Trastámara d'Aragona di Napoli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ZimbuBot (discussione | contributi)
m WPCleaner v2.01 - Disambigua corretto un collegamento - Rendita
FrescoBot (discussione | contributi)
Riga 30:
Alla morte di [[Luigi III d'Angiò]], re di Napoli, avvenuta nel 1434 senza che egli lasciasse eredi, scoppiò una [[guerra di successione]] al trono partenopeo che volse a favore di [[Renato d'Angiò]], fratello minore di Luigi III, che riuscì ad insediarsi nella capitale del regno, contando sull'appoggio militare e finanziario dello [[Stato pontificio]], della [[Repubblica di Firenze]], della [[Repubblica di Venezia]] e del [[Ducato di Milano]].
 
[[Alfonso V d'Aragona]], che reclamava il suo diritto alla successione a quel trono, attaccò i territori del regno angioino, e sconfitto nella [[Assedio di Gaeta e battaglia di Ponza|battaglia di Ponza]] del 1435 contro i [[Repubblica di Genova|Genovesi]], fu fatto prigioniero e consegnato a [[Filippo Maria Visconti|Filippo Visconti, duca di Milano]]. Il Trastámara convinse il Visconti a liberarlo dalla prigionia, e ad appoggiarlo militarmente nella sua guerra contro gli [[Angioini]], a cui tolse il [[Regno di Napoli]] nel 1442, proclamandosi suo sovrano.<ref>{{cita|Caputo|pp. 37-38}}.</ref>
 
Divenuto re ''Alfonso I di Napoli'', dalla legittima consorte [[Maria di Trastámara (1401-1458)|Maria di Trastámara]], figlia del re [[Enrico III di Castiglia]], non ebbe discendenza, ma ebbe tre figli naturali, tra cui [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando]] (1424-1494), avuto da una sua amante, la nobildonna valenziana [[Gueraldona Carlino]], che succedette al padre per testamento al trono del Regno di Napoli.<ref>{{cita|Caputo|pp. 41-42}}.</ref> Detto Ferdinando, divenuto Re di Napoli nel 1458, contrasse nozze per due volte, la prima con [[Isabella di Chiaromonte]], figlia di [[Tristano di Chiaromonte|Tristano, principe di Taranto]], e la seconda con la cugina [[Giovanna di Trastámara (1455-1517)|Giovanna di Trastámara]], figlia del re [[Giovanni II d'Aragona]], da cui ebbe rispettivamente sei e due figli.
 
A Ferdinando I succedettero nell'ordine, il figlio [[Alfonso II di Napoli|Alfonso]] (1448-1495) e il nipote [[Ferdinando II di Napoli|Ferdinando II]] (1469-1496). Quest'ultimo, nel 1495 venne spodestato da [[Carlo VIII di Valois]], che con l'appoggio militare di [[Ludovico il Moro]] occupò il Regno di Napoli, di cui rivendicava il trono in nome dei suoi ascendenti angioini. La permanenza al trono del Valois fu brevissima, poiché venne cacciato dal popolo e dalle armate napoletane, e Ferdinando II, grazie all'appoggio datogli dalle [[Corona d'Aragona|Corone d'Aragona]] e di [[Corona di Castiglia|Castiglia]], riuscì a rientrare a [[Napoli]], ma morto poco dopo e senza lasciare eredi, gli succedette lo zio Federico.
 
[[Federico I di Napoli]] (1451-1504), fu l'ultimo membro della sua dinastia a sedere sul trono del Regno di Napoli. Tradito dal re [[Ferdinando II d'Aragona]], che lo aveva appoggiato nella riconquista del trono, questi nel 1500 aveva concordato segretamente a [[Granada]] con il re [[Luigi XII di Francia]] la sua spartizione<ref>.{{cita|Russo|p. 336}}</ref> Venuto al corrente del tradimento operato dal suo congiunto, nel 1501 cedette volontariamente al sovrano transalpino tutto il Regno di Napoli, e ciò avrebbe portato a [[Guerra d'Italia del 1499-1504|nuove guerre]] sul suolo italiano tra i [[Francesi]] e gli [[Spagnoli]].<ref name="cessione">{{cita|Russo|p. 344}}.</ref>
 
Il sovrano francese per ricompensarlo, assegnò a Federico il possesso della [[Contea del Maine]], trasmissibile per via ereditaria, ed una [[rendita (economia)|rendita]] annua di 30.000 scudi.<ref name="cessione"/> Era sposato con la nobildonna [[Isabella del Balzo]], figlia di [[Pirro del Balzo|Pirro, principe di Altamura]], da cui ebbe cinque figli. Tra questi vi fu [[Ferdinando d'Aragona (1488-1550)|Ferdinando, duca di Calabria]] (1488-1550), che fu [[viceré di Valencia]] dal 1526, con il quale si estinse il ramo napoletano dei Trastámara d'Aragona.