Guru Tegh Bahadur: differenze tra le versioni

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Fu padre di [[Guru Gobind Singh]]. Guru Tegh Bahadur ji è conosciuto anche come "Hind di Chadar" ovvero salvatore dell'induismo, Guru Tegh Bahadur ji sacrificò la sua vita per salvare la religione induista sotto richiesta di alcuni pandit(sacerdoti hindu). Guru ji il 25 maggio del [[1675]], decise di andare ad [[Agra]] per parlare con l'imperatore [[Aurangzeb]] che disse al Guru “lei ha tre scelte: la prima è che può accettare [[Islam|l’Islam]] come sua religione, la seconda è Di far vedere un miracolo e la terza è di pagare con la propria vita la salvezza della religione [[Induismo|indù]]” e Guru Tegh Bahadur rispose: “nel [[sikhismo]] è severamente vietato usare la magia e io posso perdere la testa ma non la mia fede”. E fu così che Aurangzeb fece [[Decapitazione|decapitare]] il Guru che riuscì a salvaguardare la religione Indù dalle grinfie dell'imperatore. Insieme a Guru Teg Bahadur ji altri tre [[Sikhismo|sikh]] vennero uccisi atrocemente, Bhai Mati Das venne tagliato a metà, Bhai Sati Das venne avvolto nel cotone per esser bruciato vivo e Bhai Dayala ji venne fatto bollire nell’acqua. La testa del Guru fu portata ad [[Anandpur Sahib|Anandpur]], dove viveva il Guru con la sua famiglia, da un suo fedele Sikh, Bhai Jetta, che la consegnò al figlio [[Guru Gobind Singh|Gobind]] Rai, Il resto del corpo venne portato via da un fedele Bhai Lakhi Shah che bruciò la propria casa per cremare il Guru Ji.
 
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|precedente = [[Guru Har Krishan]]
|successivo = [[Guru Gobind Singh]]}}
 
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