Assedio di Szigetvár: differenze tra le versioni

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Il trattato non aveva soddisfatto né Ferdinando né Zápolya e le loro truppe iniziarono a combattersi in schermaglie lungo i confini.
 
Nel 1537 Ferdinando attaccò le forze di János Zápolya ad [[Osijek]] in violazione del trattato. L'assedio fu un colossale fiasco per le truppe austriache, sbaragliate da un intervento armato degli ottomani. Ma anziché proseguire con un attacco a Vienna il Solimano preferì attaccare [[Otranto]], nell'Italia del sud. La [[Battaglia di Preveza|battaglia navale di Preveza]] del 1538, combattuta e persa dalla flotta della [[lega Santa (1538)|Lega Santa]], benché non avesse coinvolto direttamente la monarchia asburgico, fu vista come una un'ulteriore sconfitta di quest'ultima contro il tradizionale nemico turco.<ref name="Turnbull, 52">{{en}} Turnbull (2003), p. 52.</ref>
 
John Zápolya morì nel 1540 e gli succedette il figlio [[Giovanni II d'Ungheria|Giovanni II]], ma, essendo questi nato pochi giorni prima della morte del padre, per gran parte del periodo del suo regno il paese fu governato dalla madre, [[Isabella Jagiełło|Isabella]], che continuò ad essere appoggiata dal Solimano. Un ulteriore umiliazione venne inflitta dagli ottomani agli Asburgo con l'[[Assedio di Buda (1541)|assedio di Buda]]: gli Asburgo decisero di attaccare la città e le loro forze furono affidate a [[Wilhelm von Roggendorf]], che ad inizio agosto 1541 pose l'assedio. Isabella Jagiełło chiese aiuto al Solimano che intervenne rapidamente e personalmente ed il 21 agosto le truppe ottomane attaccarono quelle austriache, che subirono un'autentica disfatta (lo stesso Roggendorf morì due giorni dopo la battaglia a causa delle ferite riportate). Nell'aprile 1543 Solima lanciò un'altra campagna in Ungheria, riprendendosi [[Bran (Brașov)|Bran]] ed altre piazzaforti in misura tale che gran parte dell'Ungheria tornò sotto il controllo ottomano.
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Szigetvár era suddivisa in tre parti, separate dall'acqua: la città vecchia, quella nuova ed il castello, ciascuna collegata alle altre da ponti ed alla terraferma da terrapieni.<ref name="Turnbull 56"/>
Benché non eretto ada una particolare altezza, il castello interno, che occupava gran parte dell'area occupata dall'attuale, non era direttamente accessibile agli attaccanti. Questo poiché dovevano essere superati e conquistati due altri muri esterni prima di sferrare l'attacco al castello.<ref name="Turnbull 56"/>
 
Quando il sultano comparve davanti alla fortezza vide che ai muri erano appesi drappi rossi, come per una festosa accoglienza ede un solo, grande cannone, tuonò per salutare il potente monarca guerriero.<ref name="Roworth 53">{{en}} Roworth (1840), p. 53.</ref> L'assedio vero e proprio ebbe inizio il giorno 6, quando il sultano ordinò un assalto generale ai bastioni, ma questo venne respinto con successo.<ref name="Coppée 562-565"/> Benché in numero limitato e fortemente inferiori numericamente agli assalitori, alla guarnigione l'esercito imperiale di Vienna non inviò alcun rinforzo.<ref name="Coppée 562-565"/>
 
Dopo un mese di estenuanti e sanguinosi combattimenti i difensori si ritirarono nella città vecchia per l'ultima resistenza. Il sultano tentò di convincere Zrinski ad arrendersi, offrendogli infine la sovranità della Croazia, sotto l'influenza ottomana,<ref name="Roworth 53"/><ref name="Pardoe 84">{{en}} Pardoe (1842), p. 84.</ref> ma il conte Zrinsky non rispose e continuò a combattere.<ref name="Pardoe 84"/>
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Il poeta e scrittore del [[rinascimento]] croato [[Brne Karnarutić]], di [[Zara]], scrisse ''La Conquista della città di Sziget'' ( in [[lingua croata]] ''Vazetje Sigeta grada'') qualche tempo prima del 1573<ref name="Brne Karnarutić">Karnarutić (1866), pp. 1–83.</ref> e l'opera venne pubblicata postuma nel 1584 in [[Venezia]];<ref name="Brne Karnarutić"/> essa fu la prima narrazione epica croata riguardante la storia nazionale e la battaglia di Szigetvár. Essa fu ispirata dal ''Judita'' di [[Marco Marulo|Marko Marulić]].<ref name="Brne Karnarutić"/><ref name="Istvan Lokos">{{Cita news| url=http://hrcak.srce.hr/index.php?show=clanak&id_clanak_jezik=14696 | titolo=Prilozi madžarskoj recepciji Marulićevih djela - A Contribution to the Hungarian Reception of Marulić’s Works |nome=István |cognome=Lökös |rivista=Colloquia Maruliana | volume=6 | data=aprile 1997 | lingua=scr| formato=PDF | accesso=3 dicembre 2009}}</ref>
 
La battaglia venne anche immortalata nel poema epico ungherese ''Szigeti Veszedelem'' (Il rischio di Sziget), scritto in quindici parti dal pronipote di Zrinsky [[Miklós Zrínyi|Nicholas VII di Zrin]] (anch'egli [[bano]] di Croazia) nel 1647 e pubblicata nel 1651.<ref name="Cornis-Pope and Neubauer"/> Nonostante che l'autore ed altri membri della famiglia Zrinsky fossero fieri nemici dei Turchi, il poema non li demonizza mai.<ref name="Anzulovic, 57">Anzulovic (2000), p. 57.</ref> I Turchi sono rappresentati come esseri umani ede una storia d'amore fra il tataro Deliman e la figlia del sultano Cumilla s'intreccia con la trama principale.<ref name="Anzulovic, 57"/>
 
[[Petar Zrinski]], fratello di Nikola VII Zrinski, pubblicò ''Opsida Sigecka'' (1647/8) in lingua croata, il che non sorprende, poiché la famiglia Zrinski era bilingue.<ref name="Cornis-Pope and Neubauer"/>