Impero ottomano: differenze tra le versioni

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[[file:Battle of Vienna.SultanMurads with janissaries.jpg|thumb|upright|Alcuni [[giannizzeri]] scortano il [[ciambellano]] del Sultano [[Murad IV]]]]
 
La prima unità militare dello stato ottomano fu un esercito organizzato dallo stesso Osman I e composto da appartenenti alle tribù che abitavano le colline dell'Anatolia occidentale nel tardo XIII secolo. Con la progressione dell'impero il sistema militare divenne un'organizzazione sempre più complessa con un preciso e rigido sistema di reclutamento dei soldati. Il corpo principale dell'esercito ottomano comprendeva i celebri [[giannizzeri]], gli [[spahi]] e gli [[Akinci]]; insieme rappresentarono per lungo tempo una tra le forze da combattimento più progredite al mondo, essendo stati tra i primi ad utilizzare i [[moschetti]] e i [[cannoni]]. Infatti, i turchi ottomani iniziarono ad usare i [[falconetto|falconetti]], cannoni corti ma larghi, in occasione dell'assedio di Costantinopoli del 1453. La cavalleria ottomana era basta soprattutto sulla sua capacità di operare ad alta velocità e dalla sua mobilità piuttosto che dalle pesanti armature dei cavalieri, utilizzava archi e spade corte e montava [[cavallo turcomanno|cavalli turcomanni]] e [[Cavallo arabo|arabi]] veloci,<ref>{{citeCita booklibro|lastcognome=Milner|firstnome=Mordaunt|titletitolo=The Godolphin Arabian: The Story of the Matchem Line|yearanno=1990|publishereditore=Robert Hale Limited|isbn=978-0-85131-476-1|pagespp=3–6}}</ref><ref>{{citeCita booklibro|lastcognome=Wall|firstnome=John F|titletitolo=Famous Running Horses: Their Forebears and Descendants|isbn=978-1-163-19167-5|pagep=8}}</ref> spesso applicava tattiche di combattimento simili a quelle utilizzate dell'[[Impero Mongolo]], come simulare una ritirata e così circondare le forze nemiche inseguitrici all'interno di una formazione a mezzaluna per poi condurre il vero e proprio attacco. L'esercito ottomano continuò ad essere un'efficace forza militare fino all'inizio del [[XVIII secolo]], a seguito di un lungo periodo di pace intercorso tra il 1740 e il 1768 iniziò il suo declino che lo portò ad indebolirsi rispetto a quello dei propri nemici europei e russi.<ref name="AksanOW">{{cite bookCita libro|lastcognome=Aksan |firstnome=Virginia |titletitolo=Ottoman Wars, 1700–1860: An Empire Besieged |publishereditore=Pearson Education Ltd. |datedata=2007 |pagespp=130–35 |isbn=978-0-582-30807-7}}</ref>
 
[[File:Walka o sztandar turecki.jpg|thumb|left|[[Spahi]] ottomani in battaglia]]
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[[File:Turkish pilots in 1912.jpg|thumb|Piloti ottomani all'inizio del1912]]
 
La [[marina ottomana]] contribuì enormemente all'espansione dei territori dell'Impero nel continente europeo, dimostrandosi essenziale nelle fasi iniziali della conquista del Nord Africa del 1517. Successivamente alla perdita della Grecia, avvenuta nel 1821, e dell'Algeria, nel 1830, il potere navale ottomano andò incontro ad un inesorabile declino che si tradusse in una incapacità di controllare i propri lontani territori d'oltremare. Il sultano [[Abdülaziz]] (regnante dal 1861 al 1876) tentò di ristabilire la propria marina militare progettando di costruire la più grande flotta dopo quella di Gran Bretagna e Francia. Nel 1866 il primo [[sottomarino]] in forza all'Impero ottomano venne realizzato nel cantiere navale di Barrow, in Inghilterra.<ref name="first submarine at shipyard">{{citeCita web|url=http://www.ellesmereportstandard.co.uk/latest-north-west-news/Petition-created-for-submarine-name.4001190.jp |archiveurlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20080423225019/http://www.ellesmereportstandard.co.uk/latest-north-west-news/Petition-created-for-submarine-name.4001190.jp |archivedatedataarchivio=23 Aprilaprile 2008 |titletitolo=Petition created for submarine name |publishereditore=Ellesmere Port Standard |accessdateaccesso=11 Februaryfebbraio 2013 |deadurlurlmorto=yes |df= }}</ref> Tuttavia, la debole economia ottomana non permise di sostenere tale flotta per lungo tempo, tanto che sotto il sultano [[Abdul Hamid II]] la maggior parte delle navi venne abbandonata all'interno del corno d'oro dove rimasero inattive per una trentina d'anni.
 
