Transetto: differenze tra le versioni

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All'incrocio tra navata e transetto si trova spesso un elemento decorativo o strutturale, atto a sottolineare il ruolo architettonico svolto dallo stesso; non è raro, infatti, specie in età medievale, che l'altare maggiore si trovi proprio in tale corrispondenza. Esso può assumere le forme di una [[cupola]] (è il caso del [[Duomo di Milano]]), una [[torre]] (come nella [[Cattedrale di Salisbury]]) o di una [[guglia]] (come nella [[Cattedrale di Notre-Dame]] a [[Parigi]]).
 
L'orientamento della navata trasversale, cioè il transetto, è determinato da quello principale della navata centrale, che prevedeva originariamente la [[facciata]] a Ovestovest e l'[[abside]] ad Estest, seguendo cioè il corso del sole. In questa configurazione, comune in Italia fino al [[XIII secolo]], la chiesa veniva detta ''orientata''.
 
Le potenzialità della struttura, che interrompe le serie strutturali della navata, generalmente articolate in [[cappella|cappelle]] laterali o navate minori illuminate da finestroni, vengono spesso sfruttate per favorire l'ingresso e l'uscita dei fedeli dall'edificio: ecco allora apparire, anche in corrispondenza del transetto, maestose facciate, spesso ricche di richiami ornamentali e architettonici alla facciata principale, e [[portale|portali]] laterali, solitamente in corrispondenza delle singole navate in cui è suddivisa la navata trasversale.
 
Nel [[Medioevo]], soprattutto in [[Francia]] ed [[Inghilterra]], il transetto può assumere forme grandiose a tre navate o addirittura essere doppio. In quest'ultimo caso, una navata trasversale di altezza e lunghezza minori rispetto alla principale e al transetto maggiore si colloca tra quest'ultimo e l'abside, dando luogo ad una pianta a [[croce ortodossa]].
 
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