Tranvia Dermulo-Fondo-Mendola: differenze tra le versioni

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La concessione per la costruzione di una ''Lokalbahn'', come erano denominati questi tipi di impianti previa [[concessione ferroviaria|concessione imperiale]] del [[impero austro-ungarico|governo austro-ungarico]] che unisse Dermulo con il [[passo della Mendola]] fu ottenuta da un consorzio di banche cattoliche e di [[società cooperativa|organismi cooperativi]] che istituì la Società Anonima per la Ferrovia Elettrica dell'Alta Anaunia (FEAA).
 
Avviati nel [[1908]] i lavori di costruzione<ref>{{cita|Piccoli & Vadagnini (1989)|p. 51}}.</ref>, la linea fu inaugurata il 1º settembre [[1909]]<ref>{{cita|De Gasperi (1964)|p. 34}}.</ref> e raccordata successivamente alla [[tranvia Trento-Malé]], aperta all'esercizio nelle settimane seguenti. A differenza di quest'ultima, costruita dalla società Ferrovia Locale Trento-Malé ma esercita dalle [[Kaiserlich-königliche österreichische Staatsbahnen|Imperial Regie Ferrovie austriache dello Stato]] (KKStB), il servizio fu gestito direttamente dalla Società Anonima.
 
Con il passaggio del Trentino all'[[Italia]], al termine della [[prima guerra mondiale]], l'impianto fu classificato come linea tranviaria sulla base delle caratteristiche stabilite dalla [[Legge]] 27 dicembre [[1896]], n. 561, ma ebbe tuttavia vita breve: la tranvia fu soppressa nel [[1934]]<ref>{{cita web| autore=Roberto Rovelli| url=http://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?table=dismessa&type=search&r=Trentino%20Alto-Adige&g=Altro&s=Altro&l=&id=92&start=0|sito=Ferrovieabbandonate.it| titolo=Ex Ferrovia Dermulo-Mendola| editore=Associazione Italiana Greenways| data=2007-2009| accesso=28 settembre 2009}}</ref> in conseguenza dei bassi profitti registrati<ref>''Trento-Malè, una ferrovia per tre valli'', op. cit., p. 39.</ref>.