Luigi XVI di Francia: differenze tra le versioni

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=== Rapporto con la moglie Maria Antonietta ===
[[File:Louis16-1775.jpg|thumb|left|Luigi XVI a vent'anni]]
Il matrimonio tra Luigi XVI e [[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena|Maria Antonietta]] fu relativamente tranquillo e accomodante, nonostante i due fossero estremamente diversi sia per temperamento fisico sia per interessi: infatti, non era possibile che scaturissero tensioni poiché il re e la regina evitavano ogni attrito tra di loro, il primo per apatia, la seconda per noncuranza.<ref>[[Stefan Zweig]], ''[[Maria Antonietta - Una vita involontariamente eroica]]'' pp. 95-96.</ref> L'unico pesante ostacolo alla felicità coniugale dei sovrani di Francia fu rappresentato dalla mancata consumazione delle nozze nei primi sette anni di matrimonio. Per molto tempo si ritenne che Luigi XVI fosse affetto da una dolorosa [[fimosi]], che gli impedì per molto tempo di avere rapporti sessuali.<ref>[https://atlantemedicina.wordpress.com/tag/fimosi/ Fimosi su Atlante medicina]</ref> Tuttavia durante una visita a Parigi l'imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]], fratello di Maria Antonietta, dopo aver parlato con il re, arrivò alla conclusione che egli soffrisse di problemi eminentemente psicologici, e praticasse il [[coito interrotto]].<ref>Giuseppe II sosteneva che Luigi avesse delle erezioni soddisfacenti ma che, una volta inserito il membro, non restasse abbastanza a lungo da eiaculare, compiendo l'atto sessuale soltanto per dovere e non per piacere, a causa dell'educazione eccessivamente religiosa ricevuta, che l'aveva reso [[sessuofobia|sessuofobico]]</ref> Ciò che rendeva questa situazione ancora più insopportabile per la giovane coppia era il fatto che, in quanto sovrani, la loro vita era sotto gli occhi di tutta la corte di Versailles, che da dietro le quinte malignava sui loro insuccessi, come era stato per [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]], considerato a lungo [[disfunzione erettile|impotente]] o [[omosessuale]]. Luigi XVI era inibito con le donne anche dal fatto di essere cresciuto in un ambiente dove dominavano le amanti di Luigi XV, verso le quali provava repulsione.<ref>[http://www.marie-antoinette.org/articles/maria-antonietta-biografia/ Biografia di Maria Antonietta]</ref><ref>Antonio Spinosa con Carmine Mastroianni, ''Luigi XVI, l'ultimo sole di Versailles,'' Mondadori 2007. </ref> L'umiliazione derivante da questa peculiare circostanza lasciò una macchia indelebile sulla loro relazione coniugale.<ref>Craveri, '' Amanti & Regine- Il potere delle donne'', p. 358.</ref> Dal momento che non poteva soddisfare fisicamente la moglie né metterla nella circostanza di procreare un erede maschio per la Francia, Luigi XVI permise che la regina si desse a divertimenti costosi e sciocchi per sopperire alle sofferenze del matrimonio e per dimenticare mortificazione e solitudine. Maria Antonietta, tranne che nelle questioni politiche, riusciva a ottenere dal re tutto quello che desiderava, nonostante questi non approvasse i suoi comportamenti, le sue considerevoli spese, né apprezzasse le persone di cui si era circondata. Tuttavia, il re cedeva sempre dinanzi alle richieste di Maria Antonietta, come per scusarsi delle proprie colpe, che segretamente facevano soffrire entrambi.<ref>Zweig, p. 41.</ref>
 
L'arrendevolezza di Luigi XVI nei confronti della moglie faceva sentire quest'ultima superiore al re. Tuttavia, da un punto di vista prettamente politico, Maria Antonietta non riuscì ad avere particolare presa sul consorte, nonostante sia l'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] sia l'ambasciatore [[Florimond Claude, conte di Mercy-Argenteau|Mercy]] l'avessero spesso esortata ad acquistarsi le simpatie di Luigi XVI al fine di influenzare la sua politica estera in favore della Casa d'Austria. Pertanto Maria Antonietta si sentiva autorizzata dall'alto a pensare di essere superiore al re, un uomo che non amava e che l'aveva per anni umiliata come donna, respingendola sentimentalmente e fisicamente.<ref>Lever, ''Maria Antonietta. L'ultima regina'' p. 127.</ref> In un'occasione, poco dopo l'incoronazione di Luigi XVI nel 1775, Maria Antonietta si azzardò, con grande scandalo della madre, a definire il marito «quel pover'uomo».<ref>Lever, op. cit. p. 106.</ref>