Cerro Torre: differenze tra le versioni

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|provincia = {{AR-Z}} (ARG)
|regione= {{Band div|CHL|Magellane e Antartide Cilena}} (CHL)
|altezza= 3128<ref name=arg546>{{cita|Argentina|p. 546|arg}}.</ref>
|catenamontuosa=[[Ande]]
|diametrocratere=
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Il '''Cerro Torre''' è una [[montagna|cima]] situata in [[Patagonia]]. Si trova a ovest del [[Monte Fitz Roy|Fitz Roy]], ai margini del [[ghiacciaio continentale]] del [[campo di ghiaccio Patagonico Sud]], nel settore in attesa di delimitazione sul confine tra [[Argentina]] e [[Cile]], risalente all'accordo del 1998<ref>[http://www.turismovirtual.cl/xii/xii.html Mappa della regione di Magellane e Antartide Cilena]</ref><ref>[http://www.difrol.cl/argentina/acuerdo-para-precisar-el-recorrido-del-limite-desde-el-monte-fitz-roy-hasta-el-cerro-daudet.html Accordo del 1998 tra Argentina e Cile] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160531163246/http://www.difrol.cl/argentina/acuerdo-para-precisar-el-recorrido-del-limite-desde-el-monte-fitz-roy-hasta-el-cerro-daudet.html |data=31 maggio 2016 }}</ref>.
 
La sua [[vetta]] è considerata fra le più spettacolari<ref>{{cita libro|autore=[[Silvio Mondinelli]]|titolo=Alpinismo d'alta quota|pp=13-14|editore=Hoepli}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Michele Dalla Palma|titolo=Trekking|p=310|editore=Hoepli}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.mountlive.com/la-cordata-italiana-raggiunge-la-spettacolare-vetta-del-cerro-torre-patagonia/|titolo=La cordata italiana raggiunge la spettacolare vetta del Cerro Torre in Patagonia|pubblicazione=mountlive|data=16 dicembre 2014}}</ref> e inaccessibili del mondo perché, qualunque via si scelga, bisogna affrontare almeno 900 metri di parete [[granito|granitica]],<ref>{{cita|McCarthy|p. 175|tip}}.</ref> per arrivare ad una [[vetta|cima]] perennemente ricoperta da un "fungo" di [[ghiaccio]]<ref name=arg546 />. Inoltre le condizioni [[Tempo (meteorologia)|meteorologico]]-[[clima]]tiche della regione sono particolarmente sfavorevoli.
 
== Prima ascensione ==
[[File:Cerro Torre.jpg|thumb|left|Cerro Torre]]
Negli [[anni 1950|anni cinquanta]] vi furono diversi tentativi di salita al Cerro Torre. In particolare, nel [[1958]]<ref>{{cita|Bonatti, Le mie montagne|pp. 179-186|lmm}}.</ref> due spedizioni italo-argentine tentarono la salita contemporaneamente ed in maniera indipendente tra di loro. Una era guidata da [[Bruno Detassis]] e aveva tra i suoi componenti [[Cesare Maestri]],<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/04/sport/vari/alpinismo/torre-polemica/torre-polemica.html|titolo=Maestri tra leggenda e mistificazione - I 50 anni della polemica del Torre|editore=repubblica.it|data=3 maggio 2009|accesso=4 febbraio 2015}}</ref> l'altra era guidata da [[Walter Bonatti]] e [[Carlo Mauri]]. Entrambe dovettero rinunciare all'impresa per motivi logistici. Nel [[1959]], Bonatti e Mauri avevano preventivato un secondo tentativo, ma abbandonarono prima ancora di partire quando seppero che un'altra spedizione italiana, guidata da Maestri, era partita prima di loro.<ref>{{cita|Bonatti, Montagne di una vita|p. 142|mduv}}.</ref>
 
La spedizione di [[Cesare Maestri]] comprendeva anche il [[arrampicata su ghiaccio|ghiacciatore]] [[Toni Egger]] e [[Cesarino Fava]]. Maestri ed Egger partirono all'assalto della vetta, mentre Fava rimase al campo per supporto. Dopo una settimana Maestri fu ritrovato in stato confusionale, e raccontò a Cesarino Fava di aver raggiunto la vetta il 31 gennaio insieme ad Egger, che era poi caduto durante la discesa portando con sé la macchina fotografica e quindi le prove del successo.<ref>{{cita|Garibotti|p. 144|amu}}.</ref>
 
La vicenda diede vita a numerose polemiche. Molte spedizioni tentarono di ripetere l'itinerario descritto da Maestri, ma senza riuscirvi; i resoconti riportavano da un lato notevoli discrepanze tra le descrizioni di Maestri e le caratteristiche effettivamente riscontrate sulle pareti, dall'altro la mancanza di tracce riscontrate del passaggio della prima spedizione.<ref>{{cita|Garibotti|pp. 153-154|amu}}.</ref><ref name=natmaestri>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nationalgeographic.com/adventure/0604/whats_new/cesare-maestri.html|titolo=Cesare Maestri: The Legend Roars|editore=nationalgeographic.com|autore=Charlie Buffet|accesso=14 febbraio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060602111643/http://www.nationalgeographic.com/adventure/0604/whats_new/cesare-maestri.html|dataarchivio=2 giugno 2006}}</ref><ref name=intgar>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nationalgeographic.com/adventure/0604/whats_new/cerro-torre-garibotti.html|titolo= The View From the Top|editore=nationalgeographic.com|autore=Rolando Garibotti|accesso=14 febbraio 2013}}</ref>
 
Maestri tornò ad affrontare il Cerro Torre nel [[1970]] insieme ad [[Ezio Alimonta]], [[Daniele Angeli]], [[Claudio Baldessarri]], [[Carlo Claus]] e [[Pietro Vidi]]. La cordata salì per una nuova via, lungo la parete Sud-Est, portando con sé un trapano a compressore con il quale Maestri attrezzò circa 350&nbsp;m di parete con 360 chiodi a pressione.<ref>{{cita libro|autore=Commissione nazionale scuole di alpinismo, scialpinismo e arrampicata libera|titolo=Alpinismo su roccia|editore=Club Alpino Italiano|città=Milano|anno=2008|p=85|isbn=978-88-7982-024-0}}</ref> Questi giunse fino al termine della parete rocciosa, ma non salì il fungo di ghiaccio terminale della montagna<ref name=natmaestri /> poiché, come affermò in seguito, "non fa veramente parte della montagna".<ref name=natmaestri /> Durante la discesa, in un gesto di sfida, Maestri lasciò appeso il compressore all'ultimo chiodo, circa 30 metri sotto l'inizio del fungo di ghiaccio, quindi a 60 metri dalla vetta. Tentò inoltre di spaccare i chiodi piantati, ma dovette tuttavia interrompere l'operazione, finendo per rompere soltanto gli ultimi chiodi.<ref name=patacompresor>{{cita web|lingua=en|url=http://www.pataclimb.com/climbingareas/chalten/torregroup/torre/compresor.html|titolo=Vía del Compresor|editore=pataclimb.com|data=18 dicembre 2011|accesso=14 febbraio 2013}}</ref>