Eleonora Gonzaga-Nevers: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|altri personaggi con questo nome|Eleonora Gonzaga (disambigua)}}
{{F|sovrani|luglio 2013}}
{{Monarca
| nome = Eleonora Gonzaga-Nevers
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| altrititoli =
| data di nascita = 18 novembre [[1630]]
| luogo di nascita = [[Mantova]]<ref>{{Harvnb|Lundy|2007b|p=11207 § 112063}}</ref><ref>{{Harvnb|Louda|MacLagan|1999|loc=table 80}}</ref>
| data di morte = 6 dicembre [[1686]]
| luogo di morte = [[Vienna]]
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|FineIncipit = era figlia di [[Carlo di Gonzaga-Nevers|Carlo, duca di Nevers e Rethel]] ([[1609]]-[[1631]]), figlio del [[ducato di Mantova|duca di Mantova]] [[Carlo I di Gonzaga-Nevers]], e di [[Maria Gonzaga]]
}}
Soprannominata '''la Giovane''' ([[Lingua tedesca|de]]: ''Jüngere'') per distinguerla dalla sua [[Eleonora Gonzaga|zia omonima]]<ref>{{CitaHarvnb|Braun Keller Schnettger 2016|117}}.</ref>, era considerato una delle più educate e virtuose donne del suo tempo. Affascinata dalla poesia religiosa, lei fondò una accademia letteraria e fu anche un patrono di teatro musicale. Come Sacra Romana Imperatrice, promosse lo sviluppo di vita spirituale e culturale alla Corte Imperiale a [[Vienna]], e pur essendo una fervente cattolica e benefattrice di diversi monasteri, ebbe un'attitudine tollerante nei riguardi del [[Protestantesimo]].
 
Stabilì due ordini femminili: l'[[Ordine dei Virtuosi|Ordine degli Schiavi della Virtù]] (1662) e l'[[Ordine della Croce stellata|Ordine della Croce Stellata]] (1668).
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== Biografia ==
[[File:Frans Luycx - Eleonora Gonzaga as Diana, Holy Empress, 3rd wife of Ferdinand III.jpg|thumb|sinistra|upright=1.1|Eleonora Gonzaga]]
Il 30 aprile [[1651]] sposò a [[Wiener Neustadt]] l'imperatore [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]], già due volte vedovo. Fu la zia [[Eleonora Gonzaga|Eleonora I Gonzaga]], vedova dell'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo|Ferdinando II]], a volere il matrimonio corredato da una ricca dote<ref>http://digilib.bibliotecateresiana.it/sfoglia_storia.php?id=&sottogruppo=164.F.29&gruppo=&creator=&title=&publisher=&date=&date1=&shelfmark=&op=esplora_ric&offset=723 Storia di Mantova]</ref>.
 
Eleonora era la secondogenita di [[Carlo II di Gonzaga-Nevers|Carlo Gonzaga]], [[duca di Nevers]] (erede del [[ducato di Mantova]]), e di sua moglie e cugina [[Maria Gonzaga]] (erede del [[ducato di Monferrato]])<ref>[https://books.google.com.pe/books?id=2_BbAAAAcAAJ&pg=PA479&lpg=PA479&dq=maria+gonzaga+heiress+of+montferrat&source=bl&ots=9_wcvlypB3&sig=j1TJXaGE3xq9ddyjOr45_8vAv-M&hl=es-419&sa=X&ved=0ahUKEwiDu_ONlpXQAhUByGMKHS3nDpA4ChDoAQhPMA0#v=onepage&q=maria%20gonzaga%20heiress%20of%20montferrat&f=false George Perceval, Esq.:''The History of Italy: From the Fall of the Western Empire to the commencement of the Wars of the French Revolution'', vol. II, G. B. Whittaker Ave-Maria Lane 1825, p. 479 Chapter X Part I: Mantua 1600-1700], [[Austrian National Library]] [retrieved 6 November 2016].</ref>. Da parte di suo padre i suoi nonni erano [[Carlo I di Gonzaga-Nevers|Carlo Gonzaga]], [[duca di Nevers]] e [[Duca di Rethel|Rethel]] e Caterina di Mayenne, un membro della [[Lorena (dinastia)|Casa di Lorena]]<ref>{{harvnb|Lundy|2007|p=11207-112064}}</ref><ref>{{harvnb|Louda|MacLagan|1999|p=80}}</ref><ref>{{harvnb|Morby|1989|p=107}}</ref>, e da parte di sua madre i suoi nonni erano [[Francesco IV Gonzaga]], [[duca di Mantova]], e [[Margherita di Savoia (1589-1655)|Margherita di Savoia]].
Eleonora viene descritta come una donna molto colta e devota. Autrice di poesie, diresse un'[[accademia]] letteraria e promosse la vita culturale di Vienna. Sebbene fosse profondamente [[Cattolicesimo|cattolica]], non attuò discriminazioni contro gli autori [[protestanti]].
Promosse la fondazione di numerosi monasteri, fra cui quello delle Orsoline di Vienna; era inoltre protettrice del recente convento viennese dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], fondato nel [[1662]].
 
