Walter von Reichenau: differenze tra le versioni

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Nel [[1935]] fu promosso tenente generale e comandante delle truppe di stanza a [[Monaco di Baviera|Monaco]], e quando nel [[1938]] lo stesso Blomberg fu tolto di mezzo nell'ambito dell'opera di nazificazione dei vertici delle forze armate voluta da [[Adolf Hitler|Hitler]], von Reichenau fu candidato a succedergli quale comandante in capo dell'esercito. Ma gli altri generali, più diffidenti nei confronti dei nazisti e ostili al "candidato di Hitler" - [[Gerd von Rundstedt]] e [[Franz Halder]] in prima linea -, fecero fronte unico perché la carica andasse invece al generale [[Walther von Brauchitsch]] il quale, benché iscritto allo [[NSDAP]], sembrava maggiormente in grado di salvaguardare gli interessi dell'antica casta militare prussiana nei rapporti con il potere politico.
 
Nella [[Campagna di Polonia|campagna polacca]] fu al comando della 10. Armata facente parte del [[Gruppo d'armate Sud]] posto sotto il comando del [[Feldmaresciallo]] [[Gerd von Rundstedt]], che comprendeva la maggior parte dei reparti corazzati: fu protagonista dell'offensiva su [[Varsavia]] che sfondò le linee polacche disperdendo l'esercito polacco in poche sacche di resistenza. Reichenau, in seguito agli eventi del 30 giugno 1934 che portarono all'eliminazione totale delle SA di [[Ernst Röhm]], provò dentro di sè sempre una profonda avversione per il capo delle SS, [[Heinrich Himmler]].Dopo una strage indiscriminata di ebrei a [[Radom]] in Polonia, von Reichenau ne fu profondamente indignato, ordinando un'inchiesta sui crimini e scrisse a Hitler che non voleva più vedere unità delle [[Schutzstaffel|SS]] nella sua armata.
 
Durante la [[Campagna di Francia]] comandò la 6ª Armata del [[Gruppo d'armate B]] posto sotto il comando del Generale [[Fedor von Bock]] e in seguito alla vittoria il 19 luglio [[1940]] fu creato Feldmaresciallo.
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Nel [[1941]], sempre al comando della 6. Armata, prese parte alla [[Operazione Barbarossa|campagna di Russia]], nuovamente sotto von Rundstedt nel [[Gruppo d'armate Sud]]: l'obiettivo dichiarato di quella spedizione era la conquista dell'[[Ucraina]], del bacino del [[Don (fiume Russia)|Don]] e soprattutto dei pozzi petroliferi del [[Caucaso]], in modo da privare la [[URSS|Russia sovietica]] dei suoi rifornimenti di oli minerali. La 6. Armata di Reichenau si distinse in questa campagna forzando il passaggio sul fiume [[Bug Orientale|Bug]]. A causa del sopraggiungere dell'inverno e delle difficoltà conseguenti alla progressiva sottrazione di forze che, in base ai nuovi ordini, dovevano divergere verso [[Mosca (Russia)|Mosca]], il Gruppo d'Armate di von Rundstedt non poté raggiungere completamente gli obiettivi che si era prefissato. Per questo il Feldmaresciallo chiese a [[Adolf Hitler|Hitler]] l'autorizzazione di far ripiegare le truppe per attestare il fronte più indietro. Hitler si rifiutò di concedere l'autorizzazione, esigendo che le truppe continuassero ad avanzare. Rundstedt non si sentì di obbedire a quest'ordine, e chiese di essere sostituito. [[Adolf Hitler|Hitler]] allora nominò proprio Reichenau al suo posto. Ma anche il nuovo comandante, benché fedelissimo di Hitler, in sole ventiquattro ore dovette constatare l'impossibilità per le truppe di proseguire oltre, comunicando a Hitler: "''i russi stanno penetrando nel fronte tedesco presidiato da forze troppo diluite e assolutamente inadeguate al loro compito. Se vogliamo evitare una catastrofe, dobbiamo raccorciare il fronte, cioè spostarlo indietro, dietro il Mius. Non c'è altra soluzione, mio Führer''!" Hitler, dopo aver destituito von Rundstedt appena il giorno precedente, questa volta dovette cedere e autorizzare il ripiegamento.
 
Reichenau, in seguito agli eventi del 30 giugno 1934 che portarono all'eliminazione totale delle SA di [[Ernst Röhm]], provò dentro di sè sempre una profonda avversione per il capo delle SS, [[Heinrich Himmler]].Dopo una strage indiscriminata di ebrei a [[Radom]] in Polonia, von Reichenau ne fu profondamente indignato, ordinando un'inchiesta sui crimini e scrisse a Hitler che non voleva più vedere unità delle [[Schutzstaffel|SS]] nella sua armata. Quando il 19 dicembre [[1941]] il feldmaresciallo [[Walther von Brauchitsch]], in seguito ai primi rovesci della campagna di Russia, si dimise dalla carica di comandante in capo dell'esercito tedesco a causa di un grave attacco cardiaco, saltò fuori ancora una volta il nome di von Reichenau. Ma [[Adolf Hitler|Hitler]] respinse la proposta, in quanto lo riteneva un generale assolutamente indipendente e politicamente astuto.
 
Durante la sua permanenza bellica in Russia, nella mattina del 17 gennaio del [[1942]] con una temperatura di circa 20 gradi sotto zero, Reichenau decise di uscire a fare jogging come era solito fare. Nonostante il medico del campo lo avesse sconsigliato, il generale imperterrito fece una lunga corsa e al rientro comunicò di sentirsi poco bene. In seguito fu colpito da un colpo apoplettico che costrinse i medici del campo a farlo ricoverare urgentemente in Germania. Morì per collasso cardiaco in un campo arato vicino a [[Cracovia]] dopo un 'atterraggio d'emergenza dell'aereo che lo trasportava in Germania. Il suo posto fu preso da [[Fedor von Bock]].