Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico: differenze tra le versioni

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All'inizio del [[1960]] appariva evidente che un vero processo di integrazione europea poteva avvenire solo successivamente a una revisione dell'OECE nella direzione di vera e propria unione economica tra Stati aderenti. La cosa risultava impossibile a seguito della creazione, nel [[1957]], da parte di [[Belgio]], [[Francia]], [[Germania Ovest]], [[Italia]], [[Lussemburgo]] e [[Paesi Bassi]] delle Comunità europee ([[Unione europea|CEE]] e [[Comunità europea dell'energia atomica|CEEA]], che facevano seguito alla nascita della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio|CECA]] del [[1951]]), e da altri sette Paesi europei nel [[1960]] dell'[[Associazione europea di libero scambio]] (EFTA).
 
Il 14 dicembre [[1960]] si giunse, a [[Parigi]], alla firma di una nuova convenzione da cui nacque l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), entrata in funzione il 30 settembre [[1961]] e sostitutiva dell'OECE. Entrarono a farne parte i Paesi che avevano aderito all'OECE, oltre a [[Canada]] e [[Stati Uniti d'America]] mentre, in un secondo momento, aderirannoaderirono anche [[Giappone]] ([[1964]]), [[Finlandia]] ([[1969]]), [[Australia]] ([[1971]]), [[Nuova Zelanda]] ([[1973]]), [[Messico]] ([[1994]]), [[Corea del Sud]] ([[1996]]), e infine, dopo la dissoluzione del [[Paesi ex-comunisti|blocco comunista]] e delle organizzazioni internazionali quali il [[COMECON]], anche [[Repubblica Ceca]] ([[1995]]), [[Polonia]] e [[Ungheria]] ([[1996]]), [[Slovacchia]] ([[2000]]). Infine, nel [[2010]], il [[Cile]] e l'[[Estonia]] sono divenuti membri e sono stati invitati a far parte dell'Organizzazione anche [[Israele]] e [[Slovenia]]<ref name=2010members>
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