Cabala ebraica: differenze tra le versioni

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Come il resto della [[letteratura rabbinica]], i testi della Cabala una volta facevano parte di una [[Torah Orale|tradizione orale]] continuativa, sebbene nel corso dei secoli gran parte di tale tradizione orale sia stata messa per iscritto.
 
Forme ebraiche di [[esoterismo]] esistevano più di 2000 anni fa. [[Siracide|Ben Sira]] (nato veso il 170 [[p.e.v.]]) mette in guardia contro tali forme, dicendo: "Tu non devi occuparti delle cose misteriose."<ref>{{passo biblico2|Siracide|3:22}}; cfr. [[Talmud]], ''[[Hagigah]]'', 13a; ''[[Midrash]]'' ''Genesi Rabbah'' VIII.</ref> Ciò nonostante furono intrapresi studi mistici che hanno generato una letteratura mistica, tra cui la prima è la letteratura [[apocalisse|apocalittica]] degli ultimi due secoli precristiani, che contenevano elementi poi trasposti nella Cabala successiva.
 
Nel corso dei secoli successivi, molti testi furono prodotti, tra i quali le antiche descrizioni dello ''[[Sefer Yetzirah]]'', la letteratura mistica ascensionale degli ''[[Heikhalot]]'', il ''[[Bahir]]'', lo ''[[Sefer Raziel HaMalakh]]'' e lo ''[[Zohar]]'', il testo principale dell'esegesi cabalistica. [[Commentari ebraici sulla Bibbia#Commentario ebraico della Bibbia|Commentari biblici]] mistici classici sono inclusi nelle versioni più complete del ''[[Mikraot Gedolot]]'' (commentatori principali). La sistematizzazione cordoveriana è presentata nel suo ''[[Moses Cordovero|Pardes Rimonim]]'', l'articolazione filosofica nelle opere del [[Judah Loew|Maharal]], e la "rettificazione" luriana nel rispettivo ''[[Isaac Luria|Etz Chayim]]''. Un'interpretazione successiva della [[Cabala lurianica]] venne fatta negli scritti di [[Shalom Sharabi]], in ''[[Chaim Ickovits|Nefesh HaChaim]]'' e nel [[XX secolo]] da [[Yehuda Ashlag]]. Lo [[Chassidismo]] ha interpretato le strutture cabalistiche secondo la loro corrispondenza nella percezione interiore.<ref>[http://www.inner.org/chassidut/chassidut.htm "Overview of Hasidut"] su ''inner.org''</ref> Lo sviluppo [[chassid]]ico della Cabala incorpora una fase susseguente del [[misticismo ebraico]] dalla [[metafisica]] cabalistica storica.<ref>Il fondatore dello [[Chassidismo]], il [[Baal Shem Tov]], ammonì contro l'apprendimento della Cabala da parte dei laici senza una rispettiva spiegazione chassidica. Vide ciò come la causa delle eresie mistiche contemporanee di [[Sabbatai Zevi]] e [[Dunmeh|Jacob Frank]]. Citato in ''The Great Maggid'' di [[Jacob Immanuel Schochet]], che riporta ''Derech Mitzvosecha'' di [[Menachem Mendel Schneersohn]].</ref>
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Verso il [[anni 1230|1230]], Rabbi Meir ben Simon di [[Narbona]] scrisse un'epistola (inclusa nel suo ''Milhhemet Mitzvah'') contro i suoi contemporanei, i primi cabalisti, caratterizzandoli come bestemmiatori, vicini all'[[eresia]]. In particolare, indicava il ''[[Bahir|Sefer Bahir]]'', respingendo l a rispettiva attribuzione al ''[[Tannaim|Tanna]]'' [[Nehunya ben HaKanah]] e descrivendo alcuni dei suoi contenuti come veramente eretici.<ref name="Scholem1"/>
 
[[Isaac ben Sheshet]] (detto il ''Rivash'') ([[1326]]–[[1408]]) era scettico di alcune interpretazioni della Cabala popolari al suo tempo, ma in generale accettava la Cabala come sapienza ebraica tramandata e tentò di difenderla dai contestatori. A tal fine cita e respinge un certo [[filosofo]] che sosteneva che la Cabala fosse "peggio del Cristianesimo" poiché divideva Dio per 10, e non solo per 3. La maggior parte dei seguaci della Cabala non seguirono mai questa interpretazione, sulla base del fatto che il concetto della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità cristiana]] presuppone che ci siano tre persone esistenti all'interno della divinità unica, una delle quali è diventato un essere umano.<ref>Catherine Mowry Lacugna, ''s.v.'' "Trinity", in ''Encyclopedia of Religion'', vol.14., Macmillan, 2005, pp. 9360 e segg.</ref> Al contrario, la comprensione convenzionale delle Sefirot cabalistiche sostiene che non hanno nessuna mente o intelligenza; inoltre non vengono invocate nella [[preghiera ebraica|preghiera]] e non possono diventare un essere umano. Sono canali per l'interazione, non persone o esseri. Tuttavia, molti importanti [[poskim]], come Maimonidie nella sua importante opera ''[[Mishneh Torah]]'', vieta qualsiasi uso di mediatori tra se stessi e il Creatore ritenendola una forma di [[idolatria]].<ref>G. Scholem, ''Major Trends, cit.'', pp. 129, 307, 323, 380, 389.</ref>
 
Rabbi [[Leone Modena]] ([[1571]]–[[1648]]), un critico [[venezia]]no della Cabala, scrisse che, se proprio si doveva accettare la Cabala, allora anche la [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] cristiana era in verità compatibile con l'Ebraismo, dato che la Trinità assomiglia molto alla dottrina cabalistica della ''Sefirot''. Tale critica era una reazione alla conoscenza che alcuni ebrei europei del tempo invocavano le Sefirot individuali in certe loro preghiere, sebbene la pratica fosse apparentemente rara. Gli apologeti spiegano che tali ebrei potevano star pregando ''per'' e non necessariamente ''agli'' aspetti della Divinità rappresentata dalle ''[[Sefirot]]''.<ref name="Scholem1"/>