originario della [[Scizia]], secondo [[Erodoto]] Anacarsi visse all'inizio del [[VI secolo a.C.]] e “viaggiò per molte terre, dando prova ovunque di grande saggezza”.<ref>Erodoto IV, 76; cfr. anche Diogene Laerzio I, 101.</ref>. Sarebbe stato un principe scita, ma di madre greca e, giunto ad Atene, divenne amico e confidente di [[Solone]]<ref>[[Diogene Laerzio]] I, 101-102.</ref>. Tornato in Scizia, avrebbe tentato di riformarne le istituzioni secondo il modello greco, ma sarebbe stato ucciso: egli infatti tentò di introdurre il culto di [[Demetra]], madre degli dei e per questo accusato di empietà e ucciso dal suo stesso fratello, il re degli sciti Saulio.<ref>{{Cita libro|autore=Michel Rouche|traduttore=Marianna Matullo|titolo=[[Attila]]|collana=I protagonisti della storia|anno=2019|editore=[[Salerno Editrice]]|città=[[Pioltello]] (MI)|p=28|volume=14|capitolo=II- Le nebulose tribali, 2.Gli Sciti|ISSN=2531-5609}}</ref><ref>Erodoto, IV 76.</ref>.
 
== Opere ==
Gli si attribuiscono un poemetto ''Sulla costituzione degli Sciti''<ref>In 800 versi, perduto, citato da Diogene Laerzio, I, 101.</ref>, una serie di detti o [[apoftegmi]] e dieci lettere apocrife, di cui nove redatte probabilmente nel [[III secolo a.C.]] e appartenenti al genere delle epistole ciniche (vedi [[Cinismo]]). In molti tra gli apoftegmi e nelle lettere Anacarsi critica la civiltà dei Greci e loda la vita semplice, “secondo natura”, dei barbari [[Sciti]].<ref>Anacarsi Scita, ''Lettere'', a cura di G. Cremonini, Palermo 1991.</ref>. Nel 1788, [[Jean-Jacques Barthélemy]] (1716-1795) pubblicò il ''[[Viaggio del giovane Anacarsi in Grecia]]'' (''Voyage du jeune Anacharsis en Grèce''). In esso un immaginario giovane discendente del saggio Anacarsi visita la Grecia del [[IV secolo a.C.]], offrendo così lo spunto per minuziose descrizioni di luoghi, usi e costumi dei Greci. L'opera ebbe grande fortuna alla fine del [[XVIII secolo]] e nel [[XIX secolo]]; è citata anche da [[Gustave Flaubert|Flaubert]] in ''[[Madame Bovary]]''.
 
== Note ==