Dottrina Mitterrand: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta14)
Recupero di 2 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta15)
Riga 61:
<blockquote>''"...indipendentemente dal fatto che non è di competenza del giudice francese ergersi a censore della procedura praticata davanti alle giurisdizioni straniere, si conviene sottolineare che il sistema procedurale italiano è vicino a quello applicato in Francia, che è sottoposto alle medesime regole convenzionali, e specialmente a quelle sull'estradizione e alle condizioni richieste per lo svolgimento d'un processo equo che hanno ugualmente valore costituzionale in Italia"''</blockquote>
 
{{Citazione necessaria|La dottrina Mitterrand si basava su una pretesa superiorità della legislazione francese e su una sua presunta e ipotetica maggiore aderenza alle norme e ai principi europei in materia di tutela dei diritti umani.}} Ma questa visione entrò in crisi e diventò ulteriormente insostenibile in Europa, proprio dal punto di vista giuridico, quando la [[Corte europea dei diritti dell'uomo]] condannò definitivamente la procedura contumaciale francese, spesso usata come impropria pietra di paragone del processo contumaciale italiano. In una sentenza, che demolisce alla radice l'istituto processuale francese, la Corte vegliante sui diritti umani stabilì che la cosiddetta purgazione del processo in assenza - vale a dire la celebrazione di un nuovo processo a seguito della cattura o costituzione del contumace - era solo un mero espediente procedurale. Il nuovo processo non può di per se essere assolutamente assimilabile a una garanzia per il condannato, anche qualora, come accadeva in Francia ai sensi dell'articolo 630 codice di procedura penale<ref>art. 630 c.p.p. Fr.:Aucun avocat, aucun avoué ne peut se présenter pour l'accusé contumax. Toutefois, si l'accusé est dans l'impossibilité absolue de déférer à l'injonction contenue dans l'ordonnance prévue par l'article 627-21, ses parents ou ses amis peuvent proposer son excuse.</ref>, il primo processo in contumacia si fosse svolto senza la presenza di avvocati, in esplicita violazione del diritto alla difesa sancito dall'articolo 6, comma 3 lettera c)<ref>[http://www.studiperlapace.it/documentazione/europconv.html Convenzione Europea dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali - Studi per la Pace<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> della [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]] (in ECtHR: Krombach v. France, application no. 29731/96)<ref>Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?item=1&portal=hbkm&action=html&highlight=France%20%7C%20Krombach&sessionid=10131230&skin=hudoc-en</ref>. A seguito di questa sentenza la Francia modificò, in parte, con legge 9 marzo 2004 cosiddetta "Perben II"<ref>[{{Cita web |url=http://www.lexinter.net/lois4/loi_du_9_mars_2004_perben_ii.htm |titolo=LOI DU 9 MARS 2004 PERBEN II<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=6 giugno 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070701010226/http://www.lexinter.net/lois4/loi_du_9_mars_2004_perben_ii.htm |dataarchivio=1 luglio 2007 |urlmorto=sì }}</ref> la sua procedura contumaciale, oramai insostenibile per gli standard europei in materia di diritti umani. L'attuale procedura in assenza viene definita "par défaut" e prevede la possibilità, per il contumace, di avere un difensore<ref>Art 156 in: http://www.lexinter.net/lois4/chapitre_iv_jugement.htm {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070419184953/http://lexinter.net/lois4/chapitre_iv_jugement.htm |date=19 aprile 2007 }}</ref>.
 
A commento di questa dottrina, [[Gilles Martinet]], anziano intellettuale socialista ed ex [[ambasciatore]] in Italia ha scritto: "Non potendo fare la rivoluzione nel proprio Paese, si continua a sognarla altrove. Continua a esistere il bisogno di provare a se stessi di essere sempre di sinistra e di non essersi allontanati da un ideale" (nella prefazione a un libro dedicato al caso Battisti)<ref>Guillaume Perrault, ''Génération Battisti: ils ne voulaient pas savoir'', Plon, 2005 ISBN 978-2-259-20325-8</ref>.