L'istituzione dell'[[Osmanlı tayyare bölükleri|aeronautica militare ottomana]] risale al periodo compreso tra il giugno 1909 e il luglio 1911,<ref>{{citeCita web|url=http://www.turkeyswar.com/aviation/aviation.htm |archiveurlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120512225046/http://www.turkeyswar.com/aviation/aviation.htm |archivedatedataarchivio=12 Maymaggio 2012 |titletitolo=Story of Turkish Aviation |publishereditore=Turkey in the First World War |accessdateaccesso=6 Novembernovembre 2011 |deadurlurlmorto=yes |df= }}</ref><ref>{{citeCita web |url=http://www.hvkk.tsk.tr/EN/IcerikDetay.aspx?ID=19 |titletitolo=Founding |publishereditore=Turkish Air Force |accessdateaccesso=6 Novembernovembre 2011 |deadurlurlmorto=yes |archiveurlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20111007104345/http://www.hvkk.tsk.tr/EN/IcerikDetay.aspx?ID=19 |archivedatedataarchivio=7 Octoberottobre 2011 |df=dmy-all }}</ref> quando iniziò la formazione dei piloti e l'allestimento dei primi aerei grazie alla scuola di aviazione (''Tayyare Mektebi'') di [[Yeşilköy]], fondata il 3 luglio 1912. Nel corso della [[prima guerra mondiale]] gli squadroni dell'aviazione ottomana combatterono su molti fronti, dalla [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] nell'ovest al [[Caucaso]] nell'est e nello [[Yemen]] nel sud.
 
== Scienza e tecnologia ==
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[[File:1911 Ottoman Calendar.jpg|thumb|upright|Calendario ottomano del 1911 scritto in diverse lingue]]
 
Il [[lingua turca ottomana|turco ottomano]] era la lingua ufficiale dell'Impero, fortemente influenzata dal [[lingua persiana|persiano]] e dall'[[lingua araba|arabo]], faceva parte delle [[lingue oghuz]] a loro volta un ramo delle [[lingue turche]]. Inoltre, gli ottomani utilizzavano altre lingue: il [[lingua turca|turco]] veniva parlato dalla maggior parte della popolazione in [[Anatolia]] e dalla maggioranza dei musulmani dei [[Balcani]] tranne che in [[Albania]] e [[Bosnia]]; il persiano era utilizzato solo da una minoranza di persone molto colte;<ref name="Bertold Spuler page 69"/> l'arabo era parlato principalmente in [[Arabia]], [[Iraq]], [[Kuwait]], nel Levante e in alcune parti del [[Corno d'Africa]]; la [[lingua berbera]] era diffusa nel [[Nord Africa]]. Negli ultimi due secoli, l'uso di queste lingue divenne più limitato, tuttavia specifico: il persiano serviva principalmente come lingua letteraria per i colti,<ref name="Bertold Spuler page 69">{{citeCita booklibro|authorautore=Bertold Spuler|titletitolo=Persian Historiography And Geography|url=https://books.google.com/books?id=rD1vvympVtsC&pg=PA69|accessdateaccesso=11 Februaryfebbraio 2013|yearanno=2003|publishereditore=Pustaka Nasional Pte Ltd|isbn=978-9971-77-488-2|pagep=69}}</ref> mentre l'arabo veniva utilizzato nelle preghiere islamiche. Il turco, nella sua variante ottomana, era un linguaggio militare e amministrativo fin dai tempi nascenti degli Ottomani. La costituzione ottomana del 1876 sancì ufficialmente lo status imperiale ufficiale del turco.<ref>{{citeCita journalpubblicazione|titletitolo=The Ottoman Constitution, promulgated the 7th Zilbridge, 1293 (11/23 December, 1876)|journalrivista=The American Journal of International Law|yearanno=1908|volume=2|issuenumero=4|pagep=376|jstor=2212668}}</ref>
 
A causa di un basso tasso di alfabetizzazione tra la popolazione (circa il 2-3% fino all'inizio del [[XIX secolo]] e circa il 15% verso la fine), la gente comune doveva assumere degli scribi come "scrittori di richieste speciali" (''arzuhâlcis'') per essere in grado di comunicare con il governo.<ref>{{citeCita booklibro|authorautore=Kemal H. Karpat|titletitolo=Studies on Ottoman Social and Political History: Selected Articles and Essays|url=https://books.google.com/books?id=082osLxyBDgC&pg=PA266|accessdateaccesso=11 Februaryfebbraio 2013|yearanno=2002|publishereditore=Brill|isbn=978-90-04-12101-0|pagep=266}}</ref><ref>{{CiteCita web|url=https://www.saylor.org/site/wp-content/uploads/2011/08/HIST351-8.1-Ottoman-Empire.pdf|titletitolo=Ottoman Empire|lastcognome=|firstnome=|datedata=|website=|access-dateaccesso=}}</ref> I gruppi etnici continuarono a parlare nelle loro famiglie e nei propri quartieri (''mahalles'') per mezzo delle loro lingue (come avvenne, ad esempio, per gli ebrei, gli armeni, i greci,...). Nei villaggi in cui due o più popolazioni vivevano insieme, gli abitanti parlavano spesso la lingua l'uno dell'altro. Nelle città cosmopolite, spesso le persone parlavano le proprie lingue di origine; molti coloro che non appartenevano al gruppo etnico dei turchi parlavano il turco come seconda lingua.
 
== Province ecclesiastiche cattoliche ==