Prende il nome dalla zia paterna di sua madre, l'imperatrice [[Eleonora Gonzaga|Eleonora]], che era anche la sua madrina. Il matrimonio dei genitori di Eleonora fu fatto allo scopo di rafforzare le rivendicazioni del ramo di Nevers della [[Gonzaga|Casa dei Gonzaga]] sui [[Ducato di Mantova|Ducati di Mantova]] e del [[Ducato del Monferrato|Monferrato]] quando la linea principale si sarebbe estinta. Il duca di Nevers, un vassallo del [[regno di Francia]], dovette affrontare l'opposizione di [[Ferrante II Gonzaga]], [[duca di Guastalla]], che contò con il sostegno del [[Sacro Romano Impero]], il [[Regno di Spagna]] e il [[Ducato di Savoia]], e iniziò così la [[guerra di successione di Mantova]], durante la quale Eleonora, con i genitori e il fratello maggiore Carlo, lasciò [[Mantova]], ma tornò un anno dopo alla firma del [[trattato di Cherasco]] (19 giugno [[1631]]), in base al quale furono riconosciuti i diritti del duca Carlo di Nevers; tuttavia un mese dopo (30 agosto 1631), il padre di Eleonora morì di tubercolosi, e iniziò una serie di conflitti politici tra il duca Carlo e sua nuora, che si concluse con l'esilio di Margherita di Savoia (madre di Maria) da [[Mantova]]<ref name="BDI staff 1993">{{harvnb|BDI staff|1993|loc="Eleonora Gonzaga..."}}</ref><ref>{{Harvnb|Braun|Keller|Schnettger|2016|p=120}}</ref>.
A quest'epoca risale l'ampliamento della [[Hofburg]] dell'ala leopoldina (''Leopoldinischer Trakt''); nel febbraio [[1668]] vi scoppiò un incendio che quasi distrusse l'intera costruzione: in seguito, venne trovata sotto le macerie una [[reliquia]] della Croce ancora intatta. Per questo motivo l'imperatrice fondò l'ordine dinastico femminile della [[Ordine della Croce Stellata|Croce stellata]] (''Sternkreuz'').
 
Durante questo periodo Eleonora visse nella [[Chiesa di Sant'Orsola (Mantova)|chiesa di Sant'Orsola]], dove rimase con la madre fino al [[1637]], quando, dopo la morte di suo nonno, suo fratello maggiore divenne nel nuovo duca di Mantova e nel Monferrato sotto la reggenza della madre. La principessa ricevette un'eccellente istruzione, parlava fluentemente francese, spagnolo e italiano, molto esperta in letteratura, musica e arte ed in danze e ricami. Già nell'adolescenza manifestò un talento poetico, che si esprimeva nelle sue composizioni di poesie filosofiche e religiose<ref name="BDI staff 1993"/><ref>{{Harvnb|Braun|Keller|Schnettger|2016|p=12}}</ref>.
Dopo la morte di Ferdinando nel [[1657]] intensificò la sua attività in campo culturale e religioso. È sepolta nella [[Cripta Imperiale (Vienna)|Cripta Imperiale]] di Vienna.
 
== Discendenza Matrimonio==
Il matrimonio di Eleonora fu organizzato dalla sua madrina, che mantenne stretti legami con la nipote, e divenne la principale sostenitrice della sua elezione a moglie di [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]]; in precedenza, l'imperatrice vedova fu in grado di organizzare il matrimonio del duca Carlo II (fratello di Eleonora) con l'arciduchessa [[Isabella Clara d'Austria]] (membro del ramo tirolese della [[casa d'Asburgo]]) nel [[1649]]<ref name="BDI staff 1993"/>.
Dal matrimonio nacquero quattro figli, di cui solo due raggiunsero l'età adulta:
 
