Francesco Francia: differenze tra le versioni

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Fu menzionato per la prima volta come pittore nel [[1486]] e il suo primo lavoro è la ''Madonna Felicini'', firmata e datata [[1494]]. Ha lavorato in collaborazione con [[Lorenzo Costa]], influenzato dal suo stile e da quello di [[Ercole de' Roberti]] fino al [[1506]] quando il Francia diviene pittore di corte dei [[Gonzaga]] a [[Mantova]], da quel momento sarà influenzato dal [[Perugino]] e [[Raffaello]].
 
Dipinse, insieme a [[Lorenzo Costa]] e [[Amico Aspertini]], gli affreschi dell'Oratorio di Santa Cecilia in San Giacomo Maggiore a Bologna. Successivamente dipinse una ''Presentazione al tempio'' nell'[[Abbazia di Santa Maria del Monte]] a [[Cesena]], una ''Pietà'' ora conservata nella [[Galleria nazionale di Parma]] e un'''Immacolata concezione'' per la [[Basilica di San Frediano]] a [[Lucca]].<ref name =162bos>{{cita|Miklós Boskovits, Giorgio Fossaluzza|p. 162|cagfrancia}}.</ref>
 
Il [[papato]] inviò alla città di [[Bologna]], formalmente in dono e in sostanza come forma di pressione politica, l'[[estasi di Santa Cecilia]] di [[Raffaello]], e da quel momento Francesco Francia pare abbia smesso di dipingere. Questa ipotesi è deducibile dal quanto annota il Vasari nelle ''Vite'' ove riferisce che considerandosi il Francia eccelso tra i pittori la visione del capolavoro e il riconoscimento della superiorità di [[Raffaello]] abbia prodotto in lui una tale depressione da causargli la morte.<ref>Murray, p.146</ref>