Punta Campanella: differenze tra le versioni

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Punta Campanella era chiamata dai [[Antica Grecia|greci]] promontorio Ateneo. I greci vi edificarono un tempio alla dea [[Atena]], l'''Athenaion'', la cui fondazione mitica è attribuita a [[Ulisse]], anche se il promontorio era, fino a età romana, sotto controllo dei [[Sanniti]]<ref>[[Strabone]], V, 247.</ref>. I romani praticarono sul luogo il culto della dea [[Minerva]].
 
La presenza del tempio è attestata dalle fonti letterarie: sappiamo che nel 172 a.C., a Roma, il collegio dei decemviri decretò che, per espiare certi prodigi, si dovessero compiere sacrifici, oltre che sul Campidoglio, in Campania al tempio di Minerva<ref>''Liber Coloniarum''.</ref>. Ancora, il tempio compare anche nella ''[[Tabula Peutingeriana]]'' e [[Tito Livio|Livio]] ne comunica la fama nella città di Roma<ref>Tito Livio, XLII, 20, 1-2-3.</ref>. Per quanto riguarda l'archeologia, i ruderi tuttora visibili intorno alla torre saracena sono, con buone probabilità, dei resti del [[Basamento (architettura)|basamento di un tempio]] posto a sud della torre; più in basso, uscendo dal crepaccio, ai piedi dello strapiombo roccioso si è rinvenuta, non molti anni or sono, un'iscrizione in lingua [[Osci|osca]] scolpita direttamente sulla roccia<ref>{{Cita libro|autore=Mario Russo|titolo=Punta della Campanella: epigrafe rupestre osca e reperti vari dell'Athenaion|anno=1990|editore=Accademia Nazionale dei Lincei|città=Roma|cid=Russo}}</ref>, che fa riferimento al ''Templum Minervae'' soprastante; inoltre, i rinvenimenti nella zona di frammenti di ceramica, di monete e di terrecotte figurate di età preromana provengono sicuramente da una stipe votiva, riferibile con ogni probabilità proprio al santuario di Atena. In ogni modo, sulla posizione del santuario di Minerva a Punta Campanella la discussione rimane aperta. I resti di cinque terrazzamenti posti a Nord della torre sono da attribuirsi, con ogni probabilità, ad una villa che, data la sua posizione (la ''Villa Iovis'' di Capri è proprio di fronte), doveva essere di proprietà imperiale. Ben poco è rimasto di questo complesso a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici e, soprattutto, per via delle diverse costruzioni che si sono succedute sul sito<ref name=":0">{{Cita|Russo|pp. 189-190}}.</ref>: torre di avvistamento, faro con casa del guardiano annessa, nuovo faro automatico costruito negli anni 1970, batterie poste dai Francesi al tempo di Murat per evitare lo sbarco degli Inglesi a Capri<ref>De Caro - Greco 1993, p. 108.</ref>.
 
Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva, fatta costruire da [[Roberto d'Angiò]] nel [[1334]], e rifatta nel [[1566]]<ref name=":0" />. La torre aveva una funzione di allarme in caso di attacchi di pirati e faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la [[penisola sorrentina]]. Sulla torre veniva fatta suonare una campana in caso di allarme e questo, molto probabilmente, è l'origine del nome di Punta Campanella.