Durante le trattative matrimoniali, l'Imperatore promosse le seguenti condizioni: il ducato di Mantova doveva mantenere la sua lealtà agli interessi del [[Sacro Romano Impero]], la sposa poteva conservare i suoi diritti ereditari sul ducato del Monferrato e una dote di 400.000 talleri<ref>http://digilib.bibliotecateresiana.it/sfoglia_storia.php?id=&sottogruppo=164.F.29&gruppo=&creator=&title=&publisher=&date=&date1=&shelfmark=&op=esplora_ric&offset=723 Storia di Mantova]</ref>. Il duca Carlo II fu d'accordo con solo piccoli cambiamenti: Mantova avrebbe mantenuto la lealtà al Sacro Romano Impero solo se questa alleanza non avesse potuto portare conseguenze negative al ducato, e la dote della sposa sarebbe stata pagata in più rate nei successivi anni<ref name="BDI staff 1993"/><ref>{{Harvnb|Hengerer|2012|pp=280–281}}</ref>.
 
Il matrimonio per procura fu solennizzato il 2 marzo [[1650]] nella [[Basilica Palatina di Santa Barbara]], in cui l'imperatore era rappresentato dal suo ambasciatore, il conte [[Johann Maximilian von Lamberg]]. Le celebrazioni si sono protratte fino al 22 marzo, quando Eleonora, accompagnata da alcuni parenti, viaggiò da [[Mantova]] a [[Vienna]]. Il corteo arrivò nella città austriaca di [[Villach]], dove la sposa salutò i suoi parenti e in compagnia della sua madrina l'imperatrice vedova continuò il viaggio a [[Wiener Neustadt]], dove il 30 aprile [[1651]] si svolse la cerimonia ufficiale. Dopo la cerimonia, l'imperatore diede alla sua nuova moglie i gioielli di famiglia e un dono di 50.000 fiorini. Per Ferdinando III era il suo terzo matrimonio e aveva figli da entrambe le unioni.
 
Nonostante la grande differenza di età, il matrimonio fu felice. La natura attiva e dolce della giovane imperatrice l'aiutò a ottenere la simpatia di tutti i membri della famiglia imperiale. Ha stabilito un rapporto eccellente con tutti i suoi figliastri. Ha imparato il tedesco e l'imperatore italiano. Insieme hanno partecipato a cerimonie religiose e secolari. La vera natura di entrambi non impediva loro di dedicarsi alla letteratura e alle attività musicali, come le visite ai teatri o la caccia, che era una delle passioni dell'imperatrice<ref name="BDI staff 1993"/>. Nel suo ritratto di [[Frans Luycx]], Eleonora è raffigurata nell'immagine di [[Diana]], l'antica dea della caccia<ref>{{Harvnb|''Museum of Fine Arts Vienna''}}</ref>.
 
Dal matrimonio nacquero quattro figli, di cui solo due raggiunsero l'età adulta<ref>{{Harvnb|Braun|Keller|Schnettger|2016|p=125}}</ref>:
 
* Teresa Maria Giuseppina (27 marzo [[1652]] - 27 giugno [[1653]]), arciduchessa d'Austria;
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* [[Maria Anna Giuseppina d'Asburgo|Maria Anna Giuseppina]] ([[1654]]-[[1689]]), arciduchessa d'Austria, sposò nel [[1678]] l'[[elettorato Palatino|elettore Palatino]] [[Giovanni Guglielmo del Palatinato]];
* Ferdinando Giuseppe Aloisio (11 febbraio [[1657]] - 16 giugno [[1658]]), arciduca d'Austria.
 
===Sacra Imperatrice romana e regina di Germania===
Eleonora viene descritta come una donna molto colta e devota. Autrice di poesie, diresse un'[[accademia]] letteraria e promosse la vita culturale di Vienna. Sebbene fosse profondamente [[Cattolicesimo|cattolica]], non attuò discriminazioni contro gli autori [[protestanti]].
Promosse la fondazione di numerosi monasteri, fra cui quello delle Orsoline di Vienna; era inoltre protettrice del recente convento viennese dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]], fondato nel [[1662]].
 
A quest'epoca risale l'ampliamento della [[Hofburg]] dell'ala leopoldina (''Leopoldinischer Trakt''); nel febbraio [[1668]] vi scoppiò un incendio che quasi distrusse l'intera costruzione: in seguito, venne trovata sotto le macerie una [[reliquia]] della Croce ancora intatta. Per questo motivo l'imperatrice fondò l'ordine dinastico femminile della [[Ordine della Croce Stellata|Croce stellata]] (''Sternkreuz'').
 
Dopo la morte di Ferdinando nel [[1657]] intensificò la sua attività in campo culturale e religioso. È sepolta nella [[Cripta Imperiale (Vienna)|Cripta Imperiale]] di Vienna.
 
== Ascendenza ==