Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni

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Il governo italiano agì con cautela: la [[Cirenaica]] e la [[Tripolitania]] erano poste sotto il controllo dell'[[Impero ottomano]], minato ormai da un cancro interno che lo rendeva un'entità ormai moribonda, ma in ogni caso, da non trascurare: la rivolta dei [[Giovani Turchi]] servì come trampolino di lancio per l'operazione militare.
 
[[File:Cartolina Tripolitania e Cirenaica 1911.jpg|thumb|Cartolina diffusa nel [[1911]] - [[1912]] che esalta "i valorosi combattenti nel nome d'[[Italia]] nostra in [[Tripolitania]] e in [[Cirenaica]]"]]
Il 29 settembre [[1911]] iniziò lo sbarco italiano in [[Libia]], annessa, secondo decreto regio, il 5 novembre, senza considerare la grande debolezza dell'occupazione, che risentiva di un esercito ancora arretrato e la resistenza attiva dei capi tribali delle aree interne. Non a caso, nell'occasione dell'imminente prima guerra mondiale, la [[Libia]] non tarderà ad riprendersi, con l'esercito italiano tutto impiegato su altri fronti, un'autonomia praticamente completa. Nell'ambito della [[guerra italo-turca]], furono anche annesse, nel [[1912]], le isole greche del [[Dodecaneso]]. Con la pace di [[Losanna]], del 18 ottobre [[1912]], l'Impero ottomano riconobbe all'[[Italia]] il possesso della [[Tripolitania italiana|colonia Tripolitania]] e [[Cirenaica italiana|di quella Cirenaica]].
 
=== Prima guerra mondiale ===