'Abdu'l-Bahá: differenze tra le versioni

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Nel [[1863]] le [[Impero Ottomano|autorità ottomane]] ordinarono a Bahá'u'lláh di trasferirsi a Costantinopoli e, sebbene non formalmente prigioniero, questo esilio forzato da [[Baghdad]] fu l'inizio di un lungo periodo che lo avrebbe visto subire altri esili e alla fine essere relegato nella colonia penale di [[Acri (Israele)|Acri]]<ref name="esslemont">J. E. Esslemont, ''op. cit.''</ref>.
 
`Abdu'l-Baha, assieme alla famiglia e ad alcuni seguaci, seguì sempre il padre in questo suo confino, prima a Costantinopoli, poi ad [[Edirne|Adrianopoli]] e alla fine ad [[Acri (Israele)|Acri]]. In tale periodo assunse sempre di più il ruolo di assistente del padre e di sostegno della famiglia<ref>J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 70.</ref>.
 
Ad Acri parte della piccola comunità, compreso `Abdu'l-Baha, si ammalò, a causa delle malsane condizioni degli alloggi forniti e a ciò si aggiunse il malvolere degli abitanti del posto a cui era stato detto che i nuovi arrivati eran nemici dello [[stato]] e della [[religione]] e con i quali era stata vietata ogni fraternizzazione.
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== Ultimi anni ==
Durante la [[Prima guerra mondiale]] `Abdu'l-Bahá rimase in [[Palestina]] dove aiutò la popolazione, alleviandone le sofferenze causate dallo stato di guerra; per questi suoi aiuti umanitari il 27 aprile [[1920]] ricevette il [[Ordine dell'Impero Britannico|KBE]] dell'[[Impero britannico]]<ref name="Alessandro Bausani, ibidem">Alessandro Bausani, ''ibidem''.</ref>. Da quel momento gli inglesi lo chiamavano sir 'Abbàs Effendi. Ne parla un documento segreto del Foreign Office Britannico dove, come motivazione del decreto di nomina da parte del Re Giorgio V°, è riportata la seguente dicitura:"per i validi servizi resi al governo britannico nei primi giorni dell'occupazione".<ref>{{Cita web|url=https://senmcglinn.wordpress.com/2011/04/22/abdu%E2%80%99l-baha-british-knighthood/|titolo=}}</ref> Il governo inglese ha tentato di premiare anche alcuni alti esponenti religiosi islamici, ma nessuno di questi accettò la proposta; in particolare Sheikh Mahmud Alusi, il mufti di Baghdad, rispose che non desiderava essere riconoscente ad altri.<ref>{{Cita libro|titolo=Paiame Pedar di Fazlollah Sobhi pag. 138.}}</ref>
 
La fine della guerra e il mandato britannico permisero una relativa sicurezza ad `Abdu'l-Bahá, che fu visitato da un crescente numero di pellegrini<ref name="ReferenceA"/>.
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:'Abdu'l-Bahá}}
 
== Collegamenti esterni ==