Bitcoin: differenze tra le versioni

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Il primo tasso di cambio fu del 5 ottobre 2009 e stabiliva il valore di un dollaro a 1309 BTC<ref>{{Cita web|url=http://newlibertystandard.wikifoundry.com/page/2009+Exchange+Rate|titolo=2009 Exchange Rate - New Liberty Standard|sito=newlibertystandard.wikifoundry.com|accesso=9 maggio 2018}}</ref>.
 
Bitcoin raggiunse per la prima volta i mille dollari il 27 novembre 2013. Nuovi record storici sono stati raggiunti il 17 dicembre 2017 raggiungendo il valore di 20.000 dollari per Bitcoin. Il valore è poi crollato rapidamente, scendendo sotto gli 8.000 dollari a febbraio 2018 e stabilizzandosi attorno ai 6.000 dollari per il resto del 2018. <ref>[https://coinmarketcap.com/currencies/bitcoin/historical-data/?start=20130428&end=20190403]</ref>
 
== Economia ==
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I provvedimenti variano dalla strada dell'autoregolamentazione di settore con la creazione di registri nazionali degli operatori autorizzati, alla sospensione dei titoli in Borsa, divieto di transazioni anonime riservandole a chi ha un conto corrente bancario autenticato, al blocco delle carte di credito.
 
Altra questione è la proprietà e il controllo della moneta, e della ricchezza scambiata in Bitcoin senza transitare dai tradizionali canali di investimento bancari. La criptomoneta è emessa da operatori talora quotati in Borsa, ma che non sono proprietari del valore fatto entrare nei circuiti di scambio, e che "sono fuori controllo" perché agiscono in un contesto multinazionale e in sé non sono influenzati dagli strumenti di [[politica monetaria]] delle banche centrali (un rialzo dei tassi, ecc). Propriamente, le carte di credito non possono essere usate dagli utenti per fare direttamente acquisti di beni venduti in criptovalute come è invece possibile con una moneta estera: prima deve essere acquistata la criptomoneta depositandola su un conto virtuale, dal quale poi è possibile fare scambi.
 
Se [[eBay]] ha intenzione di abbandonare [[PayPal]] dal 2020, la nota [[Piattaforma (informatica)|piattaforma]] di pagamento dal 2016 ha introdotto in 40 Paesi la possibilità di acquistare il Bitcoin per comprare beni, muovendo verso un sito che raccoglie i sistemi più popolari di pagamento<ref>{{cita web|url= https://www.pagamentidigitali.it/payment-innovation/bitcoin-ora-per-comprarli-basta-paypal/|titolo= Bitcoin, ora per comprarli basta PayPal|data= 29 marzo 2016|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180318054430/https://www.pagamentidigitali.it/payment-innovation/bitcoin-ora-per-comprarli-basta-paypal/|dataarchivio= 18 marzo 2018|accesso= 17 marzo 2018|urlmorto= sì}}</ref>, mentre [[Amazon]] sta trattando con varie banche l'apertura di conti correnti in Bitcoin<ref>{{cita web|url= https://www.ilmattino.it/economia/paypal_bitcoin_transazioni_piu_veloci_intanto_amazon_pensa_ai_conti_bancari-3588006.html|titolo= Paypal: Bitcoin, transazioni più veloci. E Amazon pensa ai conti bancari|sito= [[Il Mattino]]|data= 6 marzo 2018|accesso= 17 marzo 2018}}</ref><ref>{{cita web|urlz= https://www.cnbc.com/2018/03/05/amazon-in-talks-with-jp-morgan-other-banks-about-branded-checking-account-wsj.html|titolo= Amazon reportedly looks to offer checking accounts for customers via JP Morgan, other banks|data= 5 marzo 2018|sito= cnbc.com|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180316180828/https://www.cnbc.com/2018/03/05/amazon-in-talks-with-jp-morgan-other-banks-about-branded-checking-account-wsj.html|dataarchivio= 16 marzo 2018|accesso= 17 marzo 2018}}</ref><ref>{{cita web|url= https://www.wsj.com/articles/are-you-ready-for-an-amazon-branded-checking-account-1520251200|titolo= Next Up for Amazon: Checking Accounts|data= 5 marzo 2018|autore= Paul R. La Monica|sito= [[The Wall Street Journal|wsj.com]]|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180317060444/https://www.wsj.com/articles/are-you-ready-for-an-amazon-branded-checking-account-1520251200|dataarchivio= 5 marzo 2018}}</ref>.
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Inizialmente il client stesso si occupava di svolgere i calcoli necessari all'estrazione dei bitcoin, sfruttando la sola [[CPU]]. Con l'aumentare della potenza di calcolo totale della rete e a seguito della natura competitiva della generazione di bitcoin, questa funzionalità è diventata antieconomica ed è stata rimossa. Oggigiorno esistono dei programmi specializzati<ref>[https://github.com/Diablo-D3/DiabloMiner DiabloMiner, OpenCL miner for BitCoin]</ref><ref>[https://github.com/m0mchil/poclbm poclbm, Python OpenCL bitcoin miner]</ref> che inizialmente sfruttavano la potenza delle [[Graphics Processing Unit|GPU]] e delle [[Field Programmable Gate Array|FPGA]], e che ora utilizzano hardware dedicato basato su processori [[Application specific integrated circuit|ASIC]] progettati per questo utilizzo. Dal momento che la quantità di operazioni mediamente necessarie a chiudere con successo un singolo blocco è diventata talmente elevata da richiedere grandi quantità di risorse in termini di [[energia elettrica]] e potenza computazionale, la maggior parte dei minatori si unisce in "gilde" chiamate ''mining pool'' dove tutti i partecipanti mettono in comune le proprie risorse, spartendosi poi i blocchi generati in funzione del contributo di ognuno.<ref>[https://mining.bitcoin.cz/ Bitcoin Pooled Mining]</ref>
 
