Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni

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Il giovane Principe non ebbe un'infanzia molto felice: un po' perché la tradizionale educazione pedagogica di [[Casa Savoia]], severa e di carattere militare, non favoriva gli slanci affettuosi e un po' perché nessuno dei suoi genitori (con i quali gli era permesso desinare solo due volte a settimana) si occupò mai di lui. Dopo la nascita venne infatti affidato ad una balia locale per l'allattamento, mentre per la sua prima educazione Margherita scelse una nurse irlandese di nome Elizabeth Lee, detta familiarmente "Bessie", la quale era vedova di un ufficiale britannico e soprattutto cattolica osservante.
 
[[File:LeQueen baptêmeMargherita duand princeher deonly Piémontchild.jpg|thumb|Il battesimo delLa [[PrincipeMargherita di NapoliSavoia|regina Margherita]] ine unaVittorio Emanuele fotografati nel [[stampa1871]] dell'epoca]]
Ella rimase per quattordici anni assieme al giovane principe e fu probabilmente l'unica persona per la quale egli abbia mai sviluppato un affetto filiale. Inoltre Vittorio Emanuele soffriva tremendamente per le sue carenze fisiche e ciò lo portò a sviluppare un carattere schivo e riflessivo fino al limite del cinismo: sembra che una volta Margherita gli avesse proposto di passeggiare assieme per [[Roma]] ed egli rispose alla madre: «E dove vuoi andare a mostrarti con un nano?».<ref name=":0">''Storia d'Italia'', volume XI, Fabbri Editori, 1965.</ref>