Il numero di bitcoin creati per blocco era inizialmente di 50 BTC (aggiunti agli eventuali costi delle singole transazioni). Tale quantità è stata programmata per diminuire nel tempo secondo una [[progressione geometrica]] con un dimezzamento del premio ogni 4 anni circa (210,000 blocchi). Così dimensionata, questa serie comporta che in totale verranno creati circa 21 milioni di bitcoin nel giro di 130 anni circa, con l'80% degli stessi creati nei primi 10 anni.<ref name=lwn /> In seguito la ricompensa è passata a 25 BTC per blocco il 28 novembre [[2012]] <ref>[https://blockchain.info/block-index/322335/000000000000048b95347e83192f69cf0366076336c639f9b7228e9ba171342e Primo blocco estratto con ricompensa di 25 BTC]</ref> e a 12,5 BTC per blocco il 9 luglio [[2016]] <ref>{{Cita web|url=https://blockchain.info/block/000000000000000002cce816c0ab2c5c269cb081896b7dcb34b8422d6b74ffa1|titolo=Il primo blocco generato con ricompensa 12.5 BTC}}</ref> , e così sarà per i successivi 4 anni. Con la progressiva riduzione della ricompensa di generazione nel tempo, la fonte del guadagno per i minatori passerà dalla generazione della moneta alle commissioni di transazione incluse nei blocchi, fino al giorno in cui la ricompensa cesserà di essere elargita: per allora l'elaborazione delle transazioni verrà ricompensata unicamente dalle commissioni di transazione stesse.
 
L'importo della commissione può essere impostato liberamente da chi effettua una transazione, sebbene da maggio 2013, con l'aggiornamento alla versione 0.8.2 del client ufficiale, commissioni al di sotto della soglia di 0,0001 BTC vengono considerate non standard e, di conseguenza, le transazioni associate rischiano di non essere mai confermate<ref>{{Cita web|autore = |url = https://bitcoin.org/en/release/v0.8.2|titolo = Bitcoin-Qt version 0.8.2 released|accesso = |data = }}</ref>. Tanto più è alta la commissione tanto più è probabile che venga inclusa nel primo blocco estratto, accelerando quindi la prima conferma. Gli utilizzatori hanno dunque un incentivo a includere tali commissioni, perché ciò significa che la transazione sarà probabilmente elaborata più rapidamente: ogni minatore ha la libertà di scegliere quali transazioni includere nel blocco che sta elaborando, che ha una dimensione massima prefissata dal protocollo, e che quindi sarà invogliato a includere per prime le transazioni con commissioni maggiori.
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